Foggia, 27 marzo 2018. E’ convocato per oggi pomeriggio il consiglio comunale dopo che nella seduta di ieri la maggioranza è stata battuta 18 a 9 sulla pregiudiziale di Amiu. Si ritorna in aula: se ci saranno almeno 16 consiglieri la seduta è valida, l’ eventuale seconda convocazione è prevista per domani. Temi all’ordine del giorno sono le aliquote Imu e Tasi, la Tari, l’imposta unica comunale.
La maggioranza rivendica le buone pratiche della sua amministrazione, come emerso dal comunicato di Palazzo di città dopo la battuta d’arresto di ieri. Sulla Tari l’amministrazione si fregia di non prevedere aumenti proprio con gli utili provenienti dal biostabilizzatore e in base alla quota partecipativa che il Comune ha in Amiu. Giuseppe Mainiero, di Fdi, sottolinea invece l’aumento della Tari rispetto allo scorso anno, oltre ad aver illustrato la pregiudiziale su Amiu causa della debacle di ieri, pregiudiziale votata trasversalmente.
Ma la questione è sempre più politica e sempre meno amministrativa, sebbene lo scontro si manifesti nell’aula delle decisioni.
Stamattina si è svolta la riunione dei capigruppo di maggioranza, come previsto, cui hanno partecipato per La Destra Longo e Agostinacchio, per CapitAmata S. De Martino, per Destinazione Comune Annecchino, Consalvo Di Pasqua per Forza Italia, Fusco per Noi con l’Italia insieme al segretario Di Giuseppe.
La Lega e Fdi non erano presenti per impegni, per questo la riunione è stata rinviata a domani.
Le dimissioni del sindaco
Nelle intenzioni del sindaco non è contemplato, per ora, il mollare tutto e dare spazio ad un commissario. Ha venti giorni per decidere. L’orientamento è quello di verifica dei numeri, quella creatasi il 26 marzo viene definita una “maggioranza ibrida”, così dicono dal Palazzo, non si capisce se temporanea o duratura. Nei prossimi giorni il tema della rappresentatività in giunta di tutte le forze politiche passerà al vaglio del sindaco. Com’è noto il gruppo di chi contesta Landella non ci sta al rimpasto, ribadisce l’azzeramento, tema che per il segretario di Fi Raffaele Di Mauro, stando a quanto emerso la settimana scorsa, non è in calendario. L’ultimo strappo, con l’amministrazione che va sotto di molti voti, poteva essere un monito per il sindaco, un mostrare che i numeri, se gli oppositori vogliono, non li cedono.
La transazione su Amica
Ma un’altra tegola, su cui l’amministrazione in ogni caso minimizza o rimanda, colpisce il Comune. Riguarda la transazione in atto su Amica bocciata dal giudice sulla cifra offerta dall’ente, dai 5 ai 9 milioni di euro a fronte dei 53. Una trattativa di cui si stanno occupando gli uffici finanziari e che, come tanti altri aspetti sottolineati dalla Corte dei conti, rappresenta una spada di Damocle sul futuro dell’amministrazione in carica, o per quel che resta della sua attività in corso Garibaldi. “Una decisione non definitiva, dunque appellabile”, replicano fonti vicine a Landella, cui non mancano certamente i problemi da affrontare.
Lega: “Landella non scarichi responsabilità”
Per tornare alla politica, i tre forzisti Cataneo, Russo e Pertosa non sono stati invitati alla riunione di maggioranza, né, come dice Russo, “si riconoscono in Di Pasqua, capogruppo di Fi. Vorremmo invece un coinvolgimento maggiore nelle decisioni del sindaco e del coordinatore Di Mauro, che invitiamo ad un confronto dal mese di settembre”. La Lega – dopo che Landella ha rassegnato le dimissioni e sta decidendo il da farsi sulla base di quale quadra riuscirà a trovare dopo questo periodo- precisa “di aver ottenuto finora solo una ridicola richiesta di ingresso in giunta, peraltro già rifiutata, e di non aver mai voluto le dimissioni del sindaco che ora vuole scaricare le responsabilità del suo fallimento amministrativo sui partner della coalizione”.
A cura di Paola Lucino, Foggia 27 marzo 2018