FOGGIA – “Avete visto Giorgia Meloni? Un tedesco, un francese e un’italiana si ritrovano seduti al tavolo di un bar. Sembra l’inizio di una barzelletta.
Ne girano tante costruite su questo schema. Di solito terminano con il nostro connazionale che – grazie a un colpo di ingegno o a una trovata furba – riesce ad avere la meglio sugli altri. Purtroppo non è andata così nella realtà.
A quel tavolo si è consumato il fallimento europeo di Giorgia Meloni.
Il suo sì al nuovo Patto di stabilità – secondo una stima dell’Istituto Bruegel, uno dei più autorevoli a livello europeo e mondiale – si traduce in oltre 12 miliardi di tagli l’anno per l’Italia.
Tagli che ricadranno, è facile prevederlo, su sanità, scuola, lavoro e che comporteranno nuove tasse”. Lo scrive sui social Giuseppe Conte. Leader M5s.
“Un incredibile fallimento- aggiunge- di fronte al quale Giorgia Meloni non ha avuto neanche il coraggio di metterci la faccia, di spendere una parola di spiegazione per i cittadini italiani.
Ha annullato per due volte la conferenza stampa di fine anno perché influenzata e ha trovato solo il tempo per un video social con l’albero di Natale per farci gli auguri.
Degli auguri abbiamo sicuramente tanto bisogno, visto che oggi lo stesso Giorgetti ha dovuto ammettere che il Patto negoziato in Europa è peggiore della proposta iniziale della Commissione europea.
Addirittura Mario Monti aveva suggerito a Meloni ‘cuor di leone’ di farsi sentire in Europa e porre il veto dell’Italia. La Presidente del Consiglio ha però preferito chinare il capo e arrendersi al ritorno dell’austerità”.
“In campagna elettorale, parlando di Europa- dice ancora Conte-, Meloni aveva detto che con lei al Governo la pacchia a Bruxelles sarebbe sicuramente finita.
In molti le hanno creduto. Oggi sono sicuramente loro i più delusi. Mai avrebbero immaginato che con lei al Governo la pacchia sarebbe finita per l’Italia.
Avevano creduto a un sano e verace patriottismo. Si sono ritrovati con un governo che alza la voce alle feste di partito ma quando mette il naso fuori dai confini si genuflette dappertutto”.