Scandalo Mozzarella Dop: anche aziende di Apricena e Manfredonia tra quelle “beneficiarie” di “ispezioni annunciate’ e dati taroccati per far risultare le ‘carte a posto’” al fine di “fregiarsi del marchio ‘Denominazione di origine protetta’”.
Lo riporta un articolo di cronachedi, a firma di Giuseppe Tallino.
Una vera e propria associazione a delinquere, attiva dal marzo 2012
Come riportato nel testo, un gruppo di 8 persone, “una vera e propria associazione a delinquere, attiva dal marzo 2012, finalizzata a commettere abusi di ufficio, falsi, rivelazioni di segreti d’ufficio e truffe”, era attivo per manipolare il rilascio di “certificati di qualità relativi ai prodotti alimentari proprio come la mozzarella di bufala campana”.
Complessivamente, “le aziende agricole che avrebbero beneficiato di queste ‘spiate’ si trovano a Cancello Arnone, Villa Literno, Apricena, Manfredonia, Falciano del Massico, Carinola, Capua, Vitulazio, Agropoli, Altavilla Silentana, Capaccio, Casal di Principe, Castelvolturno, San Cipriano d’Aversa, Grazzanise, Santa Maria la Fossa, Alife, Baia e Latina, Galluccio, Pietravairano, Pratella, Sant’Angelo d’Alife, Latina, Pontinia, Sabaudia, Fondi, Terracina, Roccadaspide, Eboli, Santi Cosma e Damiano, Serre, Giffoni Valle Piana, Caiazzo e Alvignano”
Dati taroccati, durate inferiori delle verifiche
“In alcune occasioni, quando venivano eseguiti i controlli nelle aziende a marchio Dop, veniva attestato, ha ricostruito la procura, che la verifiche ispettiva aveva avuto la durata di otto ore (lasso di tempo ritenuto necessario dal Csqa per seguire interamente la procedura), mentre in realtà avveniva con una durata inferiore. Tra i criteri da rispettare per avere il marchio c’è l’obbligo dell’uso da parte delle strutture casearie di usare latte appartenente alla filiera Dop: ma quando non avveniva, quando per fare la mozzarella veniva adoperato ‘l’oro bianco’ di caseifici esterni alla filiera, i controllori non lo segnalavano“.
“L’indagine, complessivamente, ha coinvolto 27 imputati (anche un uomo di Torremaggiore,ndr), tutti rinviati a giudizio dinanzi al tribunale sammaritano”. “Sono accusati a vario titolo di falsità commesse da pubblici impiegati, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, rivelazione di segreti d’ufficio e falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità“.
“L’inchiesta non ha riguardato soltanto i controlli sulla mozzarella Dop, ma anche l’uso del vaccino antibrucella Rb51“.
Scrivete i nomi dei caseifici
Nomî, vogliamo Nomî delle aziende per tutelarci
La Ditta mistificatrice merita di essere data in “pasto” agli ignari consumatori sipontini, altrimenti la notizia non ha alcuna utilità per la tutela della salute dei cittadini di Manfredonia.
Che bel menu di spregiudicati corrotti e mistificatori. Non mi i stupirei se sarebbero ati Cavalieri del Lavoro x meriti speciali.
Ma se non riportate i nomi dei caseifici la notizia è inutile. Anzi danneggia tutto il settore.
basta informarsi…….
Il male peggiore di tutti mali è sempre la orruzione.
Con la corruzione Il diavolo voleva corrempere anche nostro Signore durante i 40 giorni nel deserto…..ma gli andò male tant’è che l’inferno è il suo regno, mentre il Signore è sempre presente nella gloria dei cieli.
Chi si macchia di tale reato ed ha come finalità il male della collettività e della salute pubblica devono essere cacciati dal ruolo che rivestonoo, ed ai corruttori devono essere revocate tutte le licenze di produzione, vendita e quand’altro… per sempre.Se questo non avviene il diavolo tentatore sarà sempre più presente in questo mondo di lupi e diavoli.
Perché avete criptato il mio post? Non dicevo nulla di male
?????? censurato?