Roma – SARANNO mille i lavoratori, pensionati, disoccupati, giovani che partiranno dalla provincia di Foggia per la manifestazione nazionale indetta dalla Cgil il 25 ottobre a Roma, con lo slogan Lavoro, Dignità, Uguaglianza: per cambiare l’Italia. Sono 23 i pullman organizzati dalla Cgil provinciale, con partenze da Foggia, Manfredonia, San Severo, Cerignola, Lucera, Apricena, San Nicandro Garganico, San Giovanni Rotondo, Orta Nova, Vico del Gargano, Cagnano Varano, Ischitella, Zapponeta.
“Il problema del paese è il lavoro, e per creare lavoro non serve togliere i diritti a chi li ha ma estenderli universalmente, unificando il mercato del lavoro con contratti stabili e non precari – afferma Filomena Trizio, segretario generale della Cgil di Capitanata -. Perché proprio il lavoro precario è stato quello più colpito dalla crisi, letteralmente travolto, non avendo alcuna forma di tutela. Un precariato che sta condannando all’incertezza intere generazioni di giovani. Serve al contrario, per uscire dalla palude, una diversa politica economica, che rilanci gli investimenti pubblici e privati, puntando sulla qualità del lavoro e delle produzioni, e non cercando la competizione sulla compressione del costo del lavoro”.
Un lavoro sempre più povero e sempre più scarso anche in provincia di Foggia. In 60mila hanno percepito – fonte Inps – una forma di sostegno al reddito, tra indennità di disoccupazione o cassa integrazione. E oltre 53mila sono stati i voucher emessi. Numeri, quelli del lavoro che parlano della desertificazione produttiva causata dalla crisi, con un tasso di disoccupazione che è passato dall’11,5% del 2008 al 21% del 2013. Trentamila posti di lavoro persi in cinque anni, con gli occupati passati da 193mila a 163mila.
Un mercato del lavoro che mentre espelle forza lavoro poco o nulla – se non contratti precari – per i giovani. Nella fascia d’età 15-24 i disoccupati sono il 58% del totale, con più colpite le donne, la cui quota di senza lavoro arriva al 64. Non va molto meglio se si analizza la fascia d’età tra i 25-34 anni: la disoccupazione tocca quota 32%, con una media complessiva di disoccupati tra i lavoratori under 35 che è del 45%.
“Purtroppo la drammatica condizione del Mezzogiorno del Paese –ricorda Filomena Trizio– sembra non essere tra le priorità di questo Governo, una parola che è scomparsa dall’agenda politica. Soprattutto al Sud serve una ripresa degli investimenti pubblici, sul versante infrastrutturale e a difesa dell’assetto idrogeologico del territorio, che soprattutto al Sud è elemento di ricchezza, se pensiamo al patrimonio paesaggistico, ambientale, turistico, artistico e culturale”.
Per queste ragioni “saremo in piazza il 25 ottobre, per ribadire un principio essenziale. Si esce dalla crisi rilanciando l’occupazione, stabile, retribuita, garantita. La fragilità del tessuto economico, causa tra le altre dello scarso sviluppo e della stagnazione attuale, poggia molto sull’aver proferito puntare su una concorrenza giocata sul costo e non sulla qualità del lavoro e delle produzioni. Continuare su questa strada sarebbe perverso e criminale. Serve rilanciare una domanda interna stagnante, e per farlo serve creare lavoro di qualità, non bastano gli 80 euro. Premiando quelle aziende che investono proprio sulla qualità, sulla ricerca, che rispettano le norme”.
Oltre le aspettative “la risposta che abbiamo avuto in termini di adesioni, a fronte di un periodo in cui in molti è venuta meno proprio la fiducia nel futuro, prostrati dalle difficoltà economiche e occupazionali. A loro – conclude il segretario generale della Cgil di Foggia, vogliamo ridare una speranze, per loro abbiamo il dovere di stare in campo con le nostre proposte”.
Redazione Stato@riproduzioneriservata