Manfredonia – “PERCHE’ tanto silenzio sul Mercato ittico di Manfredonia? Quali le attività del liquidatore della gestione del Consorzio, dopo lo scioglimento per integrale perdita del capitale sociale?”. Lo aveva chiesto un lettore a Stato anche in seguito alla liquidazione e al pagamento della somma complessiva di € 8.808,80 in favore dell’avv. Saverio Belviso di Bari a titolo di 1° acconto di consulenza giuridica tributaria ed amministrativa per la carica di liquidatore della gestione del Consorzio ittico di Manfredonia, giusta delibera 53/2011.
Domanda replicata dopo la seconda ma ora anche terza liquidazione – sul cap. “oneri straordinari x compensi liquidatore” del bilancio per l’E.f. 2013 – R.P. 2012 – di € 8.808,80 – in favore dello stesso avvocato di Bari – a titolo di 3° acconto di consulenza giuridica tributaria ed amministrativa per la carica di liquidatore della gestione del Consorzio ittico di Manfredonia, giusta delibera 53/2011. In totale 42mila euro.
IL 4.11.2011 LO SCIOGLIMENTO DEL COGEIM PER “INTEGRALE PERDITA DEL CAPITALE SOCIALE”. Come risaputo, il 4 novembre 2011 l’assemblea straordinaria del Consorzio Gestione Mercato Ittico Manfredonia società cooperativa, con sede in Manfredonia al Lungomare N. Sauro – società partecipata del Comune – ha deliberato, ai sensi dell’art. 2545 duodecies c.c. – causa presunto debito milionario – lo scioglimento per integrale perdita del capitale sociale e contestualmente ha provveduto alla nomina del citato liquidatore. al quale è stata conferita la rappresentanza della Società ed i poteri per lo svolgimento del mandato conferitogli.
Con deliberazione n. 53 del 22/11/2011 il Consiglio comunale ha preso atto dell’avvenuto scioglimento del citato Consorzio e della nomina del Liquidatore; con determinazione dirigenziale n. 2013 del 31/12/2012 si è impegnata la somma di € 42.000,00 al cap. 5665 “oneri straordinari x compensi liquidatore” quale compenso in favore del nominato avv. Belviso per l’attività di liquidazione descritta in premessa (..) dunque la somma liquidata pari a € 8.808,80 relativa al 1° acconto; ora il II acconto.
MERCATO ITTICO: ATTUALE GESTIONE DIRETTA DEL COMUNE DI MANFREDONIA, FINO AL 31.12.2013. Si ricorda che, dopo rinnovo, spetta attualmente all’Ente comunale la gestione diretta del mercato ittico all’ingrosso, (fino al 31.12.2013,ndr) “salvo che prima di tale data non si addivenga alla individuazione dell’assetto definitivo della gestione del mercato”, come scritto nell’atto. “Nel corso dei mesi di gestione diretta, tenuto conto del periodo di fermo biologico, il valore del pescato è stato pari ad € 2.534.325,70, che, su base annuale, è di circa 5 milioni di euro. Su tali valori, il Comune di Manfredonia ha incassato un aggio del 6% pari a circa 150 mila euro, attraverso cui ha garantito la copertura delle principali spese di gestione”, come emerso dalla relazione del Consuntivo 2012 del Comune di Manfredonia e come reso noto dall’Assessore al bilancio Pasquale Rinaldi.
Nell’atto relativo alla prosecuzione della gestione provvisoria, confermato, per l’affidamento dei servizi, quanto stabilito nelle precedenti deliberazioni di G.C. n. 131/2012 e n.174/2012, mentre al Dirigente del 3° Settore è stato demandato il compito di “prevedere gli appositi stanziamenti nel bilancio del prossimo esercizio finanziario sulla base dell’andamento delle contrattazioni svoltesi nel mercato durante il periodo della gestione diretta comunale”. L’Ente comunale di Manfredonia ha inoltre precisato che “per un’efficace gestione degli aspetti contabili non risulta conveniente, trattandosi di un intervento temporaneo da parte del Comune, impiantare appositi programmi gestionali e per tale ragione è opportuno acquisire il supporto dei servizi aggiuntivi di contabilità già in uso nella precedente gestione del mercato ittico per evitare più dispendiosi sistemi, non consoni alla limitata durata dell’intervento”.
LE DOMANDE; LA PASSATA INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE DI IC AVV.M.OGNISSANTI. Il dubbio resta: quale l’origine della situazione debitoria? Quali – se esistenti – i crediti del Consorzio nei confronti delle cooperative di Manfredonia e altresì quali i crediti delle ditte locali nei confronti del citato Consorzio ittico? “In altre simili situazioni, i libri contabili sarebbero stati messi nelle mani della Procura, in modo da accertare (presunte,ndr) responsabilità soggettive e politiche per cui paga chi ha sbagliato e non gli ignari cittadini”, aveva detto il consigliere comunale avv. Matteo Ognissanti – in rappresentanza dell’associazione ”IMPEGNO COMUNE” – in una interrogazione, dove ha sottolineato che la struttura Mercato ittico di Manfredonia sarebbe “costata ai cittadini Euro 5.980.570,89 in più di 7 anni di gestione”.
