In merito all’ articolo pubblicato sulla vostra testata in data 26 Aprile, dal titolo “Pegaso Security Spa, arrivano le prime sanzioni. Il SAVIP aveva ragione”, vi riportammo quanto segue.
“La Pegaso Security è stata sanzionata esclusivamente per non essersi presentata, su invito della Prefettura, all’incontro di raffreddamento tra le parti, nell’ambito della procedura di conciliazione”. Carlo De Nigris, presidente della Pegaso Security, in replica alla nota fatta diramare sugli organi di stampa da Vincenzo del Vicario, segretario nazionale del Savip, sindacato autonomo di vigilanza privata, secondo cui l’istituto di vigilanza sarebbe stato sanzionato anche per violazioni degli obblighi contrattuali nei confronti dei propri dipendenti afferma che la notizia diffusa e priva di fondamento.
Da tempo Savip, accusa la Pegaso Security, nonostante non sia in crisi, di non adempiere ai pagamenti nei termini prescritti e di non garantire la sicurezza sul posto di lavoro. “La Pegaso Security – prosegue De Nigris –, già convocata a marzo scorso in Prefettura per un tentativo di conciliazione, non si è presentata non per lassismo ma solo perché non riconosce la rappresentatività di Savip come sigla sindacale.
Inoltre – prosegue De Nigris -, la sua assenza è dovuta alla vicenda che vede “l’operato veemente, sproporzionato e ingiustificato da parte di rappresentanze sindacali e dirigenti della Savip” nei confronti della azienda “vittima di vera e propria campagna diffamatoria”. Tanto che nei confronti del segretario Vincenzo del Vicario è stata sporta denuncia/querela per essersi fatto portavoce di “accuse indecorse e ingiuste e di comportamenti intollerabili”.
“Noi siamo sempre disponibili a un confronto e a un dialogo costruttivo teso a risolvere eventuali conflitti coi dipendenti: ma lo facciamo con le sigle sindacali che riconosciamo e che non adottano comportamenti irrispettosi”, spiega De Nigris.
Vincenzo Cifarelli – Ufficio stampa Pegaso security spa
Quando la volpe non arriva all’ uva , dice che è acerba.
Anche se non si riconosce la rappresentatività, il signo r De Nigris doveva dare seguito all’ invito la partecipazione .
Così ha dimostrato e confermato che l’ azienda ha poco da difendere. Non vi sono solo gli atti presentati, ma anche la parola dei tanti lavoratori.