Il Pane di Monte S.Angelo presidio Slow Food: presentazione a Torino

Fonte: wikipedia
BALLON D'ESSAI
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“promuovere” il pane di Monte, al Salone del Gusto di Torino, a 8 euro al Kg mi sembra una follia, magari lo compreranno gli Emirati Arabi
Nel 1988 pagavo in una cittadina del centro nord, la “ciabatta bucata” a 5 mila lire al chilo. Era ottima, eccezionale, A Manfredonia il pane costava 400/500 lire al chilo. La qualità si paga, però a volte, si esagera.
Ogni volta che andavo in Friuli a trovare mio figlio, mia nuora ed i miei nipoti, non mancavo di portare, in auto, il pane di Monte S.Angelo, ancora caldo, e le provole di bufala appena fatte, all’alba, dal caseificio. Dopo 800 kilometri, a pranzo, circa alle 14,00, il pane e le provole erano ottimi. A sera, a cena, il pane era buono e le provole avevano perso la fragranza ed in parte il sapore. La mattina dopo, il pane si poteva mangiare solo bagnato per la panzanella con pomodoro pugliese e olio del Gargano; se era rimasta qualche provola, beh aveva perso il sapore, tutte cose che non succedevano a casa mia a Manfredonia: sarà stata la latitudine, l’aria forestiera o qualcosa d’altro.