FOTO L’antica Villa Faragola a pochi passi da Foggia, uno dei siti più significativi della Puglia

FOGGIA – La Villa di Faragola è uno dei siti archeologici più significativi della Puglia, situato nel territorio di Ascoli Satriano (Fg).

È stata scoperta negli anni ’90 durante una serie di campagne di scavi condotte dall’Università di Foggia.

Gli scavi, guidati dal professor Giuliano Volpe, hanno portato alla luce una villa di epoca romana, databile tra il I e il IV secolo d.C., con successivi ampliamenti e ristrutturazioni durante il periodo tardo-antico (IV-VI secolo d.C.).

La villa è stata probabilmente abitata da una ricca famiglia aristocratica che gestiva vaste proprietà agricole nella zona.

La struttura della villa, i suoi mosaici, le decorazioni, le terme private, il Triclinium (sala da pranzo dotato di sistema di riscaldamento ipocausto) che dimostra l’alto livello di comfort e tecnologia di cui godevano gli abitanti.

Oltre alle zone residenziali, la villa includeva ampie aree destinate alla produzione agricola, come magazzini e depositi per la conservazione di cereali, vino e olio, a dimostrazione dell’importanza economica di questa proprietà.

Purtroppo, la Villa di Faragola è stata gravemente danneggiata da un incendio doloso nella notte tra il 6 e il 7 settembre 2017.

Questo atto vandalico ha distrutto gran parte delle strutture e dei mosaici, causando una perdita incalcolabile per il patrimonio culturale e archeologico della regione.

Dopo l’incendio, sono stati avviati lavori di recupero e messa in sicurezza del sito, con l’obiettivo di salvare ciò che è ri masto e avviare un progetto di restauro.

La comunità locale, insieme a enti culturali e istituzioni, si è mobilitata per cercare di riportare alla luce quanto distrutto e promuovere la conoscenza della villa attraverso mostre, conferenze e iniziative culturali.

La Villa di Faragola, nonostante la distruzione subita, rimane un simbolo della ricchezza storica e culturale della Puglia e rappresenta un importante capitolo della storia archeologica italiana.

Le sue rovine continuano a raccontare la storia di un’epoca passata e l’importanza di preservare il nostro patrimonio culturale per le generazioni future.

Lo riporta Clima&ScienzaFoggia