Bari/Manfredonia – “RICHIESTA di intervento su procedimento attualmente lesivo di interessi collettivi relativamente all’avviso per il progetto di ‘Deposito costiero di Gpl nel Comune di Manfredonia’ (Fg), proposto da Energas”. E’ l’oggetto di una nota inviata (in data 11.11.2013) dal coordinatore regionale Lipu Puglia, Enzo Cripezzi, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, direzione generale per le Valutazioni ambientali.
“Preme segnalare con urgenza l’avviso (…) – è scritto nella nota – affinchè l’Autorità Ambientale del Ministero in oggetto intraprenda opportune e rapide determinazioni del caso”. Come detto, “il Proponente (Energas,ndr) fa riferimento all’avvenuta presentazione il 25 ottobre 2013 di un progetto alla procedura di Valutazione ambientale e nello stesso avviso si desume la decorrenza dei termini per le osservazioni da parte del pubblico, a partire dalla sua pubblicazione (31.10.2013). Tale diritto – scrive Cripezzi – è tutt’ora negato, con relativa lesione degli interessi collettivi sottesi, stante la indisponibilità di qualsivoglia elaborato di tale progetto sul sito web dell’Autorità ambientale in indirizzo, come obbligatoriamente previsto dal DLgs 152/06 e s.m.i. Ove ciò sia determinato da incompletezza degli stessi elaboratori, per i quali questa Autorità possa aver chiesto integrazioni – continua nella nota inviata al Ministero il coordinatore regionale di Lipu Puglia Vincenzo Cripezzi – lo stesso avviso andrebbe ripetuto”.
“In ogni caso corre l’obbligo di segnalare che il predetto avviso appare confusionario e contradditorio rispetto al procedimento intrapreso: esso indica in 60 giorni i tempi disponibili per formulare le osservazioni, ovvero un transitorio tipico della procedura di VIA ai sensi delle norme di riferimento. In realtà titola, lo stesso avviso ‘Procedura di verifica di assoggettabilità a VIA’”, continua Cripezzi . “Non si comprende quindi a quale tipo di procedura faccia riferimento. Anche per tale motivo si chiede che tale Autorità disponga nei confronti del Proponente (Energas,ndr) l’annullamento e reiterazione dell’avviso, fermo restando la necessità di rendere il progetto sul web.”
L’ANTEPRIMA DI STATO – G.Di Munno: “Manfredonia, ex Isosar: deposito costiero GPL nei pressi SIC-ZPS”
Redazione Stato@riproduzioneriservata
Non capisco come mai quando hanno un parere sfavorevole,debbano riproporlo di nuovo.IL Comitato Regionale di V.I.A.,
nella riunione del 13-9-2000, si è così espresso:
‘‘Lo studio di impatto ambientale risulta carente
nei seguenti aspetti
a) analisi di soluzioni alternative, in quanto:
le ipotesi di soluzioni alternative andrebbero sicuramente
previste almeno per la parte progettuale inerente
il gasdotto sia via terra (lo studio riferisce
dell’attraversamento di una zona umida e di un’area
a vincolo archeologico) sia via mare;
anche la stessa area individuata per la realizzazione
dell’impianto di stoccaggio, ricadente in area designata
Zona di protezione speciale (ZPS), avrebbe meritato
un’analisi di ipotesi alternativa più dettagliata
rispetto a quella riportata e velocemente licenziata a
pag. 33-35 dello studio VIA;
b) indicazioni progettuali, in quanto:
manca completamente la descrizione, l’indagine e
l’analisi relativa al tracciato del gasdotto via terra e
nel golfo di Manfredonia, al tratto di attraversamento
della costa, anche con specifico riferimento all’attraversamento
delle zone umide e alle aree vincolo archeologico;
6104 Bollett i n o Ufficiale della Regione Puglia – n. 13 1 d e l 2 – 1 1-2000
nella descrizione del ciclo produttivo (pag. 37 dello
studio VIA) viene indicato: ‘‘Il deposito gestito in
esercizio fiscale nel senso che i serbatoi di stoccaggio
saranno tutti destinati a prodotto ‘‘bianco’’, cioè non
denaturato. Per la spedizione del GPL domestico (denaturato)
si provvederà a preventiva denaturazione in
linea con addetti sistemi soggetti ad approvazione
U.T.F.’’. Dalla descrizione del ciclo e dagli schemi di
flusso non si capisce in che momento e dove interviene
la denaturazione del GPL.
