LE RELAZIONI DEI REVISORI – Come si ricorderà, i revisori dei Conti hanno confermato quanto già sostenuto nei giorni passati, ovvero la criticità dell’ente, alle prese con una difficile situazione debitoria. Il Presidente dell’organo, Maiorano, ha posto l’accento sulla mancanza del Piano di alienazione sugli immobili comunali, oltre alle copie delle convenzioni che giustifichino i tagli alla spesa pubblica. Si tratta di una mancanza non di poco conto, considerato che la vendita degli immobili costituisce uno dei punti su cui poggia maggiormente la manovra di ripresa economica approvata dall’Amministrazione comunale. A proposito delle convenzioni, Maiorano ha sottolineato come la riduzione del 30% delle spese non possa essere applicata per quelle convenzioni stipulate dal Comune per più anni. Il revisore dei conti Antonio Chinno ha invece citato l’art. 162 del T.U. (principi di bilancio – per testo completo – “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, che prevede che il bilancio di previsione possa essere presentato e approvato conseguentemente al pareggio di bilancio (Art.6. Il bilancio di previsione e’ deliberato in pareggio finanziario complessivo. Inoltre le previsioni di competenza relative alle spese correnti sommate alle previsioni di competenza relative alle quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti obbligazionari non possono essere complessivamente superiori alle previsioni di competenza dei primi tre titoli dell’entrata e non possono avere altra forma di finanziamento, salva le eccezioni previste per legge. Per le comunita’ montane si fa riferimento ai primi due titoli delle entrate).
APPROVAZIONE POST BILANCIO IN PARIFICAZIONE: INIMMAGINABILE – Naturalmente, allo stato attuale delle cose non è minimamente prevedere la presentazione ed approvazione del bilancio di previsione “conseguentemente al pareggio di bilancio”, dato che il disavanzo nelle casse comunali ammonta a circa 13 milioni di euro, a fronte di 244 milioni di euro di entrate e 257 milioni di spese. L’obbligo del pareggio non è stato dunque rispettato, inoltre al 14 giugno si riscontra l’assenza degli effetti positivi della manovra deliberata nell’ultimo Consiglio comunale. Se a ciò si aggiunge un contenzioso tra il Comune di Foggia e vari creditori privati pari a circa 70 milioni di euro, che potrebbero diventare ulteriori debiti qualora i tribunali civili dovessero dar torto a Palazzo di Città, il quadro che ne viene fuori non è certo edificante, e potrebbe anzi aggravarsi ulteriormente.
Comune Foggia, necessari 110 ml per evitare il dissestoC
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L’amministrazione del sindaco Agostinacchio lasciò in bilancio solo 6 milioni di euro di debiti.
Poi arrivò l’amministrazione del giudice Ciliberti e il debito è aumentato di venti volte, arrivando a sfiorare i 120 milioni di euro.
Dopo Catania e Taranto, Foggia si appresta a chiedere il dissesto finanziario per salvare il comune dal fallimento.
Qualcuno pagherà IL CONTO per le follie amministrative che hanno messo in ginocchio il comune?
O saranno i cittadini foggiani e lo stato italiano a pagare ancora una volta il conto degli inetti e degli incapaci?
Sempre che di incapacità si tratti ….
http://www.ilcittadinox.com/blog/dissesto-finanziario-al-comune-di-foggia.html
LA NOSTRA CITTA’ E’ VIVA …VIVIAMO LA NOSTRA CITTA’.
Vota la Cattedrale di Foggia come “Luogo del Cuore” al censimento FAI 2010.
Ogni città in Italia ha i propri simboli, testimoni di epoche passate e tradizioni, nelle quali la gente crede e si riconosce. Anche Foggia ne ha molti ma spesso il cittadino è attratto più da un negozio, da un ristorante o da un locale piuttosto che da una vita artistico-culturale. Se si facesse un’ indagine statistica, risulterebbe sicuramente che un foggiano conosca alla perfezione il nome dei negozi sul Corso o alla Mongolfiera o dei locali in Piazzetta piuttosto che quello delle Chiese o dei Palazzi Signorili del Centro Storico, nei quali forse non è mai nemmeno entrato.
Uno dei simboli della nostra città è senza dubbio l’Iconavetere nonché la Cattedrale a lei dedicata.
