“Parlare di futuro a volte non può risolvere i problemi del presente – scrivono i sindacati – Pur condividendo appieno il progetto Treno Tram del Comune di Manfredonia, quale mezzo di sviluppo capace, sostenibile e futuristico per la crescita socio-economica della Capitanata e della stessa Manfredonia, non pensiamo nel modo più assoluto che il potenziamento del collegamento ferroviario della Foggia-Manfredonia, mediante l’introduzione di tale tecnologia, possa passare solo ed esclusivamente tramite il trasferimento del sedimento ferroviario da RFI alla Regione Puglia”. Dunque non basta la cessione dell’area dal privato alla Regione.
“Mentre in Italia si discute di liberalizzazione e di scorporo di Rete ferroviaria Italiana dal Gruppo FS, in Puglia si tenta di fare molto di più: vendiamo i binari ai privati, operazione scellerata messa in atto dalla Tacher in GB qualche anno fa scelta che ha creato disastri per il trasporto ferroviario, tanto da dover fare marcia indietro subito dopo”. Per i sindacati firmatari della nota, “la linea Foggia-Manfredonia è strategica per il traffico merci, il Porto Alti Fondali e come trampolino di lancio per lo sviluppo turistico di tutto il foggiano. Quando si passerà a rendere operativo la modalità Treno-tram su Cerignola e San Severo che faremo? Venderemo anche quelle linee?”
“In tutta questa vicenda – dicono i sindacati – pesa l’assordante silenzio di Trenitalia e RFI le quali, ufficialmente non hanno ancora fatto sentire la loro voce. A nostro avviso l’incremento stesso può comunque avvenire, prendendo di fatto il servizio a quelle Imprese di Trasporto ferroviario che – in possesso dei requisiti di certificato di Accreditamento alla circolazione sulla rete ferroviaria – ne siano interessate senza preclusione alcuna”. “Al momento l’unica impresa di trasporto che può dare continuatà immediata al servizio è Trenitalia”. “Le PA – concludono i sindacati – devono ripristinare nel più breve tempo possibile, e nelle more di razionalizzazione ed interazione fra diverse modalità di trasporto pubblico, il traffico ferroviario soppresso con l’entrata in vigore dell’orario ferroviario dello scorso 11 dicembre 2011, in virtù del recupero dei trasferimenti stato regione concordato il 21 dicembre 2011”.
LE TRATTATIVE. Si ricorda che erano stati due gli incontri fissati per la linea ferroviaria Manfredonia-Foggia e l’acquisizione delle aree dismesse di pertinenza. Il primo incontro a Roma ieri, mercoledì 25 gennaiopresso la direzione di FS – Sistemi urbani; il secondo a Manfredonia il primo febbraio indetto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al quale sono stati invitati a partecipare l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini, l’AD di Trenitalia Vincenzo Soprano, l’AD di RFI Michele Mario D’Elia, il Direttore generale per il trasporto pubblico locale Virginio Di Battista, il direttore generale per le infrastrutture ferroviarie Vincenzo Cinelli, il presidente Ferrovie del Gargano Vincenzo Scarcia.
Anche se nello specifico il primo riguarda le aree in dismissione di pertinenza della stazione ferroviaria di Manfredonia, e il secondo il progetto di potenziamento delle linea Manfredonia-Foggia mediante introduzione del Treno-tram e dunque trasferimento del sedimento ferroviario da RFI alla Regione Puglia, entrambi i meeting sono stati ritenuti “complementari per la definizione unitaria della questione sul tappeto”. “Il mio auspicio – aveva detto il sindaco Riccardi – è quello di addivenire ad un accordo complessivo soddisfacente per entrambe le amministrazioni in un momento in cui, sono convinto, la cooperazione sia fondamentale per risolvere quelle questioni in sospeso”.
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Il Comune di Manfredonia da oltre un anno ha formalizzato la richiesta di acquisire le aree con relativi immobili esistenti in dismissione ricompresi nel perimetro cittadino tra Piazza della Libertà, Viale Kennedy, Strada litoranea del sole, Piazzale Marinai d’Italia. Le trattative intercorse tra Comune di Manfredonia e FS parevano giunte ad un punto di coesione.
Focus tratta ferroviaria Foggia-Manfredonia. Come comunicato, relativamente alla tratta ferroviaria Manfredonia-Foggia, dovrebbero essere invece 4 le nuove coppie di corse in aggiunta alle 5 esistenti da attivare nei prossimi giorni. Così in base a quanto annunciato dalla Pubblica Amministrazione. Attesa. A riguardo “forte disappunto” era stato espresso dai confederali dopo che “nel territorio di Capitanata, nell’ambito del TPL esercitato sulle ferrovie, in occasione del nuovo orario entrato in vigore il 12/12/2011 (precedentemente al citato accordo), è stata adottata un fortissima contrazione dell’offerta sulla tratta Foggia-Manfredonia con una riduzione delle corse pari al 60% ed una soppressione totale del servizio ferroviario nei giorni festivi”.
“Forte disappunto” sarebbe stato espresso anche dall’assessore regionale Minervini “per la leggerezza con quale le Ferrovie sta trattando una questione di grande peso e responsabilità per il Comune di Manfredonia e per la stessa Regione Puglia”. “Il rischio – ha affermato Minervini – è quello di perdere i finanziamenti già stanziati (due stazioni intermedie, le cui opere finanziate per 2,8 milioni di euro sono già state appaltate, ndR) e, nel caso specifico del Treno-Tram di Manfredonia, già impegnati dal momento che è stata espletata la gara d’appalto per la realizzazione di due stazioni intermedie sul tratto urbano del Treno-Tram”. “Oltre al danno diretto, avremo anche – ha osservato Minervini – le giuste rampogne del Governo per non essere in grado di spendere i fondi ottenuti per investimenti strutturali. Oltre al danno anche la beffa. E’ una situazione – ha rimarcato Minervini – del tutto inaccettabile nella quale ognuno si assume le proprie responsabilità”.
L’Ente confida in un prezzo inferiore al milione e 400mila euro. FS partirebbe dai 2 milioni di euro base della stessa asta pubblica. Si tratta. Ricordando che il Comune non rinuncerà comunque al ricorso al TAR: una sorta di asso nella manica da estrarre al momento giusto. Se FS scende il ricorso resterà nel cassetto. Se FS non smuoverà al ribasso l’offerta l’Ente proseguirà ad opporsi in via giudiziaria.
L’area interessata da sviluppo di volumetria del CB6. Un’area importante, quella della Stazione, anche considerando la prossima realizzazione del Porto Turistico, nonchè dei complessi alberghieri, in bilico con possibili cambi di destinazione d’uso. Il compendio in dismissione di FS ricade prevalentemente nel comparto CB6, aree di espansione misto residenziale più attrezzature di interesse generale. Si è parlato in questo caso di una “bassa volumetria destinata a crescere considerevolmente” in seguito alla vendita dei suoli. In particolare lo strumento urbanistico ha previsto la realizzazione di servizi attinenti il costruendo porto turistico in fase di realizzazione. “Il resto ricade in zona Area ferroviaria e Viabilità Urbana”.
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