AZIONI CONTRO MANOVRA STATALE, PAROLA D’ORDINE: RESPONSABILITA’ – La parola d’ordine in via Capruzzi sembra ora “responsabilità”, un blocco comune dunque tra maggioranza vendoliana e opposizioni (Pdl e Udc), per così
fronteggiare i provvedimenti della Manovra. Il governatore della regione Puglia Nichi Vendola aveva del resto invitato già ieri il centrodestra a mettere da parte l’ascia di guerra per “fare quadrato sugli interessi comuni”, ovvero prendere atto della “gravità del momento” e sostituire alle sterili polemiche il “senso delle istituzioni”.
L’IMPEGNO DI PALESE – E il capogruppo Pdl Rocco Palese pare aver raccolto l’appello («svolgeremo un’opposizione altamente responsabile»), conscio che solo facendo uniti “sistema” come Regione Puglia esiste qualche possibilità di evitare di essere travolti dalla crisi e dalla manovra tremontiana. L’optimum sarebbe, ovviamente, una revisione del contenuto dei tale manovra: “Noi ovviamente siamo impegnati perchè il Governo torni sui suoi passi e ci ripensi”, è quanto ha detto Vendola, aggiungendo che “ci sono delle proposte facili che si possono fare. Per esempio sono stati censiti in Italia molti evasori fiscali: abbiamo un’anagrafe. Tutti coloro che hanno riportato in Italia i soldi che avevano illecitamente trasferito all’estero, hanno avuto una multarella, una tirata d’orecchie, del 5%. Visto che abbiamo quell’anagrafe, se li multassimo per un altro 5% sarebbe un’entrata di 5 miliardi di euro e se li multassimo del 10%, avremmo un introito di 10 miliardi.” Per poi concludere: “Dite che è meglio questo o è meglio togliere 5-6-7 miliardi alle Regioni che, a loro volta, non potranno piu’ finanziare i servizi sociali? Se non è questa macelleria sociale, allora qual’è?”.
In questo momento però limitarsi ad auspicare ripensamenti e correzioni di rotta a Palazzo Chigi equivarrebbe ad illudersi, mentre serve invece pensare a quali mosse fare per correre ai ripari. Lo sanno bene sia la coalizione di centrosinistra che lo schieramento avverso: già ieri è iniziata la discussione sulla possibilità di dover aumentare l’Irap per compensare i tagli agli enti locali, e in primis quello più temuto, il taglio al fondo sanitario nazionale. Il fondo viene alimentato proprio dall’Irap, il cui aumento per il prossimo anno pare, al momento attuale, inevitabile.
Ma non è la sola sanità pugliese a rischio, bensì l’intero welfare regionale, con costi pesantissimi sull’erogazione dei servizi sociali, sul fondo per gli affitti, sugli aiuti dati agli abbonamenti dei pendolari, ed ancora sugli aiuti alle imprese. La Regione, che già ha violato l’attuale Patto di stabilità, potrebbe inoltre dover fare i conti con un inasprimento dello stesso, che diventerebbe ancora più difficile da rispettare.
PROPOSTA PD: RIDURRE A 50 I CONSIGLIERI – Nel Pd pugliese si pensa inoltre a ridurre i costi della politica: è di stamane la presentazione di una proposta di legge per ridurre da 70 a 50 il numero dei consiglieri regionali, come già nelle intenzioni del Governatore nonchè di Rocco Palese. I primi firmatari della proposta che potrebbe ora trasformare i proclami bipartisan in realtà sono stati il segretario regionale del Pd e consigliere regionale, Sergio Blasi, e il capogruppo, Antonio Decaro. Proprio Decaro ha sottolineato che “il gruppo del Pd è determinato nella riduzione dei consiglieri regionali a 50 unità. Abbiamo chiaro il quadro generale di crisi economica e sociale, ed è per questo che non intendiamo perdere altro tempo. Occorre una modifica dello Statuto e della legge elettorale per ridurre drasticamente i costi della politica”.
