Foggia – Si terrà martedì 28 aprile 2015, alle ore 18.30, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Comunale “C. Angelillis”, la presentazione del libro “La bambina con la chiave appesa al collo – Memorie e opere di un primo cittadino” di Giuseppe Argentieri. Alla presentazione, insieme all’autore, interverranno: Giuseppe Ciuffreda (Assessore ai beni e alle attività culturali della Città di Monte Sant’Angelo), Berardino Arena e Matteo Giuffrida.
Argentieri, sindaco di Mattinata per quasi quindici anni, traccia uno spaccato di Mattinata negli anni settanta e ottanta e, come ha scritto nella presentazione Giuffrida, “fissa la sua mente sul passato: sentimenti, eventi, emozioni, incontri costituiscono il tessuto che lo tiene legato alle sue radici, ai suoi affetti, alla comunità tutta di Mattinata e quindi al presente”.
La storia di Argentieri ha inizio negli anni Sessanta: “In Germania, scrive l’ex sindaco, ho lavorato come manovale in una fabbrica, poi come postino, quindi come insegnante, complessivamente per undici lunghi anni. Non posso dimenticare la bambina del primo anno che veniva a scuola a dicembre con vestiti leggeri e la chiave di casa appesa al collo… Ancora oggi questo ricordo risveglia in me un misto di angoscia e tenerezza…“.
E sarà l’immagine di questa ragazzina che in un dicembre freddo e nevoso si reca a scuola e nello stesso tempo è vigile custode della casa mentre i genitori sono al lavoro – sottolinea Giuffrida – che porterà Argentieri all’impegno nel sociale. E così, sospeso tra due società e due culture, Argentieri diventa primo cittadino allorquando viene eletto sindaco. E qui i ricordi si snodano attraverso il resoconto delle vicende di Mattinata e del fervore con cui vengono affrontati dal Comune i tanti problemi sul tappeto. Un settore di eccezionale impegno, in un epoca in cui tale sensibilità non era comune, per Argentieri è stato la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico a iniziare da monte Sacro e monte Saraceno.
“Spetta agli amministratori locali e a tutti i cittadini – scrive Argentieri – la corretta gestione di un territorio. Affinché si abbia la piena valorizzazione di tanta bellezza è necessario che ognuno di noi abbia profonda coscienza del suo valore. Perché soltanto l’amore e il rispetto che nascono dalla cultura possono esaltare la nostra terra con la sua ricchezza paesaggistica, storica e spirituale”.
www.montesantangelo.it