Statoquotidiano.it, 27 gennaio 2022. Il Comune di Foggia candida 7 scuole al finanziamento del Pnnr per la messa in sicurezza, riqualificazione ed efficientamento energetico sulla base della missione 4 del piano stesso. Si tratta delle scuole Pascoli-S.Chiara, S. Ciro, Giulia Catalano, Ugo Foscolo, Vittorino da Feltre, Leopardi e De Sanctis. Complessivamente, per un’opera completa, l’investimento si aggira intorno ai 32 milioni di euro.
Si tratta di interventi pianificati da tempo, con relativo e aggiornato studio di fattibilità, cui sono mancati, finora, i fondi per abbattere e ricostruire, come nel caso di un intero blocco alla De Santis, o per rimettere in sicurezza palestre chiuse da anni, nonché soggette a furti durante la loro attività, come nel caso della Vittorino da Feltre. La spesa più rilevante è calcolata alla scuola Foscolo, circa 9 milioni di euro per efficientamento energetico e sicurezza.
Le candidature al momento sono 7 -non sappiamo se verranno pubblicate altre determine relative ai progetti da Pnrr- e riportano in auge il tema scuola in una fase di grande polemica delle famiglie con l’amministrazione in carica. Per via della chiusura annunciata delle 9 scuole dell’infanzia comunale e dell’unico nido comunale Tommy Onofri, a finanziare l’offerta formativa 0-3 anni a Foggia restano i 4 milioni di euro di voucher conciliativi provenienti dalla Regione, un particolare che non è sfuggito agli addetti ai lavori. Il tagliando andrà alle famiglie e il Comune, sulla base dei fondi regionali, ha approvato una trentina di determine a beneficio dei nidi privati, come si evince dall’albo pretorio. Le scuole paritarie, com’è noto, sono in gran parte a carico delle famiglie.
I sindacati e una parte della politica avevano proposto alla commissione di utilizzare il Pnrr per ripensare e rilanciare l’offerta formativa in città senza chiudere i plessi dell’infanzia e trasferire i bambini. Lo faranno? Dall’ultimo recente incontro fra i delegati del comitato dei genitori e i commissari non sono emerse grandi speranze se non la rassicurazione, con garanzie, del loro inserimento negli istituti statali.
Dalle stesse determine di cui sopra, tuttavia, arrivano dei chiarimenti sull’utilizzo dei fondi del Pnrr nell’ambito dell’istruzione: “La costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici, il piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia, il piano di estensione del tempo pieno e mense, il potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola sono gestiti dal Ministero dell’Istruzione e realizzati mediante il coinvolgimento diretto dei Comuni che accederanno alle procedure selettive e condurranno la fase della realizzazione e gestione delle opere”.
Invece, per quanto riguarda gli investimenti relativi al “Piano di messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole”, come per le 7 determine approvate il 26 gennaio, è stabilito che l’individuazione degli interventi sia affidato alle Regioni ed il processo di autorizzazione, monitoraggio e rendicontazione degli interventi al Ministero dell’Istruzione.
Le risorse sul tavolo di € 500.000.000,00 sono ripartite su base regionale e l’individuazione degli interventi è effettuata dalle Regioni entro e non oltre il 22 febbraio 2022, questo nell’ambito della programmazione triennale nazionale vigente in materia di edilizia scolastica. I criteri per definire gli interventi sono quelli che riguardano, appunto, la demolizione e ricostruzione di edifici, l’adeguamento e il miglioramento sismico abbinato a meno all’efficientamento energetico.
Paola Lucino, 27 gennaio 2022