Ultima, in ordine di tempo, la notizia della scarcerazione notturna del faccendiere Giampaolo Tarantini. I giudici del Tribunale del Riesame di Napoli hanno deciso, nella tarda serata, l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’imprenditore, confermando invece il mandato di arresto per Valter Lavitola La competenza sulle due vicende è passata, inoltre, a Tribunale di Bari in Puglia.
Oggi la riunione dei Capigruppo di Montecitorio ha fissato per mercoledì 5 ottobre una nuova riunione dei capigruppo per valutare le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall’opposizione. Nel frattempo giovedì 29 settembre blogger e attivisti per i diritti civili scenderanno in piazza del Pantheon a Roma, nel corso dell’iniziativa lanciata dal “Comitato per la libertà e il diritto all’informazione”.
“Esiste una differenza abissale tra un blog, magari gestito da un ragazzo, un giornale e una televisione. Applicare per entrambi la stessa legge e’ sicuramente un errore”, ha affermato il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, commentando la norma cosiddetta ”ammazza blog” contenuta nel Ddl intercettazioni. Ma Meloni aggiunge anche che ”Se pero’ e’ relativamente facile regolare questo meccanismo per i media tradizionali, strutturati e professionali, non si può dire altrettanto per i contenuti diffusi su Internet.” Deo gratias.
L’Italia, come è noto, è uno dei Paesi occidentali a più basso numero di connessioni internet e dove il tubo catodico spadroneggia nell’informazione quotidiana. I quotidiani, per la loro sopravvivenza, risentono pesantemente dei finanziamenti pubblici, quasi un miliardo di euro l’anno, a loro volta fissati a tavolino dalla politica. Così, in un mondo dove le informazioni rimbalzano da un capo all’altro del globo in pochi secondi, il Belpaese cerca ancora mezzucci per controllare l’informazione dei cittadini ancora non creata e servita dai vari schiavi del potere.
“Berlusconi ha dato disposizione ai suoi ministri di ripresentare in aula il testo di un disegno di legge che serva a mettere definitivamente a tacere l’informazione in Italia”, ha sostenuto il leader del Sel e Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. “Sarebbe utile che tutte le voci libere di questo paese proprio questo giovedì si facciano sentire, come hanno saputo spesso fare nel corso di questi ultimi due anni. Per questo Sinistra Ecologia Libertà parteciperà al sit in convocato a Roma, alle ore 15 a piazza del Pantheon, dal ‘Comitato per la libertà e il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo’”.
“Berlusconi vuole vendicarsi ed oscurare la Rete perché non riesce a controllarla. E’ un atteggiamento tipico dei regimi fascisti ma noi non lo permetteremo”, ha spiegato oggi il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro tramite il social network Facebook. “Come se non bastasse l’idea di un nuovo disegno di legge per vietare le intercettazioni e garantire cosi ai delinquenti l’impunita’, pur di salvare il presidente del Consiglio – spiega Di Pietro – , il governo ci ha infilato dentro anche una norma per ammazzare la Rete che grida vendetta in tutto il mondo.”
a.delvecchio@statoquotidiano.it
Regione-Territorio Ddl intercettazioni: come ti ammazzo la libertà in rete
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Anche il comune di Venezia aderisce alla protesta della Rete
Bettin: “un attacco al cuore della moderna libertà di espressione”
Aderiamo convintamene alla protesta contro la legge “ammazza blog” , in particolare contro il comma 29 del Ddl Alfano sulle intercettazioni che equipara i blog ai siti di informazione e che prevede multe di 12 mila euro per mancate rettifiche a notizie. Si tratta di un vero e proprio attacco alla libertà di comunicazione portato fino al cuore dei social network e, quindi, al cuore della moderna libertà di espressione.
Il potere – in particolare nella versione della destra italiana – non si rassegna a perdere il controllo dell’informazione. Già tiene sotto scacco, o detiene in proprietà, le principali reti televisive. Ora intende mettere il bavaglio alle forme più dirette e spontanee e, appunto, meno condizionabili, della comunicazione odierna, i blog.
Il Comune di Venezia ritiene un diritto fondamentale – codificato nel proprio Statuto – l’accesso alla Rete e la libertà di espressione attraverso di essa. Per questo, oltre a investire direttamente per realizzare una grande rete locale, aderisce alla protesta contro ogni ottusa e prepotente limitazione alla piena libertà di espressione, come la manifestazione promossa al Pantheon di Roma giovedì 29 settembre dal “Comitato per la libertà e il diritto all’informazione alla cultura e allo spettacolo” contro le iniziative del governo per “imbavagliare l’informazione con la legge sulle intercettazioni”
Gianfranco Bettin
Assessore alla Cittadinanza Digitale
Comune di Venezia
E’ bello che anche gli enti locali possano far sentire distintamente la propria voce di assenso/dissenso su politiche nazionali che mirano ad allungare le mani anche (ma non solo!) sulla più potente forma di comunicazione collettiva odierna, quella che passa attraverso la Rete.