Manfredonia, 27 gennaio 2021. “L’impegno che avevo preso nel 2014 in campagna elettorale nella piazza di Manfredonia posso dire oggi di averlo mantenuto. La Giunta regionale dice no al deposito Gpl di Energas”.
“La delibera appena approvata arriva dopo un’approfondita istruttoria e dopo aver ascoltato le voci del territorio, delle associazioni, dei cittadini. Si tratta di un passaggio politico molto importante, che potrebbe consentire al Governo di chiudere definitivamente la procedura”.
“I cittadini devono infatti sapere che questa delibera non costituisce ancora la pietra tombale del progetto perché, se la legge non viene cambiata, questi impianti saranno sempre soggetti ad approvazioni tecniche, e non solo politiche. L’auspicio adesso è che il Governo, nel momento in cui avvierà la procedura speciale nella quale verranno convocate le parti, decida per il meglio con i suoi uffici, nel solco tracciato dalla Giunta regionale per la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Questa delibera resta un passaggio di grande peso politico perché ha unito verso un obiettivo comune, la comunità di Manfredonia, il Partito Democratico e il Movimento 5 stelle”.
È quanto dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano nel comunicare che la Giunta, nella seduta odierna, ha espresso il diniego di intesanell’ambito del procedimento di autorizzazione alla costruzione e l’esercizio di un deposito di GPL a Manfredonia (FG), località “Santo Spiriticchio – Pariti di Caniglia”.
L’intesa era stata richiesta dalMinistero dello Sviluppo Economico, Direzione Generale per le Infrastrutture e la Sicurezza dei Sistemi Energetici e Geominerari.
La Giunta ha espresso il diniego in considerazione: della valutazione di merito tecnico come da parere endoprocedimentale del Comitato Via regionale; dei contrasti con gli strumenti di programmazione/pianificazione regionali in materia di paesaggio e tutela naturalistica ed in particolare con il PPTR e con il Piano di Gestione della ZSC “Valloni e steppe pedegarganiche”; della possibilità che la realizzazione dell’intervento potrebbe essere causa di una nuova procedura di infrazione, interferendo con quanto attuato per risolvere la condanna inflitta allo Stato italiano dalla Corte di Giustizia Europea con Sentenza della Corte (Seconda Sezione) 20 settembre 2007 «Inadempimento di uno Stato – Conservazione degli habitat naturali – Fauna e flora selvatiche – Zona di protezione speciale “Valloni e steppe pedegarganiche” nella causa C‑388/05; della nota contrarietà dell’Amministrazione Comunale di Manfredonia, suffragata dal responso del referendum consultivo indetto dalla stessa Amministrazione, ampiamente sfavorevole alla realizzazione dell’impianto in argomento; della circostanza per cui la realizzazione dell’impianto in questione non risponde pienamente agli indirizzi delle politiche energetiche europee, nazionali e regionali, che perseguono chiaramente strategie di decarbonizzazione e di minimizzazione dei rischi ambientali e territoriali.
Per l’assessore all’Ambiente Anna Grazia Maraschio e l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci: “Con questa delibera la Regione Puglia intende tutelare il territorio evitando l’insediamento di un impianto altamente impattante e fortemente osteggiato dalle comunità locali. Un impianto che non risponde pienamente agli indirizzi delle politiche energetiche europee nazionali e regionali, che perseguono chiaramente strategie di decarbonizzazione e di minimizzazione dei rischi ambientali e territoriali”.
Grande soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti istituzionali del territorio.
“Sono felicissima – dichiara l’onorevole Francesca Troiano, Movimento 5 Stelle – del fermo “no” regionale al protocollo d’intesa in merito alla realizzazione dell’impianto EnerGas. In questi giorni ho condiviso col Presidente Emiliano le vive preoccupazioni del territorio, cittadini ed istituzioni. Partendo dai vertici del Ministero dello Sviluppo Economico, ho tenuto costantemente aperti i canali di comunicazione anche con i tecnici regionali, comunali e i commissari prefettizi di Manfredonia per produrre e studiare nuova documentazione da presentare a Roma. Sono certa che non sia ancora finita e con il duro lavoro a ranghi serrati, potremmo raggiungere l’obiettivo.”
