Auguri Alfredo James Pacino, “mostro sacro” del cinema e del teatro mondiale, che oggi festeggia i suoi 80 anni. Mai sposato, tante relazioni sentimentali (con 11 attrici) tre figli, una bambina e due gemelli di cui ha poi avuto la custodia. Tanti ruoli di primo piano, tanti rifiutati: da Taxi Driver a Incontri ravvicinati del terzo tipo, da Guerre stellari (doveva interpretare Ian Solo) a Blade Runner, da Apocalypse Now (come antagonista di Brando) a Kramer contro Kramer (fu rimpiazzato da Dustin Hoffman), da Rambo a C’era una volta in America, fino a Pretty Woman e Basic Instinct.
(wikipedia) Alfredo James Pacino (New York, 25 aprile 1940) è un attore, regista e produttore cinematografico statunitense. Considerato uno dei migliori attori della storia del cinema, Al Pacino ha vinto il Premio Oscar nel 1993 (su 9 nomination totali) per l’interpretazione del tenente colonnello Frank Slade in Scent of a Woman – Profumo di donna. Nel corso degli anni ha interpretato personaggi rimasti impressi nella storia del cinema moderno e nella cultura popolare, tra cui gangster quali Michael Corleone nella trilogia de Il padrino (1972–1974–1990) di Francis Ford Coppola, Tony Montana in Scarface (1983) e Carlito Brigante in Carlito’s Way (1993), entrambi i film per la regia di Brian De Palma, Benjamin “Lefty” Ruggiero in Donnie Brasco (1997) di Mike Newell e il sindacalista Jimmy Hoffa in The Irishman (2019) di Martin Scorsese.
Altri ruoli per cui è noto sono il poliziotto Frank Serpico in Serpico (1973) e il rapinatore Sonny in Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975), entrambi di Sidney Lumet, il tenente della rapine e omicidi Vincent Hanna in Heat – La sfida (1995) e il giornalista Lowell Bergman in Insider – Dietro la verità (1999), entrambi di Michael Mann, Satana in L’avvocato del diavolo (1997) di Taylor Hackford e il coach degli Sharks in Ogni maledetta domenica (1999) di Oliver Stone. Attore di formazione teatrale, ha vinto numerosissimi premi per le sue interpretazioni sul palcoscenico, dove predilige intensi ruoli shakespeariani (Riccardo III, Shylock, Amleto, Giulio Cesare): dagli anni sessanta ha portato sul palcoscenico, tra le altre, opere di Bertolt Brecht, Eugene O’Neill, Oscar Wilde, David Mamet.
Si è cimentato anche alla regia e sul piccolo schermo ha recitato nella miniserie televisiva Angels in America (2003), dove ha fatto incetta di premi per il ruolo del malato terminale di AIDS Roy Cohn; ha recitato nel ruolo di Jack Kevorkian nel film televisivo, diretto da Barry Levinson e prodotto da HBO, You Don’t Know Jack – Il dottor morte (2010). La collaborazione con HBO è proseguita nel 2013 con Phil Spector, dove Pacino ha interpretato l’omonimo produttore discografico.
“Vorrei essere ricordato come l’unico uomo ad aver vissuto fino a 250 anni.” Tanti auguri Al.