Movimentazione dei prodotti
Lo studio prevede che la metà della movimentazione
del prodotto in uscita avvenga mediante autobotti e
autocarri per circa 5000 mezzi/anno; la restante parte
via ferroviaria (è prevista la realizzazione di uno specifico
raccordo ferroviario) e via mare (fino al pontile
via gasdoto o via gomma). Tale ipotesi, riferita al
peso del traffico su gomma, non può essere considerata
favorevolmente, anche in considerazione area
(ZPS) interessata dall’intervento.
La questione principale connessa alla realizzazione
e dell’intervento è quella relativa all’inserimento del
sito nella Zona di Protezione Speciale, in attuazione
della direttiva 79/409/Cee inerente la conservazione
degli uccelli selvatici, la cui regolamentazione è stata
definita con il DPR 357/97.
La descrizione dello specifico sito contenuta nello
studio di impatto ambientale, oltre che le foto nello
stesso riportate, fa intendere che l’area interessata è
proprio quella della ‘‘steppa mediterranea’’ (habitat
naturali prioritari ’’steppa a thero-brechypodetea’’
‘‘steppa in substrato calcareo – festuca brometalia’’).
Dalla lettura dello studio di impatto ambientale,
anche come integrato dal successivo studio di incidenza
ambientale presentato dalla soc. ISOSAR, e in
particolare dalle analisi e dalle soluzioni di inserimento
dell’impianto nell’area naturale interessata, si
rileva che la questione specifica della ZPS e della tutela
del relativo habitat è stata assolutamente affrontata
nei termini dovuti e richiesti della normativa vigente,
di impatto rileva che il tracciato ferroviario ricade
in ‘‘area protetta soggetta a vincolo faunistico’’
e liquida la questione richiamando le norme in meteria
di urbanistica, non considerando le norme in materia
ambientale quali il DPR 357/97) e specificamente
sollecitati dal Ministro dell’Ambiente con nota n.
8209 del 16-5-2000.
Il mancato approfondimento risulta anche confermato
dalle ipotesi di attrezzamento a verde dell’area
di impianto, che prevede l’insediamento di specie vegetali
assolutamente estranee all’habitat considerato.
Nel complesso prevede misure di mitigazione
dell’impatto sullo specifico ambiente naturale nel
quale l’intervento è inserito.
Resta infine da rilevare che ad oggi il sito interessato
dell’impianto ricade nell’area del Parco Nazionale
del Gargano, gli accordi intervenuti sulla revisione
della perimetrazione del Parco e sulla conseguente
esclusione del sito interessato da tale area non
risultano ancora tramutati in atti formali.
CONCLUSIONI
Sulla base e osservazioni su esposte, si ritiene di
dover esprimere parere non favorevole alla compatilibità
ambientale dell’intervento, alla luce dello studio
di impatto ambientale presentato’’.
Adempimenti contabili di cui alla l.r. e successive
modificazioni e integrazioni:
il presente schema di provvedimento non comporta
alcun adempimento contabile di cui alla L.R. n. 17/77
e successive modificazione e integrazioni.
IL DIRIGENTE DEL SETTORE ECOLOGIA
—- viste le risultanze istruttorie di cui innanzi;
—- vista la legge regionale 4 febbraio 1997 n. 7;
—- vista la deliberazione della Giunta Regionale n.
