“Quote rosa” nelle società “quotate”: otto anni di legge “Golfo-Mosca”, in scadenza nel 2022, ma c’è il progetto di estendere per altri tre rinnovi degli organi societari l’obbligo di riservare un terzo dei posti alle donne. È una normativa bipartisan la legge n. 120/2011, a tutela delle pari opportunità nelle società pubbliche (Lella Golfo sedeva a Montecitorio col PdL, Alessia Mosca tra i banchi del PD), che ha garantito di passare al 36.9 % di presenza femminile, dal 5.9 % del 2008.
Lo stato di attuazione della “Golfo-Mosca” e una verifica della sua applicazione in Puglia sono al centro del progetto “PINK BOARD l’unica partita in cui è importante pareggiare”, presentato in Consiglio regionale in un appuntamento su iniziativa di Patrizia Del Giudice, presidente della commissione pari opportunità della Regione e di Francesco Pantaleo, partner fondatore dello Studio Legal In Lab.
Quote rosa, quindi, anche nel board delle società e spazio alle donne in tutte le attività. “Hanno qualcosa in più, lungimiranza, concretezza, coraggio – ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale Peppino Longo – abbiamo bisogno delle donne, nel lavoro, in politica, dappertutto. La loro forza è sotto gli occhi di tutti, sono le vere fondamenta della società umana”.
E tuttavia c’è ancora da battersi, per ottenere la piena parità femminile, ha osservato e “assicurare l’uguaglianza sul lavoro tra uomini e donne, migliorare la condizione femminile ad ogni livello, rimuovere i cortocircuiti sociali che penalizzano le donne: violenza e stalking, tutela della maternità, conciliazione vita lavoro, welfare all’altezza delle esigenze reali”.
Il vicepresidente Longo non si è sottratto al tema delle “quote” in politica. “È tempo di una legge elettorale regionale che tuteli le donne e le renda finalmente parte integrante della vita politica pugliese. Trovo inaccettabile che la presenza femminile in Consiglio sia ridotta. Questo dato dimostra che la strada da percorre è ancora lunga”. (fel)