FOGGIA, 29/04/2022 – (ilfattoquotidiano) Uno dei più grandi talenti che siano mai ‘passati di qua’, Gianluca Grignani. Due album, forse tre, che restano. Alcune canzoni che sono capolavori. Bellissimo, talentuoso, aveva il mondo ai suoi piedi e poi ‘si è perso via’.
Ieri sera il cantautore ha fatto un monolgo durante la puntata de Le Iene che c’è solo da mettersi buoni, ascoltare e provare imbarazzo se si è tra quelli che in passato hanno deriso una dipendenza, lui sul palco e così via. Quelli che lo hanno fatto non sapendo minimamente che mostro sia, una dipendenza. “La bottiglia di vodka ondeggia nella mia mano, lungo il soppalco della villa che si affaccia sui vigneti. Indosso una vestaglia blu. La sostanza è nascosta sapientemente in bagno, ogni tanto la vado a visitare, per non cedere a qualcosa che neanche io so cos’è”.
“La sostanza“, dice Grignani. Il demone. Così radicato da non svolgere nemmeno la sua finta funzione di inibitore della memoria, dei sensi, della sofferenza. “L’alcol non mi fa effetto – ancora il cantautore – non mi calma. Sono solo. Lo spazio che separa il soppalco dal pavimento è come la caduta libera dalla cima dell’Everest fino infondo alla fossa delle Marianne”. (ilfattoquotidiano)