E proprio dall’edificazione della nostra Cattedrale che l’antico borgo paludoso prese coscienza di sé e nacque la nostra realtà di comunità con il suo stemma (riconosciuto con un decreto solo nel 1941 ma testimoniato già dal Cinquecento e sicuramente esistente già dal XII secolo) e quindi con l’evoluzione di un centro cittadino.
Oggi questo antico e prestigioso simbolo non vede più le attenzioni e lo splendore che vantava in passato e si trova ormai dal 2005 alle “cure” di un restauro che come tempistica potrebbe essere considerato un record italiano, e chissà quanto ancora durerà?!?
Le premesse e le promesse ci sono, i fondi pure ma si sa: “tra il dire e il fare…” e non sarebbe la prima volta, soprattutto quando la stessa città non riconosce e non si riconosce più nei propri simboli.
Il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) anche quest’ anno ha indetto il censimento “I Luoghi del Cuore” per segnalare e salvare i luoghi più amati dagli italiani e non c’e’ da stupirsi che il vicino comune di Lucera riceva 4154 segnalazioni per la sua Fortezza Svevo Angioina e la città di Foggia solo 11 per la sua Cattedrale. Di chi è la colpa? Non siamo anche noi una città di interesse turistico al pari delle altre con un centro storico, degli ipogei, una necropoli e dei parchi archeologici degni di attenzione? Diamoci da fare, usciamo dal silenzio, dall’ignoranza, da questo immobilismo imbarazzante. Non si appartiene ad una città solo per nascita o per fede calcistica ma anche per la storia che ha vissuto, testimoniata da queste meravigliose opere ormai dimenticate e lasciate all’incuria delle istituzioni e alle intemperie. Di esempi ce ne sarebbero migliaia: Palazzo Trifiletti-Giovese, la Chiesa delle Croci, la Chiesa dei Morti, il Palazzo federiciano della Pianara e tanti, tantissimi altri. Crediamoci e votiamo la Cattedrale di Foggia come “Luogo del Cuore” FAI 2010 non costa nulla dimostrare che la nostra città è viva, viviamo la nostra città.
Guido Pietroluongo.
I cambiamenti climatici, che con una vistosa accelerazione stanno interessando il pianeta, riportano al centro del dibattito politico il tema dell’acqua e i rimedi contro lo spreco della stessa.
In Capitanata, il problema dell’acqua assume maggiore peso, se consideriamo l’importante utilizzo in agricoltura che mal si concilia con la siccità che caratterizza il nostro territorio.
Sinistra Ecologia Libertà di Foggia, stigmatizzando l’atteggiamento di rimpallo delle responsabilità tra Acquedotto Pugliese, Consorzio di Bonifica, agricoltori e cittadini, ritiene sia giunto il momento di attuare una politica dell’acqua, che grazie all’installazione di impianti di affinamento delle acque reflue potrebbe consentire l’utilizzo delle stesse in agricoltura.
Le acque reflue urbane, che in passato contenevano quasi esclusivamente sostanze biodegradabili, presentano attualmente maggiori problemi di smaltimento a causa dei composti chimici di origine sintetica che le caratterizzano, impiegati prevalentemente nel settore industriale.
A prescindere dalla necessità dei processi depurativi dal punto di vista dell’impatto ambientale, il riutilizzo delle acque reflue depurate può essere considerato un espediente innovativo ed alternativo nell’ambito di un uso più razionale della risorsa idrica. Il vantaggio economico del riutilizzo risiede nel fornire alla comunità un approvvigionamento idrico, almeno per alcuni usi per i quali non si richieda acqua di elevata qualità a costi più bassi, poiché il riciclo costa meno dello smaltimento.
Un notevole passo avanti in questa direzione è stato fatto con la pubblicazione del Decreto del 12 giugno 2003, n. 185 “Regolamento recante norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue in attuazione dell’articolo 26, comma 2, del decreto legislativo 11 maggio 1999, n.152”, emanato dal
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.
Sinistra Ecologia Libertà di Foggia ritiene, quindi, doveroso che le istituzioni prefissate, al fine di non continuare a gestire la carenza d’acqua in maniera emergenziale, attuino immediatamente la messa a norma dell’impianto di depurazione della città ed il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura.
Sinistra Ecologia Libertà
Circolo Peppino Impastato
via Ciampitti Foggia