Statoquotidiano.it, 29 GENNAIO 2023 – Tra pochi giorni inizierà la 73^ edizione del Festival della canzone italiana, più conosciuto come il Festival di Sanremo.
Milioni di telespettatori aspettano ogni anno l’evento televisivo di gennaio, che porta sul palco dell’Ariston tantissimi nomi, famosi e non, della musica italiana, e portando notorietà al cantante vincitore. Ma in pochi conoscono le origini di questa kermesse.
Il 29 gennaio 1951 iniziava infatti la prima edizione del festival. La casa non era l’Ariston, ma la sala grande del Casinò di Sanremo. L’idea venne durante un colloquio tra l’allora direttore delle manifestazioni e delle pubbliche relazioni del casinò di Sanremo, Angelo Nicola Amato, e il conduttore radiofonico Angelo Nizza, per incrementare le presenze nella città ligure durante il periodo invernale, stagione morta che seguiva la più ricreativa e redditizia estate. Questa prima edizione condotta da Nunzio Filogamo, particolarmente noto per il suo saluto radiofonico “amici vicini e lontani”. A differenza di oggi, i cantanti erano solo quattro :Nilla Pizzi, il Duo Fasano e Achille Togliani, che si alternarono nell’esibizione di una ventina di canzoni inedite, come solisti o coppie alternate continuamente.
A differenza di quello che è oggi, cioè uno degli eventi più attesi, il primo festival si svolse in un clima pressoché indifferente, sia dal punto di vista del pubblico sia dal punto di vista giornalistico. Infatti il festival si svolse nella sala grande di un Casinò, col pubblico che ascoltava le canzoni in gara mentre ordinava da bere o da mangiare dai camerieri, chiacchierando e rumoreggiando durante le esibizioni. Nella seconda serata si ebbe anche difficoltà a riempire la sala, anche se il prezzo del biglietto era piuttosto esiguo (500 lire del 1951, oggi neanche 10 euro). Anche la stampa fu piuttosto critica, concedendo qualche trafiletto all’evento, anche se fu trasmesso in radio dall’emittente antesignana di Rai Radio 2.
In quella edizione a trionfare fu Nilla Pizzi con Grazie dei fiori.
Gli anni a venire la situazione cambiò, con più artisti, maggior pubblico, canzoni sempre più belle fino ad arrivare a più di 70 anni di onorato servizio.
A cura di Piercosimo Zino