FOGGIA, 26/09/2022 – (AGI) Matteo Salvini non molla, si sveglia “carico a molla” dopo essere andarto a letto “incazzato” e il giorno dopo il voto che ha assegnato alla Lega il 9% dei consensi spera di poter contare su “quota centoo parlamentari”, tra senatori e deputati.
“Dimettermi? Mai avuto così tanta voglia di lavorare”. Il giorno dopo il tonfo della Lega alle Politiche, Matteo Salvini esclude ogni possibilità di un suo passo indietro dalla guida del partito fondato da Umberto Bossi. Dopo il silenzio della notte elettorale, il capo di via Bellerio si dice deluso per il risultato elettorale (8,89%, a fronte del 34,3% delle Europeee del 2019 e del 17,4% delle Politiche del 2018). “Ieri sera sono andato a letto incazzato”, rivela, “ma stamane mi sono svegliato carico come una molla”.

Il segretario leghista fa poi una analisi politica del crollo dei consensi. A suo giudizio, la Lega ha “pagato” i mesi di sostegno al governo di Mario Draghi. “Lo rifarei, ma ci è costato”, dice. Mentre Giorgia Meloni – cui fa i complimenti: “è stata brava” – ha capitalizzato la permanenza “coerente” all’opposizione. Ora si apre un capitolo nuovo per la Lega. Primo passo, già oggi, l’avvio della trattativa per l’indicazione dei ministri del futuro governo di centro destra. “Un governo dei migliori, sì, ma eletto dai cittadini italiani e non comunicato con un telegramma inviato la sera prima”, puntualizza, con riferimento polemico all’ex governatore della Bce.
Secondo passo, una riorganizzazione del partito, che inizierà da domani con un “tour di ascolto” dei territori e la convocazione del consiglio federale per l’analisi del voto. Proseguirà poi, secondo il percorso già avviato, che ha comunque tempi lunghi, la stagione dei congressi. Prima si concluderanno quelli cittadini – presumibilmente entro la fine dell’anno – poi ci saranno quelli provinciali e regionali. E infine, ma a “quel punto saremo gia’ da tempo al governo”, dice, faremo “un bel congresso federale con delle idee”. Per quanto il governo, Salvini chiarisce: “Noi puntiamo a quota 100, non solo in chiave pensionistica, ma anche di eletti. Potrebbero essere 100 tondi i parlamentari della Lega eletti da domani, secondo gruppo del centrodestra. E ci contendiamo con il Pd il posto di secondo gruppo parlamentare”. (AGI)