APPROFONDIMENTI: Corte d’appello, restano 70 consiglieri La decisione della Corte d’Appello e la precedente proposta del Pdl Pdl, ridurre a 50 i consiglieri in Regione e neo giunta Pugliese, contrasto interno Neo giunta regionale pugliese
Decaro e Blasi annunciano altre modifiche alla legge elettorale. “Anzitutto va specificato in modo più nitido e netto, ed in coerenza con la legislazione vigente in materia di sistemi elettorali, il carattere maggioritario dell’elezione regionale. Inoltre, proporremo di introdurre nuove norme sulla parità di genere e sul ricorso agli assessori esterni, che va limitato e finalizzato”. “La proposta di legge – concludono – vuole dare il segno tangibile dell’impronta riformatrice del gruppo PD che intende rapportarsi sempre di più con le opinioni e le aspirazioni della società pugliese”.
Secondo quanto proposto dai consiglieri Decaro e Blasi, dunque, il primo comma dell’art. 3 della legge regionale 2/2005 Legge regionale 28 gennaio 2005, n. 2 – sarebbe sostituito dal seguente: “1. Il Consiglio Regionale è composto da cinquanta membri, compreso il Presidente eletto, di cui quaranta eletti sulla base di liste circoscrizionali concorrenti e dieci eletti tra i gruppi di liste collegate con il candidato Presidente eletto, secondo le modalità previste dal successivo articolo 9.”
Del Pdl il primo gruppo consiliare – Decorre da oggi il termine per formalizzare la costituzione dei Gruppi consiliari. Il PdL è stata la prima forza politica ad adempiere a questa procedura, con il capogruppo Rocco Palese che in mattinata ha ufficializzato al Segretario generale del Consiglio regionale, la costituzione del gruppo “Popolo della Libertà”, a cui aderiscono complessivamente ventuno consiglieri regionali. “Il nostro gruppo è il più numeroso tra quelli che compongono il Consiglio regionale – ha detto Rocco Palese. Nuovi e vecchi consiglieri regionali stanno lavorando già da tempo e non hanno atteso certamente l’espletamento delle formalità burocratiche per svolgere il mandato elettorale ricevuto dai cittadini. Come ho già detto ieri nel mio intervento durante la seduta d’insediamento del Consiglio per la IX legislatura, il PdL svolgerà una opposizione critica e di censura, ma altamente responsabile nel votare a favore di leggi che hanno a cuore il destino dei pugliesi. Sotto l’aspetto legislativo abbiamo già iniziato a presentare le nostre proposte di legge ma soprattutto a tallonare il governatore Vendola con interrogazioni e interpellanze che già chiedono risposta”. Oltre al capogruppo Rocco Palese ed al capogruppo vicario Massimo Cassano, hanno aderito al PdL: Michele Boccardi, Domenico Lanzillotta, Giammarco Surico, Antonio Camporeale, Ignazio Zullo, Nicola Marmo, Giovanni Alfarano, Maurizio Friolo, Pietro Iurlaro, Diego Gatta, Lucio Tarquinio, Leonardo Di Gioia, Antonio Barba, Saverio Congedo, Roberto Marti, Mario Vadrucci, Gianfranco Chiarelli, Arnaldo Sala e Pietro Lospinuso.
Palese: “Riduzione dei consiglieri a 50. Il PD ci copia? – “Oggi il PD presenta una sua proposta di legge per ridurre il numero dei consiglieri regionali da 70 a 50 come se mai nessuno ci avesse pensato prima – ha detto il capogruppo consiliare del Pdl, Rocco Palese – Siamo alla fiera della demagogia: nella scorsa legislatura con il collega Tarquinio depositammo analoga proposta addirittura a novembre del 2005, in campagna elettorale abbiamo inserito la riduzione da 70 a 50 nel nostro programma e in questa legislatura l’abbiamo ripresentata per primi, il 30 aprile scorso, sottoscritta da tutti i gruppi di opposizione di centrodestra (Pdl, Puglia Prima di Tutto, i Pugliesi) e comprendente non solo la riduzione da 70 a 50 ma anche il limite massimo di 2 assessori esterni per la Giunta. Evidentemente il Pd non intende passare agli occhi dell’opinione pubblica per quello che si ‘accoda’ firmando la nostra proposta di legge, ma preferisce passare per il partito che ‘copia’ e ne presenta una tutta sua. Bene, a questo punto, posto che la nostra è stata formalmente presentata già il 30 aprile scorso, chiediamo che venga messa all’ordine del giorno delle commissioni e della prima seduta utile di Consiglio regionale”.
Politica Manovra, la Regione Puglia corre ai ripari. Costituito gruppo consiliare Pdl
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