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Carapelle, Di Michele: “Bilancio in sicurezza, futuro migliore per il servizio rifiuti”

AUTORE:
Daniela Iannuzzi
PUBBLICATO IL:
25 Febbraio 2023
5 Reali Siti // Carapelle //

Carapelle – Umberto Di Michele, sindaco di Carapelle, presidente dell’Unione dei Cinque Reali Siti,  a imminente scadenza mandato in entrambe le cariche, con Statoquotidiano fa il punto sulla situazione attuale nel suo comune con uno sguardo rivolto all’Unione.

Risultato: una  fotografia sicuramente in positivo quella di oggi “rispetto a quando la mia Amministrazione si è insediata”.

Una fotografia dove, tra “ un bilancio messo in sicurezza, cambiamenti tangibili ed altri avviati per i quali è stato preparato il solco”, non sono comunque mancate le criticità.

Sindaco, ci racconterebbe, cortesemente, i vari interventi realizzati dalla sua Amministrazione fino ad oggi.

“Al momento del nostro insediamento, circa 4 anni fa, avevamo trovato una situazione del tutto azzerata.

Non era stato approntato alcun progetto.

Abbiamo dovuto quindi riorganizzare tutto decidendo di laborare per compartimenti”.

Ci farebbe degli esempi?

“Abbiamo preso in mano la situazione delle attività sportive a Carapelle per le quali non avevamo una struttura dedicata. Così abbiamo chiesto e ottenuto un finanziamento per la realizzazione di un campo polivalente che ora è in fase di inaugurazione. Abbiamo vinto un finanziamento per gli spogliatoi del campo sportivo e del campo di calcio: a tal proposito, ci candideremo ad una serie di bandi PNRR che ci permetteranno sicuramente di ottenere finanziamenti ulteriori per completare i lavori”

Iniziative anche a favore dell’Istruzione?

“Abbiamo ottenuto un finanziamento per la ricostruzione della palestra scolastica e un ulteriore finanziamento per la copertura di un campo adiacente  la scuola media per la realizzazione di una mini palestra grazie alla quale i ragazzi delle medie, appunto, non dovranno più fare chilometri per raggiungere una palestra in via Matteotti per fare scienze motorie.

Grazie ad una collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore “A. Olivetti” di Orta Nova, siamo riusciti a istituire il Liceo Linguistico qui a Carapelle.

Mancava un nido: grazie alla collaborazione con l’associazione ‘Un sorriso per tutti’, con la quale abbiamo ottenuto un finanziamento da Fondazione per il Sud, abbiamo avviato i lavori per la realizzarne uno che sarà disponibile da settembre 2023 fin dalle prime ore dell’alba per andare incontro alle esigenze delle mamme lavoratrici.

Abbiamo così chiuso il cerchio della filiera dell’Istruzione su Carapelle.

E questo, a dire la verità, mi inorgoglisce molto”.

Quali sono le criticità, gli ambiti dove si poteva fare di più, secondo lei?

“Se consideriamo che, quando ci siamo insediati, abbiamo dovuto subito affrontare quella che io chiamo ‘una prima pandemia’, cioè la crisi dei rifiuti,  ecco, allora direi che questa è stata una grande criticità.

In quella fase abbiamo dovuto raddoppiare la TARI, perché, mentre gli altri comuni avevano adeguato il disciplinare ai nuovi costi, Carapelle non l’aveva ancora fatto.

Siamo subito partiti con la raccolta differenziata e poi abbiamo subìto l’incendio del  Centro Comunale di Raccolta rifiuti e questo ha rallentato e messo in difficoltà tutta la macchina organizzativa relativa al servizio.

Siamo comunque riusciti  a ottenere un finanziamento grazie al quale stiamo ripristinando quel Centro.

E poi c’è stata la pandemia da COVID-19.

Diciamo, quindi, che sì, si poteva fare di più, ma io non ho da rimproverarmi nulla, onestamente”.

Il Bilancio e il dissesto finanziario. Qual è oggi la situazione a tal proposito?

“Abbiamo messo a posto il bilancio.

Da quasi 20 anni, Carapelle paga un mutuo di 350 mila euro annui e che scade nel 2026.

Questo non ci ha permesso di offrire tutta una serie di servizi, come, per esempio, la manutenzione delle strade, rispetto alla quale mi sarebbe piaciuto intervenire in modo più incisivo, o come la vigilanza, e le piccole manutenzioni che si facevano un tempo. Sarà, però, possibile appaltare tali servizi a partire dal 2026, quanto terminerà, appunto, il pagamento del mutuo.

Inoltre, abbiamo dovuto sostenere, in questi anni di amministrazione, l’onere di far fronte a circa 500 mila euro di spese legali  perché sono arrivate a sentenza alcune cause che pendevano sul Comune di Carapelle”.

Come per esempio?

“Per esempio, la causa sulla ‘lottizzazione Maffione’, dove abbiamo dovuto rimborsare i creditori in quanto gli espropri non sono stati fatti in modo ortodosso all’epoca.

Oppure la causa nel processo Blackland, dove chi ci ha preceduto si era costituto parte civile: abbiamo vinto la causa in questo caso, ma nei fatti non abbiano conseguito alcun ritorno pur avendo speso circa 50-60 mila euro di spese legali.

E vi sono cause in cui il comune di Carapelle ha perso in contumacia, perché chi mi ha preceduto non si era presentato neanche alle udienze dopo aver vinto in primo grado.