“L’opposizione alla realizzazione del più grande deposito di GPL di Europa in riva al Golfo di Manfredonia – dichiara l’assessore regionale Raffaele Piemontese – l’abbiamo espressa e ripetuta dal 2016. E lo abbiamo fatto confortati dall’espressione della volontà popolare chiara e forte. Non è ostilità agli investimenti e allo sviluppo, anzi: ci siamo messi alla testa del fronte che vuole ritrovare un rapporto positivo con l’ambiente e, lungo quel pezzo di 60 chilometri del litorale pugliese adriatico, con ingenti risorse economiche stiamo risanando, una a una, tutte le ferite inferte all’ecosistema nel corso di decenni, come dimostrano anche i nuovi, importanti investimenti che, proprio stamattina, abbiamo annunciato sulle infrastrutture che attuano il nostro Piano delle Acque”.
“Sono molto soddisfatta – dichiara l’assessore regionale Rosa Barone – che, durante la mia prima giunta, si sia discusso dell’Energas e si sia avuto, finalmente, il parere negativo da parte della Regione Puglia. È una battaglia che portiamo avanti da anni, sempre a difesa del territorio e delle sue peculiarità, a dispetto di un’installazione che non avrebbe portato nessun giovamento alla zona. Del resto anche la popolazione si è espressa in modo netto e contrario e quindi a maggior ragione oggi sono contenta di vedere mettere la parola fine a quest’opera”.
“La volontà della comunità sipontina è stata rispettata – dichiara il consigliere regionale Paolo Campo – 25.729 cittadini di Manfredonia, pari al 95,27% dei votanti avevano chiaramente espresso la loro contrarietà al progetto Energas con il referendum. Con il diniego all’intesa sancito oggi dalla Giunta regionale il presidente della Regione Michele Emiliano ha mantenuto un impegno nei confronti della popolazione”.
L’onorevole Michele Bordo esprime “grande soddisfazione per il diniego espresso oggi dalla regione Puglia sull’impianto Energas di Manfredonia, come chiesto tra l’altro dal PD e da una grandissima maggioranza di cittadini con il referendum. La decisione di oggi rafforza ancora di più i valori-guida che hanno sempre impegnato e impegneranno tanti di noi nelle istituzioni e sul territorio. Siamo sempre stati a favore di uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e delle risorse naturali. Manfredonia in passato ha pagato prezzi molto alti per colpa di un’industria incompatibile con la vocazione del territorio. Adesso tutta la comunità vuole guardare al futuro puntando su investimenti che permettano di salvaguardare l’ecosistema con le sue bellezze e fragilità”.
Sarà un caso ma giunge a Governo “caduto”.
Cosa succederà se gl impegni assunti dal “Governo Conte 2”, recentemente ribaditi dopo l’interpellanza dell’On. Antonio TASSO.
Speriamo che il prossimo governo matenga gli impegni del precedente.
Se quanto fatto dalla regione risulterà vano risulterà vero il detto: “Pensar male è peccato ma spesso ci azzecca”… speriamo di non AZZECCARE… e che tutte le dichiarazioni di circostanza dei vari esponenti politici abbiano la loro credibilità.
Eccellentissima osservazione sig. Giovanni.
Il problema di questo progetto è che nasce con mancate verità nei confronti della città di Manfredonia ma anche di tutte le istituzioni. Pertanto, si dà per scontato che mancava di una sicurezza opprotuna. Oggi è arrivata la notizia di altri arresti in materia di energie rinnovabili. Perchè tutto questo? Tra le varie problematiche c’è il fatto che non si chiedono i pareri a gente realmente esperta del settore energetico, ai veri titolati, a chi ha lavorato in tali settori ed oggi ha un’età anziana o quasi tale. Ci si fà prendere da scritte su carte, da rappresentanze, da pubblicità, e non si dà retta alla gente che di mestiere, in realtà, ormai ben si nasconde il più possibile. Ci sono ditte individuali come nel settore elettrico che rilasciano opprotune certificazioni ma che vanno girando come cittadini comuni, senza pubblicità, anche senza più uffici, avendo già dato nel loro tempo.Ma la gente chiamata a chiamarli inn causa non li considera perchè non vede l’apparenza che uno dei principali problemi del nostro teritorio ma e in altri. Gente che è stata sulle navi, sulle piattaforme, nelle più grandi e pericolose aziende italiane e internazionali…ma non ha l’apparenza…li vedete come semplici cittadini, forse sembrano anche impacciati o mancanti nel loro…ma è solo per mantenere un territorio troppo giovane ormai nelle sue decisioni e movimenti. Oggi ben vedono i grandi pericoli incombere e ben li sanno segnalare. Chiedete un pò a loro…Fare un impianto energetico è questione di grande sapienza e saggezza…è prendere direttamente dalla natura, lavorare, trasformare in un qualcosa che rimane energia. Ci vuole chiarezza, lealtà, legalità ponderata e non quelle frasi scritte.
