Foggia, 26 maggio 2023. La campagna elettorale per il sindaco di Foggia sta muovendo i primi passi. Alcuni nomi sono già usciti sulla piazza, alcuni 6×3 sono già affissi in città, come quelli di Nunzio Angiola. Giuseppe Maineiro, dopo l’incontro affollato di cittadini e politici a piazza Mercato, è riapparso con dei manifesti tematici, senza volto. Tito Salatto si presenta oggi per un confronto con la città a Laltrocinema.
Diciamo che in questo lento decollo della fase elettorale quelli più defilati sono i partiti, tranne il M5s che, oltre a essere partecipe dell’incontro di Mainiero (e il candidato sindaco del comitato ‘Resto a Foggia’ alla kermesse di Fico su autonomia differenziata) ,continua a tenere incontri tematici partendo dalla base. In piena attività anche i civici di Michele Emiliano e molti candidati del centrodestra e del centrosinistra al lavoro per il prossimo voto.
Il Pd, finite le primarie e organizzate le segreterie, attende di capire quale coalizione vorrà, il centrodestra è in alto mare anche per i dissidi intreni che in questo momento si stanno creando. Chiaro che, oltre questo, c’è tutto il mondo dell’associazionismo che ha tenuto il filo del dibattito politico e civile in questi mesi.
Dalle ultime indiscrezioni pervenute a Stato Quotidiano proseguono nel centrodestra le riunioni “non ufficiali”. Una parte dell’ Udc, senza il suo segretario Francesco D’Innocenzio, quindi, presumibilmente, con l’area più vicina all’ex senatore Cassano, il Nuovo Psi, non sappiamo se con i dirigenti o meno, pezzi di Fdi, niente Fi, inviti non pervenuti alla Lega o non accettati, insomma, pasticci.
Chi ha organizzato l’ultima? Pare qualche esponente di Fdi, scatenando le reazioni furiose di Lega e del segretario cittadino Antonio Vigiano ma anche del segretario provinciale dei forzisti Raffaele Di Mauro. Tutto quello, insomma, che non ci si aspetterebbe in vista delle prossime elezioni e nel discernimento per il candidato sindaco. Nessun tavolo di coalizione, piuttosto uno scontro tra responsabili locali e qualche iniziativa non riconosciuta.
Se, come si sente dire, qualcuno sta seminando un po’ di confusione nella speranza, forse, di accelerare sulla scelta del candidato di coalizione (sempre ammesso che questo risultato venga raggiunto), si è diffusa la voce che le elezioni per il sindaco di Foggia sarebbero state “rimandate”. Facciamo un po’ di chiarezza.
Il periodo di voto a Foggia va dal 15 ottobre al 15 dicembre, per legge, scadendo il commissariamento (che a ottobre sarebbe al suo 26esimo mese) nel secondo semestre dell’anno.
Le elezioni amministrative del 2023 vedranno la loro seconda tornata nei ballottaggi di domenica, per Foggia il turno di elezioni sarà straordinario. Definire la data spetta al governo, che potrebbe arrivare anche al 15 dicembre o utilizzare la prima data utile, per esempio domenica 15 ottobre.
È chiaro che per una città arrivare a 28 mesi di commissariamento, per quanto “caso straordinario”, sarebbe un’enormità, per una campagna elettorale è anche più complicato.
Se la situazione, nel centrodestra, è così fluida e confusa dipenderebbe anche da questa prospettiva a lungo termine. Questa è l’ultima voce in circolo, o forse un’idea consolatoria.