Va anche considerato che prima si potevano inserire in bilancio per spese legali solo importi minimi per poi calcolare solo a chiusura causa la cifra da corrispondere all’avvocato. Ora, invece, la legge prevede che si riporti l’importo complessivo preventivato dall’avvocato per l’intero grado di giudizio.

Posso comunque sostenere che siamo riusciti a mettere in sicurezza il bilancio del nostro Comune e le future generazioni potranno stare tranquille riguardo a questo”.

Sembra rimangano in sospeso, però, alcune questioni, come quella relativa ai rifiuti e la gestione dell’illuminazione urbana.

“Rispetto ai rifiuti, risulta dai verbali del Consiglio Comunale che io, quando ero consigliere di minoranza sollecitavo l’adeguamento del PEF (il Piano Economico Finanziario) ai costi dei rifiuti, altrimenti la SIA sarebbe fallita. Come poi è successo.

Se tornassi indietro, quindi, io eviterei il fallimento della SIA, ma questo non lo può decidere il singolo Comune.

Importante novità, comunque, è che il 21 febbraio, abbiamo avuto un incontro a Cerignola, e abbiamo presentato il 22 febbraio una nuova richiesta di AIA(Autorizzazione Integrata Ambientale, in base alla quale ripartirà di nuovo l’impianto di Consorzio SIA e ci finanzieranno la costruzione del VI lotto.

Stiamo, inoltre, pagando la debitoria AGER, che si era occupata della sicurezza dei lotti post-mortem.

Insomma, il futuro lo vedo migliore. Si stanno anche abbassando le tariffe”.

E per la questione illuminazione?

“Purtroppo, prima che io mi  insediassi, l’Amministrazione che ci aveva preceduto si era dimessa ed erano subentrati dopo poco dei Commissari. In quella fase di passaggio, l’ufficio tecnico firmò un progetto di finanza capestro con una società di Lecce. Sulla base di tale progetto, sostanzialmente ci ritroviamo praticamente a dover chiedere a questa società quasi ‘per favore, possiamo collegare le luminarie’. Per fare un esempio, mentre altri comuni ricevono in regalo la fornitura delle luminarie natalizie, noi invece dobbiamo addirittura chiedere il permesso per poter attivare il servizio
In contratto, inoltre, è previsto un limite temporale per poter intervenire quando certe zone rimangono al buio. Stiamo sollecitando la società ovviamente. Purtroppo, va detto che il piano di finanza in questione ha una durata di 25 anni
”.

Alcuni cittadini di Carapelle  parlano, anche nei social, del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e lamentano il fatto che le strade urbane sono sporche.

“Siamo in una fase di transizione, a livello organizzativo.  Ma le assicuro che, rispetto a quando io mi sono insediato, il decoro urbano è migliorato. La memoria di alcuni cittadini forse è corta: bisognerebbe ricordare che quando mi sono insediato i rifiuti erano tantissimi.

Il problema sembra peggiorato perché è legato alla manutenzione stradale, non al fatto che sono sporche”.

Quale messaggio rivolgerebbe oggi ai suoi concittadini?

“Chiederei di darci l’opportunità di continuare visto che, tra pandemia e simili, abbiamo potuto amministrare concretamente per non più di due anni e mezzo. Vorremmo portare a termine tutto quello che abbiamo programmato e che permetterebbe di render sempre più tangibile il cambiamento che abbiamo avviato e che ha già cominciato a rendere Carapelle più dinamica e culturalmente più vivace”.

Unione Cinque Reali Siti. Ci può raccontare di iniziative concrete tese a rafforzarla?

“Come è evidente, negli ultimi anni ognuno dei sindaci dei 5 comuni ha dovuto dare la precedenza alle urgenze legate alla pandemia.

Va detto comunque che abbiamo realizzato delle modifiche allo Statuto dell’Unione per rendere il Consiglio più snello e la carica di presidenza triennale. Tutto ciò ha reso più veloci le operazioni di approvazione degli atti e di definizione della programmazione delle iniziative”.

Iniziative economiche o culturali o amministrative?

“Abbiamo partecipato alla Fiera di Venezia, FIET, portando benefici a vantaggio degli imprenditori del territorio, per esempio.

Siamo riusciti ad organizzare insieme la protezione civile.

Gli uffici tecnici dei 5 comuni riescono a coordinarsi tra loro e, dialogando, è stato possibile predisporre progettualità come il CIS 2 (Contratto Istituzionale di Sviluppo) insieme con altri comuni come Cerignola e Manfredonia.

Sul piano culturale, l’Unione ha presentato la propria candidatura in diversi bandi. Per esempio, siamo  partner di ‘In Puglia Sociale 3.0’ con l’intenzione di costituire Cooperative di Comunità”.

Da tempo si discute sulla necessità di procurare ai Cinque Reali Siti delle linee di trasporti che possano collegarli meglio tra loro.

“Stiamo valutando la possibilità di partecipare al PNRR al fine di ottenere i finanziamenti necessari per attuare tale progetto. Avevamo pensato di utilizzare un servizio scuolabus, per gli studenti, ma non è facile, mancano i fondi.

Per il resto, vi è un problema da considerare: il fatto che i Comuni dovrebbero mettere a disposizione delle risorse proprie che nemmeno per se stessi hanno.

In questo periodo i Comuni sono sottodimensionati.

Il progetto dell’Unione può funzionare, ma al momento mancano i finanziamenti utili per renderla operativa a tutti gli effetti.

Comunque, viste le basi definite negli ultimi anni, credo vi siano le condizioni per lavorare al fine di mirare a definirne l’aspetto organizzativo”.

A cura di Daniela Iannuzzi, Foggia, 25 febbraio 2023.

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