3261 del 28-7-1998 con la quale sono state emanate
direttive per la separazione delle attività di
direzione politica da quelle di gestione amministrativa;
—- viste le direttive impartite dal Presidente della
Giunta Regionale con nota n. 01/007689/1-5 del
31-07-1998;
DETERMINA
· di esprimere, alla luce dello studio di impatto presentato,
per quanto considerato in narrativa e in
conformità a quanto stabilito dal Comitato VIA
nella riunone del 13-9-2000, parere negativo alla
compatibilità ambientale dell’intervento relativo al
deposito costiero di GPL in agro di Manfredonia
proposto dalla ISOSAR S.r.l. di NAPOLI;
· di notificare il presente provvedimento al Ministero
dell’Ambiente – Servizio V.I.A.;
· di trasmettere il presente atto alla Segretaria della
Presidenza della Giunta Regionale;
· di dichiarare che il presente provvedimento non è
soggetto a controllo ai sensi della L. 127/97 e che
lo stesso non comporta adempimenti contabili ai
sensi della L.r. 17/77 e successive modificazioni ed
integrazioni;
Il Dirigente del Settore
dott. Luca Limongelli
Assolutamente questo avviso va annullato, le informazione sono incomplete e` assudo da parte del ministero avvalare tale questione , la nostra amministrazione come al solito tace anche su quest’altro scempio. Alla faccia della democrazia.
Ciao grazie per l’intervento Dino, a presto; Red.Stato
Anche il ministero dell’ambiente e il ministero delle beni e delle attività culturali nel 1999 hanno espresso parere sfavorevole
ciao red. a presto
Sono davvero preoccupato come faranno le navi gassiere ad arrivare al porto di manfredonia tra le gigantesche pale off shore, e se ci vanno a sbattere l’esplosione sarebbe pericolosa?
EEE!!!Brutta bestia la politica !!!!!conclusione tra verdi,uccelli che non ci sono più e erba che viene dallo spazio,anche questa opportunità di sviluppo per questo paese ormai morto al degrado e condizionato come sempre da chi maneggia e festeggia vede sfumarsi un’altra opportunità di lavoro e di sviluppo !!!! bravi,bravi !!!! cari signori cittadini avete capito o no che il politico e tutti i suoi assimilati —senza problemi e tu povero operaio per mettere il piatto a tavola devi andare a guadagnartelo all’estero se sei fortunato, oppure farti derubare da i soliti quattro ignoti pieni di soldi — continuano senza disturbi a fare i padroni –
spettabile redazione in attesa di moderazione del testo citato pocanzi spero che il mago zurlì si facci gli affari suoi.Grazie
Il commento è stato pubblicato, come per tutti; buona serata; Red.Stato
PRONTI ..PARTENZA ..VIA ..
PROSSIMO SIT-IN PER NON FAR VENIRE QUEL POCO DI SVILUPPO IN QUESTA CITTà ORMAI MORTA ..
DA FORZ CO CA STA VOLT CI STANN I FENICOTTER CA NON POTON VULE..DA QUID QUART ASPETTN A VUIII…
Tratto da: http://www.tuttitalia.it/puglia/98-manfredonia/classificazione-sismica-climatica/
Rischio sismico di Manfredonia
La classificazione sismica del territorio nazionale ha introdotto normative tecniche specifiche per le costruzioni di edifici, ponti ed altre opere in aree geografiche caratterizzate dal medesimo rischio sismico.
In basso è riportata la zona sismica per il territorio di Manfredonia, indicata nell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale della Puglia n. 153 del 2.03.2004.
Zona sismica
2 Zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti.
I criteri per l’aggiornamento della mappa di pericolosità sismica sono stati definiti nell’Ordinanza del PCM n. 3519/2006, che ha suddiviso l’intero territorio nazionale in quattro zone sismiche sulla base del valore dell’accelerazione orizzontale massima su suolo rigido o pianeggiante ag, che ha una probabilità del 10% di essere superata in 50 anni.
Zona
sismica Fenomeni riscontrati Accelerazione con probabilità di superamento del 10% in 50 anni
1 Zona con pericolosità sismica alta.
Indica la zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti. ag ≥ 0,25g
2 Zona con pericolosità sismica media, dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti. 0,15 ≤ ag < 0,25g
…… ma qui qualcuno ha perso il lume della ragione!!!!!!!
