MESSAGGIO dell’ARCIVESCOVO PER L’AVVENTO 2014
“Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo” (Is 35,1). Così ci esorta Isaia, uno dei profeti che, ogni anno, ci accompagna durante il periodo di Avvento. Ma come rallegrarci in un tempo così ricco di incertezze, di ansie e di paure per l’oggi e per il futuro?
Purtroppo anche oggi, come ai tempi dei profeti, ci sono molte valli da colmare e molte colline da spianare. Ci sono innumerevoli bugie da smascherare e tanti vuoti da riempire. Molte ferite da guarire e molti cuori spezzati da lenire. Ci sono mani infiacchite da rinsaldare e animi turbati da orientare, affetti da riordinare e tanti tipi di relazioni da ricucire.
Ci sono legami da riavviare e molte speranze che aspettano di essere riaccese.
Vi sono molte solitudini da raccogliere e molti esclusi da reinserire. Tanti nemici con cui riconciliarsi, tante incomprensioni da appianare. Stranieri da accogliere ed integrare ed estranei da rendere familiari.
C’è una bellezza da redimere e un bene in cui tornare a credere. C’è una comunità sociale che aspetta la cura e la premura di ogni membro, e un bene comune che sia capace di includere tutti in modo equo e solidale. Ci sono passioni che vanno riaccese e indifferenze che vanno rimosse.
Si, c’è bisogno di un grande e profondo rinnovamento interiore, una radicale conversione del cuore, dalla quale soltanto può scaturire un vero cambiamento morale, sociale, civile e istituzionale.
Il Vangelo ci dice che tale cambiamento è già cominciato e che è sempre all’opera anche nel nostro tempo così incerto e pieno di contraddizioni. Ecco allora il mio augurio per questo tempo forte che ci prepara al Natale di Gesù Cristo: che questo Avvento riaccenda in ognuno di noi il desiderio del bene, la nostalgia di Dio e la passione per l’uomo.
Sia la Madonna, la vergine dell’attesa, a rimetterci tutti in viaggio, per le strade delle nostre città, per abitare le periferie, per abbattere i muri della diffidenza e costruire ponti di fraternità. Buon cammino di Avvento a tutti
+ Michele Castoro, arcivescovo
(comunicato stampa)
C’è il male da estirpare prima di tutto!
Iniziamo da lei?
Che belle parole . Perché non vi fare un esame di coscienza ? Vi apologizzate e iniziare ad aiutare chi veramente ne ha bisogno e vi chiede aiuto???? ..solo chiacchiere
“Si, c’è bisogno di un grande e profondo rinnovamento interiore, una radicale conversione del cuore, dalla quale soltanto può scaturire un vero cambiamento morale, sociale, civile e istituzionale”
I cambiamenti ci sono ma solo in modo negativo, i ragazzi si allontanano dalle parrocchie sopratutto dove ci sono parroci che non permettono a nessuno di fare qualcosa per attirarli e magari caccia i ragazzi perchè non vanno a messa. La chiesa come la politica ha bisogno di aria nuova. Per fortuna c’è Papa Francesco che ci fa sperare nel cambiamento, ma per ora qui da noi (parlo della mia parrocchia) la musica è sempre la stessa!
Il primo a purificarsi dovra’ essere lei
“Si, c’è bisogno di un grande e profondo rinnovamento interiore, una radicale conversione del cuore, dalla quale soltanto può scaturire un vero cambiamento morale, sociale, civile e istituzionale”
Il Vangelo ci dice che tale cambiamento è già cominciato e che è sempre all’opera anche nel nostro tempo così incerto e pieno di contraddizioni”
Caro mio Vescovo, parole semplici le sue e allo stesso tempo piene di speranza…
ma lei sa bene che la verità sta nell’amore che impregna le parole e le opere di chi si sforza di mettere in pratica gli insegnamenti di un giovane rivoluzionario di 2000 anni fa, e che a volte sembra essere morto invano…anche se non è così…
Sono credente, praticante ma anticlericale…
Mi chiedo come si fà a migliorare e ad avvicinarsi ad una cambiamento interiore se per primo gli stessi educatori e tutti gli “attori” che dovrebbero sostenere in primis questo cambiamento non si mettono a nudo e aprono i loro sepolcri imbiancati?
Si è mai fatto un giro tra le dune e gli alberi dei boschetti .. Ma li ha mai visti gli uomini in tonaca farsi fare i giochetti da altri uomini, e poi dire messa sugli altari la domenica e predicare dall’ambone che i gay sono frutto del peccato e figli del demonio?
Che lo Spirito Santo scenda su di loro non soffiando, ma che scenda come un uragano!
La pace sia con voi…amen
la chiesa fa solo chiacchiere da 2000 anni, mantiene il suo potere e accetta i suoi compromessi per stare in piedi.
Salvando i Santi il resto è noia.
La chiesa è c omplice dei politici pertanto le sue parole sono chiacchere.
A Manfredonia regna il male. Lei non lo vede? Chieda ai giovani in primis,
sii più esplicito e diretto nel puntare il dardo di sfogo del suo pensiero.