Bari – Diminuiscono le imprese artigiane in Puglia. Ce ne sono 71.867, pari al 19,2 per cento del totale delle aziende (375.235). Al I trimestre 2014 erano 73.404. La contrazione, su base annua, è di 1.537 unità, pari al 2,1 per cento in meno. E’ quanto emerge dal quarto report sulla nati-mortalità delle attività economiche, elaborato dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Unioncamere-Infocamere.
Il saldo negativo è dovuto, principalmente, alla perdita di ben 834 ditte di costruzioni (da 25.510 a 24.676), pari ad una flessione del 3,3 per cento. Seguono le attività manifatturiere che hanno perso 430 unità (da 17.262 a 16.832), con un decremento del 2,5 per cento. Negativo anche l’andamento del commercio all’ingrosso e al dettaglio, che comprende per la maggior parte aziende erogatrici di servizi alle persone ed alle imprese (meno 98 aziende, pari ad un tasso negativo dell’1,5 per cento) e del settore dei trasporti che registra un calo del 2,4 per cento (96 unità in meno).
Aumentano, invece, le agenzie di viaggio e noleggio: ce ne sono
1.588 (erano 1.552). «Il monitoraggio effettuato dal nostro Centro Studi regionale – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – evidenzia il persistere di una situazione critica per le aziende artigiane del nostro territorio. Drammatico risulta ancora una volta il dato relativo alle imprese edili, il cui stato si ripercuote in maniera diretta su tutte le attività connesse: in Puglia l’intero comparto delle costruzioni ha perso negli ultimi sei anni ben 63.500 occupati, un numero superiore a quello degli addetti di qualunque grande azienda di carattere nazionale.
Più confortante è la situazione delle imprese manifatturiere e
soprattutto di quelle che si occupano di servizi alle persone ed alle imprese, la cui caduta sembra quantomeno rallentare. E’ necessario mettere gli imprenditori pugliesi nella condizione di intercettare un contesto economico che mostra i primi timidi segnali di crescita: semplificazione della burocrazia, alleggerimento degli oneri burocratici, accesso al credito, efficientamento della giustizia civile – spiega il presidente – sono gli ingredienti imprescindibili dell’unica ricetta in grado di garantire alle aziende artigiane di agganciare la ripresa ».
Analisi per settori. L’artigianato pugliese si concentra nei settori delle costruzioni (34,3 per cento), delle attività manifatturiere (23,4), delle altre attività di servizi (16,8), del commercio all’ingrosso e al dettaglio (9,2), del trasporto e magazzinaggio (5,4). Analisi nelle province pugliesi Bari. Rappresenta il 40,9 per cento delle imprese artigiane in Puglia (29.366 su 71.867). In un anno, sono diminuite di 504 unità, pari all’1,7 per cento in meno.
Brindisi. Rappresenta il 10 per cento delle aziende artigiane (7.196 su 71.867). Sono scese di 106 unità, pari ad un tasso negativo dell’1,5 per cento.
Foggia. Rappresenta il 13,4 per cento delle imprese artigiane (9.623 su 71.867). In un anno, se ne sono perse 358, pari al 3,6 per cento in meno.
Lecce. Rappresenta il 25,3 per cento delle aziende artigiane (18.185 su 71.867). Ha perso 455 unità (-2,4 per cento).
Taranto. Rappresenta il 10,4 per cento delle imprese artigiane (7.497 su 71.867). Sono diminuite di 114 unità, pari ad un tasso negativo dell’1,5 per cento.
Redazione Stato@riproduzioneriservata
La scoperta dell’uovo di colombo.
Care associazioni, tutte quelle che iniziate con il termine CONF.
Se la finiste di essere portatori di voti della malapolitica forse per i vostri iscritti potreste fare di più.
Ad oggi tutte le vostre esternazioni mi sembrano il piangere sul latte versato.
Risparmiateci le vostre lamentele a riguardo, tese più che al dispiacere della forte dinimuizione della categoria o delle varie categorie rappresentate, e molto più tese alla vostra paura di non ricevere più le tessere e dover chiudere le strutture, oltre alla perdita del potere e del prestigio “personale”.