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MAGGIORANZA Consiglio regionale, FdI: “Per leggi spot elettorali stanno inchiodati alle sedie”

"Sui problemi dei pugliesi fanno mancare il numero legale. Maggioranza vergognosa”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
24 Luglio 2024
Manfredonia // Politica //

Dichiarazione congiunta del gruppo regionale di Fratelli d’Italia (il capogruppo Renato Perrini e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Tommaso Scatigna e Tonia Spina)

“Il Consiglio regionale ormai è diventato un grande spot elettorale in vista delle prossime regionali. In questo mese le sedute sono state impegnate più in questioni di principio utili, principalmente e volutamente, per ‘fare bella figura’ con i segretari nazionali: il Pd con Elly Schlein, il Movimento 5 Stelle con Giuseppe Conte. E così la Puglia è la Regione che vota la legge sulla Parità di Genere (LGBTQIA+), per altro prendendo in giro gli stessi ‘tutelati’ che non si sono accorti che con il blitz dell’emendamento che sostituiva l’intero articolato, è stata approvata una legge molto annacquata! Ma è anche quella che cancella il Tfm e che approva i quesiti referendari contro l’Autonomia differenziata, fermo restando che vengono sollevati dubbi sulla sua formulazione e qualche giurista sostiene che vada rivotata.

Ma di questi tempi non è facile trovare i numeri sufficienti: ieri per mantenere il numero legale (per votare contro l’Autonomia) i telefonini del segretario del Pd, Domenico De Santis, quelli dello staff del presidente e di qualche assessore e consigliere di maggioranza si sono surriscaldati! Consiglieri bloccati sulla porta e riportati di forza in aula, altri prelevati dai bagni, etc etc, tant’è che in un clima surreale i componenti della ritrovata maggioranza rosso-gialla si prenotavano al display per intervenire e così dare il tempo di tenere inchiodati sulle sedie 25 consiglieri regionali.

Ma poi finite le leggi spot e passati all’ordinaria amministrazione, vale a dire ai provvedimenti economici e fiscali che interessano davvero la vita dei pugliesi, il numero legale è venuto a mancare in un contesto che politicamente dà anche un messaggio chiaro al presidente Michele Emiliano e all’assessore, ancora per poco al Bilancio, Raffaele Piemontese: bocciato il “Documento di economia e finanza regionale – Defr 2025-2027”, che non viene votato neppure con scrutinio segreto chiesto dalla maggioranza forse nella speranza di avere qualche voto dall’opposizione, oppure peggio… mandare un messaggio chiaro al duo Emiliano-Piemontese: niente Tfm? Niente Defr.

Ora il Defr non è un documento da poco: è lì che sono contenute le visioni future di questo governo: dalla finanza regionale, allo sviluppo economico, passando dai servizi sociali, scuola e formazione, turismo e trasporti. Propedeutico per il giudizio di parità della Corte dei Conti e quindi anche per procedere con l’assestamento che ordinariamente andrebbe fatto entro la fine di luglio ma siccome questo non è uno spot elettorale, non interessa la Schlein o Conte, ma solo la vita dei pugliesi, allora tutto può attendere. Ma tanto abbiamo la Parità di Genere, i quesiti contro l’Autonomia e cancellato il Tfm. Schlein e Conte possono stare contenti e con loro la presidente Loredana Capone, Michele Emiliano e tutti coloro che brigano per un posto al sole come candidato presidente alle prossime regionali”.

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"Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo" (Libro di Daniele)

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