Forse dopo 13 anni le cose sono cambiate e il territorio è stato già massacrato da altri… E’ un deposito interrato, meno mostro di tante altre opere.
mo pur u terremot!!! allora al nord e in tutta italia sono tutti morti di fame e stanno senza lavoro!!!!! come si dice (quando la donna non vuol fare l’amore tutti i mali ce la lei , ma per favore!!!!
Ho lavorato per ben 5 anni dentro una raffineria a Falconara Marittima.
So benissimo il rischio che si corre,vissuto in prima persona.
A Falconara nell’agosto 2001 ci fu l’esplosione dei tubi di “mandata” che trasferiscono la benzina al deposito nazionale.
Per un malfunzionamento di una valvola che non aprì il circuito per il trasferimento della benzina dei serbatoi della raffineria al deposito “nazionale”(fuori la raffineria) e che creò una perdita dalle flange e la morte dei due tecnici che sono accorsi a verificare la fuoriuscita di benzina che,involontariamente hanno innescato con la loro radio un’esplosione gigantesca.
In quella occasione scatto il piano d’emergenza previsto,bloccarono tutta la città,i treni della linea adriatica,l’ autostrada,le statali e l’aeroporto,fino a quando l’incendio,dopo 7 ore non si spense e il pericolo di esplosione fù scongiurato.
E parliamo di semplici tubi contenente benzina.
I serbatoi del gas liquefatto devono essere interrati perché in caso di esplosione si cerca di evitare l’effetto espansione,però interrandolo,in caso di esplosione si crea un onda d’urto paragonabile a un terremoto di magnitudo 8 nell’area di 15 km,detto dai tecnici dell’API.
Il deposito si trova a pochi km da Manfredonia.
Qui non si sta parlando di un semplice distributore di GPL,ma di un deposito costiero GPL ,dove confluiranno migliaia mc3 di gas liquefatto dalle navi gassiere.
Quando istalleranno questo impianto il comune deve provvedere a un piano d’emergenza che coinvolga tutta la cittadinanza,la prefettura,le forze dell’ordine,associazioni di volontariato,pompieri,ecc.
Allora dico io, perchè dobbiamo prenderci questa patata bollente,quando si potrebbe investire in altro?
Perchè a Manfredonia si investe solo su progetti che hanno rischi per la salute o per l’ambiente?
Come scrive Cripezzi della Lipu,non hanno rilasciato il progetto al Ministero dell’Ambiente in visione ai cittadini, o per lo meno hanno depositato informazioni frammentate che si allacciano al progetto depositato nel 1999 e che lo stesso Ministero ha dato parere sfavorevole,conosciamo solo la motivazione sfavorevole della Regione Puglia.
Sono poco chiari di quello che sarà il progetto e quando una cosa è poco chiara è indice di fregatura.
EGREGIO ZIODODO’
DA QUELLO CHE DICI BISOGNA DEDURRE CHE NON COMPRENDI LA GRAVITA’ DEL PROBLEMA. SEI DISPOSTO AD ACCOGLIERE ANCHE LA MERDA PER IL LAVORO, VISTO CHE QUALSIASI SPIEGAZIONE PER TE NON HA SENSO.
SU UN PUNTO SOLO SONO DACCORDO CON TE,
CHE DOBBIAMO ACCOGLIERE QUALSIASI INIZIATIVA CHE PORTI OCCUPAZIONE.
MA SPIEGAMI PERCHE’ QUANDO SI PARLA DI LAVORO A MANFREDONIA SPUNTANO SOLO PROGETTI CHE ROVINANO IL TERRITORIO E L’AMBIENTE TIPO ENICHEM E INCENERITORE, DEPOSITI DI CARBURANTE, PANNELLI FOTOVOLTAICI NEL CENTRO ABITATO,PALE EOLICHE,GASSIFICATORE ED ALTRI NON ANCORA A CONOSCENZA CHE SICURAMENTE
GIACCIONO NEI CASSETTI DEI NOSTRI TECNICI E AMMINISTRI,CHE ALLA FINE PRODURRANO POCA O NIENTE OCCUPAZIONE? SE PER IL LAVORO CI DOBBIAMO TENERE QUESTE BOMBE ECOLOGICHE ALLORA DICO IL GASSIFICATORE METTITELO A CASA TUA.