A Manfredonia, pochi decenni fà, già si sono vissuti più scoppi anche di zone di gas…da ricordare la strada la zona sulla strada per san giovanni…poi ricordiamo le bombole di gas scoppiate anche in zone centrali come la Scaloria…e ancor oggi un allarme di qualche mese o anno fà sempre nei pressi di una parallela di zona Scaloria. Realizzare un impianto energetico, tra tutto, deve garantire che in caso di scoppio non deve essere toccata la comunità…ci dovrebbero essere delle regole in materia…Quel progetto è del tutto fuori luogo, e per la sua reale portata smascherata da Striscia la notizia ( e ricordiamo che le istituzioni si sono lasciate raggirare…se non fosse stato per la comunità manfredoniana che ormai non crede più a nessuno e vuole solo più che certezze) e per il fatto che mancando di sincerità non si può avere più fiducia.
Vogliamo ricordare lo scoppio all’ex enichem? Gente che ci ha lavorato vi può raccontare come probabilmente fino al giorno prima sembrava tutto sotto-controllo…eppure Manfredonia non voleva quell’impianto e per volere del comune di Monte Sant’Angelo Manfredonia subì anche quello scoppio. Altra ingiustizia. Il nostro territorio è solo una vittima…in quanto, in qualche modo, ci si allarma sempre…
Ora ci sono i pannelli solari, che sicuramente molti non vogliono…Ma una soluzione la si deve trovare…non si può più andare avanti con canne fumarie che con dei fumi di cui ne sà qualcosa solo chi li accende non si permette l’apertura di finestre nelle varie case…Diventa una privazione di libertà…
Un pannello solare, installato sulla terrazza, con un impianto di messa a terra e se possibile con il solito sistema differenziale che il vostro elettricista di fiducia ben vi saprà descrivere e applicare, diventa una risorsa fattibile…dove possibile…Si evitino schieramenti, assembramenti…si punti su unità singole e distaccate…l’eolico che non ha ancora preso piede…Recintare le zone dei pannelli sul terrazzo con opprotune protezioni…Le soluzioni ci sono e vanno applicate…
Ma si deve essere leali con il territorio…Poi non si capisce come non dichiarando il vero, qull’azienda non incorra ancora in sanzioni, quando un normale operatore starebbe già in galera. Anzi…addirittura si è ben accetti nei più alti gradi istituzionali statali…Allora vanno indagati tutti..Arrestato un tribunale se ne fà un’altro…
Che sia fatta una volontà oltre umanità…e che siano accolte le buone volontà…
un motto: Fede, mele, carne, malva, un pò di vino…una preghiera…diritti…un pò di sana scienza…competenza ed esperienza…educazione…
P.S.
un settore che manca a Manfredonia e farebbe molto lavorare ma bisogna istuirsi è la crioconservazione dei corpi dopo la morte. Ad oggi poco gettonata in quasi tutto il mondo, ma pian piano prende consensi. Basta diventare un paese realmente serio…un pò al contrario di come è oggi Manfredonia. Diventare, per sempre, un’altra Manfredonia risultato di una vera volontà che sembra voglia emergere ma non ha ancora il coraggio completo. Forza…Questo è il momento di tagliare con un passato che non ci fà giustizia e con un modo di essere che non è proprio del territorio. Vogliamo essere serii e presi in considerazione…rispettati? Si cambia…per sempre…basta il parante, l’amico, il consocente…Una cosa è o non è…
Grazie…