FOGGIA, 27/06/2022 – (gazzettazzogiorno) Toccherà al Comune di Foggia rimborsare il debito che l’ex assessore ai lavori pubblici, Bruno Longo, sostiene di non poter saldare. Per i giudici della Corte d’appello di Bari la «totale impossidenza del Longo rende oltremodo incerto il soddisfacimento dell’ingente credito della società attrice».
Ben 713.060 euro, spese legali e interessi nel frattempo maturati compresi, ovvero la parcella presentata dalla ditta General costruzioni srl (nel frattempo fallita) e che la corte d’Appello di Bari, al termine di un contenzioso durato vent’anni, ha spedito ai commissari del Comune di Foggia (l’ente è commissariato per infiltrazioni mafiose dall’agosto 2021), ovvero a carico dei contribuenti foggiani.
Una vicenda complessa, che il Comune di Foggia aveva a suo tempo già provato a liquidare non ritenendosi legittimato a far fronte a quelle somme: il dirigente dell’economato si era infatti rifiutato di sborsare un solo euro. I fatti risalgono al 2001 quando a Foggia governava la giunta di centrodestra del sindaco Paolo Agostinacchio: quaranta famiglie senza casa furono alloggiate temporaneamente dal Comune in alloggi di borgo Mezzanone, frazione a dodici chilometri dal capoluogo dauno ma amministrativamente sotto la giurisdizione del comune di Manfredonia. (gazzettamezzogiorno)