ILLUSTRISSIMO FRENGO, IO PER PORTARE PANE A CASA SONO DISPOSTA A RACCOGLIERE PURE MERDA è PUR SEMPRE UN LAVORO. L’UNICA INIZIATIVA IN QUESTO PAESE E SPACCIARE RUBARE E PROSTITUZIONE DUNQUE A ME FAMMI RACCOGLIERE E RIGUARDO A LEI DEDUCO CHE ECONOMICAMENTE STIA BENE E NON SA IL SIGNIFICATO DI NON POTER METTERE NIENTE IN TAVOLA.
P.S il gassificatore puo benissimamente stare a casa senza problemi l’importane che mi fa lavorare !!!!!
Il piatto a tavola si può ancora mettere ma ancora per poco tempo,e questi nostri governanti locali che cosa fanno? Niente.Stanno vendendo tutto,sapete l’ultima?Vogliono liberarsi anche del mercato ittico proprio adesso che si era assestato e regolato il tiro economico grazie questo bisogna dirlo,al sindaco che ha preso a cuore la cosa,quindi non capiamo il perchè bisogna disfarsi di questo gioiello che è nonostante chi rema controcorrente il fiore all’occhiello dell’economia di Manfredonia.
Ho sentito parlare anche io di questa storia del mercato ittico,ma credo che Angelo abbia sale in zucca e si terrà il mercato sotto la sua ala protettiva.Un saluto affettuoso al sig. sindaco.
Poveri noi
@ZIODODO’: è meglio un uovo oggi o una gallina domani? è meglio un piatto a tavola oggi e vedere domani i nostri figli ammalati di cancro o perseguire un progetto anche a lungo termine che ci permette di garantire un futuro economico e salutare ai nostri figli? rispondimi e fammi vedere che sei intelligente!
Carissimo ZIODODO’
io penso prima di tutto alla mia salute e a quella del mio territorio dopo viene il lavoro.
Cosa te ne fai del lavoro una volta che ti sei ammalato e non puoi più lavorare ?
Il lavoro ben venga basta che sia pulito.
Non mi hai ancora dato una risposta:
mi spieghi perchè a Manfredonia le fabbriche pulite non possono venire?
X Chi e` a favore di questi progetti : eolico, rigassificaore e inceneritore e` pregato, assieme ai nostri amministratori di andare Da un’ altra parte, lontano da manfredonia e portatevi i progetti con voi poi fateci quello che vi pare,anche metterveli …..
SE METTO LE PALLE EOLICHE.. GLI UCCELLI VANNO A SBATTERE CONTRO..
SE LI METTO IN MEZZO AL MARE I PESCI SE NE VANNO ANCHE LORO DA STU PAIOS ..
SE FACCIAMO L’INCENERITORE CE RISCHIO NUCLEARE… SE MONTANO I PANNELLI FOTOVOLTAICI CHI CAZZ LO DET L’ORDIN …
U SE K C STE FACIUT COD CAZZZ CA VULT.. NN C PET RAGIUNE P STE CRISTEN…
per chi interessa solo il lavoro in tutto e per tutto ad ogni costo…. vallo a dire ai tanti familiari di ex dipendenti enichem che hanno lasciato questa terra ed i loro affetti più cari…. compreso…. il lavoro all’enichem e per l’enichem.
ZIODODO probabilmente pur di lavorare —un pò di dignità non ce nelle tue parole
ma per chè il gas e portatore di cancro!!!!!che dirvi siete il classici tipi che per non sporcare e consumare andate a mangiare da mamma e a dormire a casa, bell e chica non vol ste da chssì!!!
