FOGGIA – La videosorveglianza non è sufficiente, in caso di violenze nelle Rsa è necessario il commissariamento. La proposta arriva subito dopo l’introduzione dell’obbligo di telecamere nelle residenze sanitarie e nei centri per anziani. L’associazione “Welfare a Levante”, che rappresenta più di 100 strutture in Puglia, chiede una norma più incisiva.
Il commissario, nominato dalla Regione, potrebbe intervenire con misure immediate: dalle multe fino alla sospensione dell’attività.
Troppo gravi i casi recenti scoperti dalla magistratura: a Manfredonia ad agosto dell’anno scorso, quattro operatori sanitari arrestati con l’accusa di maltrattamenti. A Foggia invece a gennaio, 30 misure cautelari al termine di un’indagine sugli abusi subiti dai pazienti psichiatrici. L’obiettivo ora è proteggere le persone più vulnerabili, rassicurando le famiglie. Nelle 400 strutture pugliesi ci sono oltre 20mila ospiti tra anziani e disabili, circa 15mila i lavoratori che se ne prendono cura. Le Rsa si dicono pronte all’installazione delle telecamere, da completare nel giro di qualche mese. Lo riporta Gianvito Lo Vecchio su Rainews.