“Proprio nelle scorse settimane – spiega Maizzi – un comitato spontaneo di cittadini che già negli scorsi anni aveva riacceso i riflettori sulla vicenda, aveva chiesto all’amministrazione comunale di riprendere questa battaglia di civiltà per il territorio. Ma ancora una volta purtroppo dobbiamo riscontrare il silenzio più assordante da parte di chi dovrebbe essere garante dei diritti dei cittadini”. Secondo il rappresentante del Movimento, che in città vanta più di tremila iscritti, infatti, negli anni si sarebbero registrati solo interventi di facciata, come l’approvazione di un ordine del giorno caduto poi nel dimenticatoio di palazzo Celestini.
“L’amministrazione all’unanimità – continua Maizzi – si era impegnata a sollecitare le altre amministrazioni dell’Alto Tavoliere e di portare la questione alla Regione e al Governo al fine di pretendere il raddoppio della statale 16. Che fine hanno fatto questi impegni? Come mai nonostante i vari incidenti che si sono susseguiti nessuno ha preteso risposte in merito? Perché non si prevede il passaggio gratuito autostradale per gli automobilisti o quanto meno dei mezzi pesanti che transitano sul territorio?” Secondo il rappresentante del movimento in difesa dei consumatori le istituzioni non sembrano rendersi conto dell’importanza di quel tratto di statale che collega l’alto Tavoliere a Foggia e che è percorsa da studenti, lavoratori, autobus e tir a tutte le ore.
“Dopo l’eliminazione delle fermate Eurostar e alcuni tagli ai trasporti – precisa Bruno Maizzi – gli abitanti di San Severo e del suo comprensorio anche per usufruire dei treni ad alta velocità o a lunga percorrenza sono costretti a spostarsi a Foggia e ciò aumenta ancor di più il traffico veicolare. Il mio appello è, quindi, rivolto alle istituzioni e ai rappresentanti comunali, provinciali e regionali eletti dai cittadini del territorio, affinché si impegnino a garantire maggior sicurezza e manutenzione della strada statale 16, provvedano all’installazione di catarifrangenti e ad asfaltare tutti i tratti della carreggiata, specie quelli che presentano buche e dislivelli che potrebbero contribuire a far perdere il controllo dei mezzi”.
Dal Movimento Consumatori puntano anche il dito contro il limite che tale arteria rappresenta per lo sviluppo del territorio. “Oggi il 98% delle merci – conclude Maizzi – viaggia su gomme ed è impensabile che in un mondo globalizzato e sempre più evoluto al territorio manchi una infrastruttura primaria come una statale sicura”.
Redazione Stato
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Dopo i 2 morti carbonizzati, Maizzi: raddoppiare Statale 16D
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