Monte Sant’Angelo – L’area industriale ASI (dove sorgeva l’impianto Enichem) rientra nel Polo ZES di Foggia ed è ricompresa per la maggior parte nel territorio comunale di Monte Sant’Angelo.
In questa settima puntata abbiamo intervistato Vittorio De Padova, Assessore allo Sviluppo Economico, Ambiente, Sicurezza e Mobilità della Città di Monte Sant’Angelo, con deleghe alle attività produttive, al commercio e artigianato, all’ambiente, affari generali, sicurezza, viabilità e traffico, ed ai trasporti.
Alla domanda su quali opportunità possono profilarsi per il territorio, l’assessore ha risposto che l’area perimetrata nella ZES è costituita da 64 ettari in cui gli imprenditori possono insediare le proprie aziende utilizzando lo Sportello Unico per le ZES, confrontandosi con un iter autorizzativo diretto ed unico. Questo porterà chi vorrà investire nel territorio ad una maggiore velocità autorizzativa.
L’assessore ha proseguito riferendo che vi sono state interlocuzioni con imprese interessate ad investire nell’area. Questo è avvenuto in tavoli istituzionali di rappresentanza degli industriali, quindi di Confindustria di Foggia. A quel tavolo, in cui si è parlato di chi potenzialmente potrebbe essere interessato ad investire, c’era anche l’amministrazione di Manfredonia. Al momento sono solo interessi “sulla carta” che ancora non vedono concretezza.
Ha fatto seguito la domanda sulla posizione dell’amministrazione di Monte Sant’Angelo su progetti che potrebbero essere ritenuti impattanti tra i quali quello di Ager Puglia per il trattamento di rifiuti plastici e quello di Seasif.
Sull’impianto di trattamento dei rifiuti plastici, l’amministrazione montanara è a favore perché è un finanziamento che ha ricevuto Monte Sant’Angelo, anche se la progettualità è di Ager Puglia. “Abbiamo candidato noi quell’area…. Si tratta di produzione di materia prima seconda, invito tutti a fare degli approfondimenti sugli impianti di materia prima seconda. Parliamo di una lavorazione meccanica, quindi di impattante non c’è veramente nulla”.
Per quanto riguarda il progetto Seasif, l’assessore ha riportato che è stata ricevuta una relazione tecnica che spiega cosa si vorrebbe realizzare in quell’area. Ma resta una relazione tecnica e non un progetto definitivo. Da allora non si sono avuti più sviluppi.
L’assessore ha asserito che sono “interessati a seguire tutti gli imprenditori che vorranno investire sul nostro territorio. Lo faremo anche di concerto con l’amministrazione comunale di Manfredonia, perché siamo coscienti della vicinanza della nostra area industriale al territorio ai confini con Manfredonia”.
Ha proseguito dicendo che “vorremmo evitare di fare gli inquisitori agli imprenditori, perché poi l’imprenditore scappa se non lo si aiuta nell’investimento”.
All’osservazione che gli effetti negativi ricadono soprattutto sulla città di Manfredonia e sui suoi cittadini, l’assessore ha replicato che è un aspetto sentito da tutti, da tutto il territorio. L’area in cui sorgeva il petrolchimico è segnata. Ha segnato la città di Manfredonia, ma anche quella di Monte. Manfredonia, essendo più vicina, ha subito un danno maggiore.
“Noi non faremo mai insediare chimiche pesanti”.
“Il messaggio che deve passare è che ogni investimento non debba passare ai raggi x”… ed essere visto come un investimento impattante dal punto di vista ambientale e della salute.
Fortunatamente, un nuovo impianto che deve insediarsi in quell’area, ha bisogno di un lungo iter autorizzativo e l’autorizzazione da parte del comune di Monte Sant’Angelo è lo step ultimo. L’azienda dovrà ricevere prima tutte le altre autorizzazioni, poi il permesso a costruire da parte del comune di Monte.
Alla domanda su come si potrebbero raccordare tutti i soggetti che operano ed hanno giurisdizione nell’area (Eni Rewind, Struttura Commissariale ZES, Consorzio Asi, Comuni di Monte S. A. e Manfredonia, Autorità Portuale) e come considerano strumento dell’A.P.P.E.A., l’assessore ha replicato che c’è già un numero elevato di soggetti già coinvolti. Immaginare un imprenditore che debba dialogare con tanti soggetti…
“Abbiamo la necessità di sviluppare quell’area perché abbiamo il dovere di dare risposte occupazionali”.
Si potrebbe mettere in piedi un tavolo di concertazione. Gli imprenditori sono generalmente rappresentati da Confindustria. Ed a quel tavolo potrebbero essere messe insieme anche le parti sociali e le amministrazioni comunali, senza dimenticare che abbiamo la Struttura Commissariale Zes.
Sui “kit localizzativi” le ulteriori agevolazioni (su Tari ed Imu) che gli enti territoriali potrebbero aggiungere a quelli già previsti, l’assessore ha risposto che gli enti sono già in grosse difficoltà economiche. Pur essendoci da parte dell’ente comune di Monte Sant’Angelo a mettere in piedi i kit localizzativi che vadano a vantaggio di chi vuole insediarsi, dall’altro c’è chi mette in allarme rispetto alla Corte dei Conti. Non possiamo intervenire in quei termini se non siamo certi di non incorrere in danni erariali se agevoliamo un investitore.
Si, il lavoro ai montanari!