“Visto che i bilanci comunali e quelli delle partecipate (“il comune di Manfredonia, la Provincia di Foggia e la Camera di Commercio hanno partecipato con un quota del 22,50% pro capita. Totale partecipazione pubblica pari al 67,50%. La parte rimanente del 32,50% era affidata a 12 cooperative e 1 associazione armatori pesca. Il tutto, tra questi ultimi, in parti uguali”) sono atti pubblici, perché dopo l’approvazione non vengono messi in rete in modo che si possano consultare e avere un quadro generale degli andamenti amministrativi degli anni passati? Non solo i bilanci ma anche le concessioni, gli statuti, i regolamenti, le garanzie fideiussorie, i contratti di servizio con le banche, le relazioni dei Collegi Sindacali e tutto ciò che si articola intorno ad attività dell’amministrazione e delle sue partecipate”, aveva detto il consigliere Ognissanti, che aveva aggiunto di aver “trovato difficoltà a reperire, per esempio, i bilanci dell’ex mercato ittico del quale ci sono stati forniti solo i bilanci degli anni 2009, 2010 e quello conclusivo del 2011. La legge, inoltre, impone un monitoraggio continuo sulle attività delle partecipate. Siamo venuti in possesso oltre che dei bilanci menzionati, del contratto di concessione del Consorzio Mercato ittico di Manfredonia e dello statuto. Non siamo venuti in possesso del regolamento. Il Contratto di Concessione poneva vincoli specifici circa la conduzione del Mercato”.
MERCATO ITTICO – CONTINUA LA GESTIONE DELL’ENTE COMUNALE – ATTESA PER IL BANDO
Redazione Stato,dfl@riproduzioneriseruvca
Sarebbe opportuno accendere i fari anche sul debito pubblico del Comune di Manfredonia.
A breve ci sarà una risposta; un pò di attesa, grazie, Red.Stato
Come mai le cooperative continuano a restare sul mercato e non pagano luce tel ecc.? Perché dobbiamo pagare noi cittadini? Perché gli esercizi come il bar all’interno del mercato ittico non pagano niente?
Stamattina sono stato al porto turistico e vi posso dire che era strapieno di barche fantasma
Semplice e tutto un —
Mi dispiace dirlo ma queste sono notizie che sinceramente mi danno la conferma che a Manfredonia forse non ci ritornero’ piu’. Non sono un esperto ma mi chiedo se prima di costruire una simile struttura qualcuno aveva avuto la visione ben chiara dei numeri. Se capisco bene la struttura e` costata, diciamo, 6 Milioni Euro e se l`ammortiziamo in 20 anni (attenzione non dobbiamo fare nessuna manutenzione) abbiamo un costo di 300 Mila euro. Se capisco ancora bene l`introito del pesce venduto su base annua e` di 5 Milioni di cui la struttura percepisce un agio del 6% (cioe` 300 Mila euro). Perfetto!!!!
Adesso come si pareggiano le utenze, I salari e stipendi, la manutenzione ordinaria, gli interessi sui mutui e altri ed eventuali?
Stiamo parlando dei nostri soldi ed e` come il cane che si morde la coda. Se il commune investe soldi aumenta le tasse e se aumenta l`agio I pescivendoli aumentano il prezzo del pesce. Quindi poveri noi.
Cara Provincia ed Amministrazione Comunale invece di fare sprechi inutile provate a fare ricerche sui concittadini che lavorano in grandi gruppi societari e che vivono con una visione di almeno dieci anni. Spenderete meno e farete anche una bella figura.
Alla faccia della ciambotta!!!!
…perche non chiudono il mercato ittico!
Attendiamo che Belviso faccia sapere ai contribuenti chi è responsabile del fallimento. Vogliamo sapere dove sono finiti i soldi dei contribuenti.
E’ uno scandalo che non deve passare nel dimenticatoio. I politici non ci riusciranno.
Caro uiliam, è una domanda a cui nessuno potra’ rispondere, sai perchè? quelli hanno occupato quei posti, senza un bando, senza che nessuno sapeva nulla, perchè sono amici —…….per poi parliamo dellla casa del FAMOSO CUSTODE………. del paradiso,,,,,,,ha una reggia, a discapito di famiglie veramente bisognose, che poteva essere occupate per quel tipo di lavoro —che svoplge il custode di oggi,,,,,,tutti sanno, ma nessuno parla, allora di cosa parliamo? meglio non avvelenarci il sangue di tale ingiustizie,,,,,,,,ed io pago diceva toto’,,,,,,,facciamoci un giro su al emrcato, vediamo le lussuose stanza che occupano i VIP ……….che poi fanno altro…..lasciamo stare e nessuno controlla…….nessuna si interessa.
Perchè si continua a pagare il liquidatore e invece non si procede alla chiusura del fallimento? Perchè non si liquidano gli operai che hanno diritto prioritario? Perchè non si aprono inchieste per accertare la buona o avversa gestione degli amministratori? Perchè non si attinge se vi è bisogno dai loro beni?Perchè il liquidatore non è un professionista del luogo?A noi tutti cittadini di Manfredonia ci tocca avere delle risposte di diritto visto che stiamo parlando di un bene ad indirizzo prettamente pubblico.Sono convinto che i nodi verranno al pettine molto presto.
Noi cittadini di manfredonia se siamo capaci, dobbiamo andare su quel comune e cacciare tutti a pedate a cominciare dal sindaco, quello deve essere il primo, poi gli assessori , consiglieri ,dirigenti ecc. Il pesce puzza dalla testa, in quel —-