Bari – Questa mattina, all’esito del giudizio abbreviato, il GIP presso il Tribunale di Bari, la dott.da De Felice, ha condannato Luciano Calabrese, alias “Cupptiell”, 21enne di Foggia, alla pena di anni 3 di reclusione e lo ha dichiarato interdetto dai Pubblici Uffici per anni 5.
Calabrese è stato, inoltre, condannato al risarcimento del danno nei confronti delle parti civili, il Comune di Foggia, rappresentato e difeso dall’avv. Roberto de Rossi (già legale di Confindustria), e il Comune di Vieste, rappresentato dall’avv. Michele Fusillo.
Il giovane foggiano è accusato di aver favorito la latitanza di Gianluigi Troiano, braccio destro del boss Marco Raduano, 39 anni, detto “Pallone”, a capo dell’organizzazione criminale nella città di Vieste.
Secondo gli inquirenti, coordinati dalla DDA di Bari, Calabrese, difeso dagli avvocati Rosario Marino e Lorenzo Incardona, avrebbe offerto, in concorso con Antonello Scripoli (che ha optato per il rito ordinario), appoggi logistici, coperture, veicoli per gli spostamenti, ospitalità, schede telefoniche, denaro e beni di ogni genere a Troiano, con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di avvantaggiare l’associazione mafiosa di appartenenza del latitante, riconducibile al Raduano.