FOGGIA – Question time acceso oggi alla Camera per il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Dieci le interrogazioni su vari temi, dalla guerra Israele-Hamas al patto di stabilità e crescita, dalla sanità alle politiche per il Sud.
L’intervento del premier è stato segnato da un acceso botta e risposta con il leder M5S Giuseppe Conte sul Patto di Stabilità e da uno scontro con Schlein sulla sanità.
Lavoro
Con il superamento del reddito di cittadinanza “il governo ha deciso di superare una misura sbagliata e ha introdotto due misure sostitutive per i percettori, una destinata a chi era in condizione di lavorare e un’altra a chi non era in condizione di farlo.
Perché abbiamo sempre considerato un errore mettere sullo stesso piano queste due realtà”.
“Sono molto fiera del lavoro che abbiamo fatto, perché se non sei disponibile a lavorare non puoi pretendere di essere mantenuto con i soldi di chi lavora ogni giorno”, ha detto la premier Giorgia Meloni, rispondendo a un’interrogazione sulle politiche del governo in materia di lavoro e in particolare sullo stop al reddito di cittadinanza deciso dal suo esecutivo.
Meloni ha poi spiegato che i primi pagamenti dell’assegno di inclusione “per coloro che hanno superato i controlli – perché, in questo caso, a differenza del reddito di cittadinanza i controlli li facciamo prima e non dopo – partiranno venerdì 26 gennaio.
E l’importo medio stimato è di 635 euro al mese, cioè una cifra superiore all’importo medio erogato con il reddito di cittadinanza.
Abbiamo dimostrato che dividendo le platee ne avrebbero beneficiato soprattutto coloro che versavano in condizioni peggiori”.
Lo ha detto in Aula alla Camera la premier Giorgia Meloni, rispondendo a un’interrogazione sulle politiche del governo in materia di lavoro.
Attacco a Conte su Patto Stabilità
Il nuovo Patto di stabilità e crescita “supera le regole irrealistiche del precedente. L’Italia è riuscita a impedire il ritorno alle vecchie regole”, che erano improntate a una “austerità cieca”, ha detto la presidente del Consiglio rispondendo a una interrogazione del Movimento 5 Stelle.
La premier ha poi puntato il dito contro il governo Conte: “Abbiamo ereditato disastri”.
“Se noi, nonostante l’eredità pessima” dei governi Conte “siamo riusciti comunque a portare a casa un buon compromesso” sul nuovo Patto di stabilità “è perché in quest’anno di governo abbiamo dimostrato che la stagione dei soldi gettati al vento per pagarsi le campagne elettorali era finita”.
Sanità
Sulla sanità “ci troviamo a fare i conti con una situazione che si è stratificata negli ultimi 14 anni” e “considero una implicita attestazione di stima il fatto che oggi chiediate a noi di risolvere tutti i problemi che voi non avete risolto nei 10 anni in cui siete stati al governo.
Grazie per fidarvi di noi e grazie per fidarvi di questo Governo”, ha poi affermato Meloni, rispondendo a una interrogazione sulle liste d’attesa nella sanità presentata dalla segretaria del Pd, Elly Schlein.
“Non mi risponda come fa sempre ‘potevate farlo voi'”, ha precisato Schlein nell’interrogazione.
“Non tanto perché io al governo non ci sono ancora mai stata, ma perché al governo ci siete voi da 16 mesi e l’Italia aspetta risposte”, ha puntualizzato la leader dem chiedendo al Governo di “sbloccare il tetto delle assunzioni” in sanità, “norma obsoleta ferma al 2009”, e di “mettere risorse” in un comparto in cui mancano “30mila medici e 70mila infermieri”.
“Quello dei medici ‘gettonisti’ è un problema di cui questo Governo si è occupato dall’inizio del suo insediamento”, un “fenomeno odioso su cui siamo intervenuti” e che “puntiamo ad azzerare”, assicura la premier.
“Non ci siamo tirati indietro – ha aggiunto Meloni – neanche sul problema della carenza di personale e sulla necessità di aumentare gli organici nelle strutture sanitarie.
Ci stiamo occupando e ci occuperemo anche di questa eredità pesante, compreso il superamento del tetto di spesa, un obiettivo che contiamo di raggiungere quanto prima compatibilmente con gli impegni di finanza pubblica”.
ANDATE HA LAVORARE CARI POLITICI ABBASSATEVI I VOSTRI STIPENDI-TOGLIETE I VITALIZI-PENSIONI D’ORO E MACCHINE BLU ANDATE HA LAVORARE CON LE VOSTRE MACCHINE TROPPI SOLDI SPESI MALE LA GENTE NON CE LA FA PIU’.. DIMINUITE I PARTITI TROPPI PARTITI AL GOVERNO.. IL PROBLEMA CHE L’ITALIA NON E’ UN POPOLO UNTO COME LA FRANCIA GERMANIA E’ FATE QUELLO CHE VOLETE CARI POLITICI NON AVETE SOLDI PER AUMENTARE LE MINIME SALARIO E PENSIONI X VOI POLITICI DIRITTI E’ DOVERI VERGOGNA
Noi italiani continuiamo a scaricare le responsabilità sui politici, come se i politici venissero da un altro pianeta, invece i politici vengono dallo stesso popolo italiano, quindi la verità è che siamo tutti noi italiani ad essere marci. Non è necessario farsi eleggere per non fare il proprio dovere, fregarsene della collettività, cercare di fare i furbi a tutti i costi… tutte cose che appartengono ad una cultura italiana ormai deviata. Basti guardarsi attorno nella propria città per capire quanta ignoranza, menefreghismo e mancanza di senso civico ci caratterizza. Quindi cerchiamo un po’ tutti di rimetterci in riga invece di guardare a chi fa più schifo di noi.