Noi ci opporremo con fermezza contro i pali eolici e vi posso garantire a tutti che siamo uniti e pronti a tutto pur di conservare il più integro possibile il nostro mare e di conseguenza il nostro lavoro.Siamo anche coscienti però che ci sono federazioni di pesca che hanno firmato a favore,commettendo un grosso errore.Attenzione però si parla non di gruppi di persone ma di persone isolate che nascondono dietro un dito i loro interessi a danno dei pescatori.Dignità e questo che chiedo a questi crumiri della pesca,e per una volta mettete da parte la vostra dannazione verso il denaro.Voglio ringraziare il compagno Michele che grazie ai legami con le altre realtà marinare limitrofe ci dà una grossa mano affinchè non si realizzi lo scempio.Sindaco ti preghiamo di stare con noi,solo così andremo lontano.
Pescatore,io confido nel sindaco e nel suo operato e sono altresì sicuro che non vi lascerà soli in questa battaglia,inoltre volevo rispondere a qualche commento che allude alla separazione del sindaco dal mercato ittico:Penso che non si priveràmai della gestione del mercato ittico,anzi posso garantire che Angelo lo sente parte di sè e non se ne priverà anche perchè il mercato ittico di Manfredonia è un istituzione ed è giusto che sia a sua volta gestito da un’altra istituzione quale appunto il Comune di Manfredonia.Qualora se ne liberasse San Lorenzo si offenderebbe.Ciao Angelo sei tutti noi.
Parol sant e giust.
@ZIODODO’: bene hai mostrato il tuo livello d’intelligenza. 0 .il discorso era generico e diretto alla tutela ambientale e non in maniera specifica al gas. però non mi dire che sia un elemento non inquinante e non pericoloso. i riferimenti che ti hanno fatto con l’enichem ti dovrebbe far capire qualcosa :si aveva il lavoro ma non la salute. anzi tanti ci hanno lasciato. pure io spalerei merda, la merda puzza ma non ti uccide anzi dalla “merda nascono i fiori e da i diamanti non nasce niente”. se si stanno vendendo anche l’aria è proprio colpa di gente come te che si vende per un piatto di lenticchie. finchè non si penserà alla collettività, intesa come tutela di una comunità di persone stabile in un determinato territorio da tutelare, farai ancora più fatica a portare il piatto di pasta a tavola. e con questo statt bbun!
Ziododò a proposito del gassificatore,
tu non vuoi capire la gravità del problema o fai finta di non capire.
Quì si parla non solo della salute e della tutela del territorio, ma del grave rischio che un deposito del genere comporta nei pressi della ns città.
Quì noi stiamo tutti in pericolo.
Non si può continuare a vivere con la paura che qualcosa succeda, l’enichem non ti ha insegnato niente?
Fin dal suo insediamento hanno sempre detto che era tutto a posto, era una fabbrica sicura, non c’era alcun pericolo per i cittadini ed era compatibile con la città.
Dopo ci siamo accorti che non era così.
Se hai vissuto a Manfredonia, hai mai saputo cosa stoccava quel stabilimento a due passi dalla città? sostanze altamente tossiche, nocive ed esplosive tipo l’ammoniaca, l’arsenico, il toluolo ed altro!
Eri in città quando è scoppiata una colonna con la fuoriuscita di tonnellate di arsenico sulle ns teste ?
Hai mai vissuto il fuggi fuggi in città durante una delle tante fughe di ammoniaca?
Sei a conoscenza dell’alta percentuale dei morti di tumore nella ns la città ?
Da come parli a me sembra di no e ho anche dei dubbi che tu sia di Manfredonia!!
Tu pur di lavorare vuoi continuare a vivere sapendo che da un momento a l’altro potrebbe succedere qualcosa di catastrofico e far crepare anche chi non ha le tue stesse idee.
Tu parli considerando il gassificatore come un semplice distributore di carburante.
Mi consola il fatto che sono pochi quelli che la pensano come te!
Bravissimo Corto Maltese, sei stato sintetico e preciso, aggiungendo qualcosa che avevo omesso.
ciao