Bari, 24 febbraio 2021. Hanno riscontrato molte difficoltà e ritardi gli anziani over 80 che hanno deciso di prenotare il vaccino a domicilio essendo impossibilitati a muoversi. A quanti sono in grado di recarsi, personalmente, nella sede stabilita per la puntura va un po’ meglio, dopo il disguido della prenotazione dal sito. Gli appuntamenti sono stati fissati tramite il servizio Cup e FarmaCup, “la data di prenotazione può essere suscettibile di variazione in base alla disponibilità dei vaccini” si legge dal sito sanità.puglia.it.
I tempi di attesa in fila variano in base alla provincia, in alcune città pugliesi si registrano anche due ore di tempo prima di essere sottoposti alla vaccinazione, con particolare disagio per quanti si sono sposati dai centri limitrofi.
Molto più tortuoso il percorso per ricevere la vaccinazione a casa. L’iter consiste, da quando si sono aperti i termini di prenotazione, in continue telefonate fino alla risposta dell’operatore che chiede i dati e dice: “Sarete richiamati”. Passa qualche giorno, arriva la chiamata ma la data ancora non è fissata perché “al momento non si è in grado di stabilirla”.
Sono 160mila in Puglia gli anziani che hanno prenotato la vaccinazione su 200mila, il 22 febbraio sono iniziate le vaccinazioni con il commento dell’assessore Lopalco: “Abbiamo iniziato bene ma le dosi sono poche”.
Vaccini COVID. “160mila i cittadini pugliesi over 80 prenotati sui vari canali”
L’assessore, con il direttore del dipartimento regionale politiche della salute Vito Montanaro, ha comunicato che “dopo una richiesta da parte regionale, i rappresentanti dei Medici di Medicina Generale unitariamente, in sede di ufficio di segreteria, hanno accordato di avviare la definizione della parte organizzativa della campagna vaccinale anti covid”.
Dunque parte l’accordo con i medici di base, che avevano protestato contro il loro mancato coinvolgimento nella campagna vaccinale. Ma comincerà con le categorie successive alla fase 1 del piano nazionale di vaccinazione, tra cui sono ricompresi i pazienti in assistenza domiciliare (Adi e ADP).
E’ stata richiesta una fattiva collaborazione dei medici di base anche per somministrare le dosi di vaccino al personale scolastico. Accordata la massima disponibilità, su base volontaria, di tutto il personale del comparto, prevedendo anche la partecipazione dei medici di continuità assistenziale.