Bologna/Manfredonia, 26 giugno 2018. La notizia che quest’anno non sarebbe stato assegnato il Premio Nobel per la Letteratura ha fatto scalpore. Kazuo Ishiguro rimane quindi l’ultimo ad averlo vinto e “Un artista del mondo fluttuante” è una delle sue opere più significative.
UN ARTISTA DEL MONDO FLUTTUANTE. I quadri dell’anziano pittore Masuji Ono “per il momento sono riposti altrove”. Il Giappone ha perso la guerra e chi ne ha appoggiato ed esaltato, come Ono, la politica imperialista e fascista, è stato messo in disparte. L’eufemismo della rimozione è soltanto un esempio delle ambiguità generate dai toni cerimoniosi e pacati di Ono, narratore delle vicende di questo romanzo. Si rende conto il già famoso pittore del marchio d’infamia che grava sul suo passato, o l’ha rimosso, come il mondo dell’arte ha rimosso le sue tele gonfie di retorica? Non è dato al lettore di saperlo con certezza, nemmeno quando Ono dichiara pubblicamente il suo pentimento. L’estrema bravura di Ishiguro sta proprio nell’invenzione di una voce che blandisce e ipotizza.
ANALISI. “Un artista del mondo fluttuante” è stato pubblicato per la prima volta in Italia da Rizzoli nel 1988 con il titolo “L’artista”. Il titolo attuale traduce quello originale, e fa riferimento al “mondo fluttuante” (Ukiyo) che è un genere di stampa artistica giapponese su carta, del quale il protagonista del romanzo è un maestro. Kazuo Ishiguro è uno scrittore britannico, scrive in inglese, ma ha dedicato il romanzo al suo Paese d’origine, il Giappone, del quale ricostruisce meticolosamente soprattutto un certo modo d’interpretare l’arte e le connessioni di questa con la politica. Del Giappone è presente anche il linguaggio, la mentalità, la visione della vita, certi ambienti, persino la spiritualità. Il protagonista riflette con obiettività sulla sua esistenza e sul suo lavoro, riconoscendo anche i propri errori, ma conservando sempre l’ambiguità di fondo che è un po’ una sua caratteristica. “Un artista del mondo fluttuante”, dedicato dall’autore ai genitori, ha vinto nel 1986 il Whitbread Book Award. La traduzione è di Laura Lovisetti Fuà.
L’AUTORE. Kazuo Ishiguro è nato a Nagasaki nel 1954 e si è trasferito con la famiglia in Inghilterra nel 1960. Nel 2017 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Presso Einaudi ha pubblicato Quel che resta del giorno, Un pallido orizzonte di colline, Gli inconsolabili, Quando eravamo orfani, Non lasciarmi, Notturni, Il gigante sepolto.
Il giudizio di Carmine
Kazuo Ishiguro
UN ARTISTA DEL MONDO FLUTTUANTE
1994, Einaudi
Valutazione: 4/5
A cura di Carmine Totaro, Redazione StatoQuotidiano.it – Riproduzione riservata