Peschici (Foggia), 26/01/2022 – Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia, a seguito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno eseguito 8 misure cautelari personali (2 arresti ai domiciliari e 6 interdizioni) nei confronti di pubblici amministratori e incaricati di pubblico servizio del Comune di Peschici, nonché di imprenditori e professionisti. In particolare, il GIP del Tribunale di Foggia ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 2 Dirigenti del Comune garganico;
per i restanti 6 indagati è stata applicata la misura interdittiva, per la durata di 12 mesi, dai pubblici uffici o pubblici servizi (per un Dirigente comunale e un Istruttore tecnico comunale), dalla possibilità di contrarre con la Pubblica Amministrazione (per due imprenditori) e dall’esercizio della libera professione (per due avvocati).
Il provvedimento cautelare è giunto a conclusione di indagini di polizia giudiziaria che hanno permesso di raccogliere “gravi indizi di colpevolezza” in ordine alla commissione di vari reati contro la Pubblica Amministrazione e la Fede pubblica da parte di pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, imprenditori e professionisti con riguardo: – al rilascio di concessioni demaniali marittime attraverso la formazione di atti ideologicamente falsi; – alla alterazione del regolare funzionamento della procedura di affidamento ed esecuzione di lavori di “riqualificazione urbana”, del valore di circa 100 mila euro, attraverso sia la produzione di documentazione falsa in sede di gara, sia l’omissione, da parte del R.U.P., delle dovute verifiche in sede di affidamento di gara e in corso d’opera circa l’effettiva esecuzione delle opere appaltate; – al conferimento di incarichi professionali per circa 130 mila euro sulla base di false attestazioni e dichiarazioni e in conflitto con gli interessi dell’Ente locale”.
È stata pertanto avanzata dalla Procura della Repubblica – su proposta degli investigatori – una richiesta di misure cautelari personali nei confronti degli indagati che il GIP ha accolto ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari.
“Si rappresenta che il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari e che gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino alla condanna definitiva. L’attività di servizio svolta, sotto la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia, conferma l’impegno della Guardia di Finanza a tutela degli interessi finanziari dello Stato e degli Enti locali, ed in particolare nel controllo della liceità degli affidamenti di opere pubbliche e servizi professionali da parte degli Enti territoriali”.
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FOTOGALLERY ENZO MAIZZI
Un altro comune, che molto probabilmente, chiuderà per mafia.
Mi sa tanto che parecchi amministratori comunali, di questa terra di capitanata, hanno applicato il detto: “Mal comune, mezzo gaudio” .
SPERIAMO IN UNA “NUOVA PRIMVERA” DI RIGENERAZIONE DI QUELLA CHE UNA VOLTA VENIVA CHIAMATA COSCIENZA CIVILE, DI CUI LA POLITICA ED I POLITICI NONCHE I SERVITORI DELLE ISTITUZIONI ERANO I PALADINI SUL TERRITORIO.
Praticamente non vi e’ nessun comune della Capitanata esente da corruzione, illegalita’ e modi mafiosi . Abbiamo degli amministratori che non riescono a fare il proprio dovere stando lontano da cose e modo di fare illecite.Mi chiedo vi candidate per il malaffare o per il bene Comune ?? non vi vergognate nei confronti della vostra coscienza e quella dei cittadini che vi hanno dato fiducia??’ Siete squallidi in questa bella terra , solo paesaggisticamente , perche’ come uomini siete la vergogna di questo paradiso. Speriamo la giustizia faccia il suo corso senza sconti, mezze seghe.
Sono completamente d’accordo con le esternazioni dei due commenti. Aggiungo che viene a mancare quel senso civico della gestione della cosa pubblica.Manca quella coscienza etica che non riusciamo mai a formare in tutti noi ed in particolar modo in chi ha ricevuto la fiducia dei cittadini per gestire in modo trasparente ed etico la res pubblica. Un cittadino indignatissimo !!!!!!!
La carica politica dovrebbe essere vista come la preziosa opportunità di contribuire al miglioramento della società di cui si fa parte. Purtroppo in Italia è spesso considerata l’occasione per migliorare solo la propria posizione. Vergogna! E la cosa ancor più vergognosa è che questa gentaglia non viene bandita a vita dalla “cosa pubblica” ma presto tornano a gestire la cosa pubblica con altri ruoli e rifare i cavoli propri.
Scommettiamo quante volte saranno indagati gli appalti quando inizieranno i lavori della superstrada ? Cosi come i comuni più implicati nei lavori e conferimenti con minaccia?
Il problema che lo scioglimento per mafia coinvolgere solo l’organo politico, mentre il problema restano i dirigenti e i funzionari comunali