FOGGIA, 27/10/2022 – L’intesa siglata lo scorso gennaio in maniera unitaria tra Leonardo e le organizzazioni sindacali ha rappresentato un passaggio fondamentale per il superamento di una fase legata al protrarsi degli effetti della pandemia che ha causato il più forte calo del traffico passeggeri nella storia dell’aviazione civile.
Per contrastare gli effetti della crisi e costruire un business sostenibile nel medio-lungo periodo nel nuovo scenario mondiale, Leonardo ha lanciato un robusto piano di rilancio articolato su 3 assi di intervento principali: ottimizzazione dei costi, innovazione e trasformazione industriale e flessibilità e diversificazione del portafoglio.
Leonardo ha annunciato la decisione di trasferire in Puglia i processi industriali relativi a programmi militari di ultima generazione, con specifico riferimento al drone EuroMALE, un programma di sovranità europea di 4 nazioni. Un’opportunità unica per promuovere la crescita di capacità tecnologiche, competenze e posti di lavoro qualificati, di fondamentale importanza per consolidare il processo di cooperazione europea nell’ambito della difesa. Gli impegni attuali richiedono che le quattro nazioni partner di lancio acquisiscano un combinato di 20 sistemi Eurodrone.
Fonte: analisidifesa
Ciascuno comprende 3 velivoli e un’infrastruttura di supporto a terra. Il programma di acquisizione per un totale di 60 velivoli prevede che la Germania ne prenda 21, l’Italia 15, mentre la Francia e la Spagna 12 ciascuno. È prevista l’implementazione sul territorio di tutti i processi inerenti alla tecnologia dell’ala, con fabbricazione a Foggia e montaggio a Grottaglie.
Inoltre a Grottaglie è stata avviata la costituzione di un laboratorio dedicato ai nuovi materiali, rispetto al quale è stato recentemente firmato un accordo con la multinazionale Solvay, mentre il sito di Foggia diventerà un centro di eccellenza per fabbricazione e montaggio di impennaggi e superfici mobili in materiale composito. Nei siti produttivi di Grottaglie e Foggia (Aerostrutture), Brindisi (Elicotteri), Taranto (Elettronica) lavorano circa 3.000 persone, l’84% del totale degli occupati nella manifattura ad alta tecnologia della Regione. Per l’indotto pugliese, infine, ci sono oltre 130 fornitori locali per un impatto occupazionale ulteriore di 4.400 addetti. (quotidianodipuglia)