Orta Nova. Intervista al dott Angelo Caccavone, già nominato in qualità di commissario nel comune capofila dei Cinque Reali Siti a seguito dello scioglimento per dimissioni dell’ex primo cittadino Mimmo Lasorsa e poi individuato, con decreto del Presidente della Repubblica del 18 luglio scorso, come membro della commissione straordinaria, composta, oltre che dallo stesso viceprefetto Caccavone, dal viceprefetto a riposo Maria Rita Iaculli e dal dirigente di II fascia – Area 1 della Prefettura di Foggia dott. Francesco Fasan, “in considerazione delle accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata”, nel comune di Orta Nova già sciolto.
L’intervista.
Il commissariamento durerà 18 mesi, così come riportato nel provvedimento del presidente della Repubblica, e secondo quanto prescrive il TUEL. In qualità di commissari, svolgerete le funzioni solitamente atttribuite al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale. Da quali azioni e settori intendete partire per avviare i vostri interventi all’interno del Comune di Orta Nova?
Ai sensi dell’art. 143 del Testo Unico Enti Locali, il commissariamento straordinario, che segue alla riscontrate ingerenze della criminalità organizzata nelle attività dell’amministrazione, ha una durata di 18 mesi, prorogabili per altri 6 mesi nel caso permangono le esigenze di portare ulteriormente a compimento l’attività della commissione straordinaria di ripristino delle condizioni di legalità nell’attività amministrativa dell’Ente interessato.
L’operato della Commissione straordinaria in tali casi si muove avendo come punti di riferimento le motivazioni e gli ambiti che hanno portato allo scioglimento e che vengono indicate dalla commissione precedentemente insediatasi per i dovuti controlli e l’accesso agli atti del Comune, dalla relazione del Ministro dell’Interno e da quella del Prefetto di Foggia.
Nelle relazioni da lei menzionate si fa più volte riferimento in particolare al settore economico-finanziario e dei lavori pubblici, come quelli dove sono stati riscontrati i segni delle infiltrazioni mafiose. Come intendete favorire la ripresa delle buone pratiche in tali settori?
Si tratta certamente di settori nevralgici della vita di un Comune, pertanto ad essi si porrà particolare attenzione da parte della commissione.
E’ bene comunque precisare che alla commissione spetta il compito di superare le criticità ravvisate, prestando attenzione a tutti i settori della macchina amministrativa. A tal proposito, cercheremo dunque di dare risposte concrete alle esigenze del territorio e della collettività, senza dimenticare il contesto oggettivamente complesso nel quale si va ad intervenire.
Nella relazione del Ministro degli Interni e in quella del prefetto di Foggia si parla di una certa ‘disattenzione verso le norme’ come caratteristica ravvisata nelle pratiche svolte dalla macchina amministrativa di Orta Nova. Come intendete porvi rimedio?
Il compito della commissione non sarà quello di porsi come termine di paragone rispetto all’operato dell’amministrazione precedente. Il nostro operato tenderà semmai a realizzare da questo momento in poi pratiche amministrative che si ispirino ai canoni di legalità, efficacia, efficienza evidenziati nella Costituzione italiana all’articolo 97.
È importante, inoltre, che l’azione della Commissione si muova in piena sintonia con tutte le istituzioni. Collaboreremo dunque con la Prefettura di Foggia, con le Forze di Polizia, con le istituzioni religiose e quindi con le parrocchie presenti sul territorio che già si sono mostrate sensibili rispetto ai temi della legalità e della sicurezza. Tutto questo al fine di far sentire alla popolazione ortese, e in particolare alla parte più giovane di essa, la vicinanza delle istituzioni e la nostra volontà di fornire un contributo concreto in termini di crescita complessiva della comunità del territorio.
Ci interessa molto lavorare con tutte le componenti sane del territorio. Riteniamo inoltre molto importante il contributo degli organi di stampa nel riportare in maniera oggettiva le azioni, le attività, i propositi della commissione.
Questione rifiuti. Quali azioni intendete mettere in campo affinché il servizio si svolga nel modo più regolare.
Riteniamo assolutamente importante verificare la corretta esecuzioni delle condizioni contrattuali da parte della ditta che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e verificare se vi si registrano delle mancanze.
Al momento dobbiamo rilevare che, in alcune zone, ivi compresa quella centrale adiacente a Palazzo di Città, si può migliorare sensibilmente il livello di pulizia e decoro.
È bene considerare che curare al meglio il servizio di raccolta è necessario anche come modalità utile a favorire un miglioramento della qualità della vita e della sicurezza di chi vive in un territorio, sia che si tratti della parte centrale che di quella periferica.
Ci sarà quindi la massima attenzione a che le prestazioni contrattuali della ditta aggiudicataria del servizio vengano puntualmente corrisposte. Nel contempo, tuttavia, è necessario che vi sia una predisposizione a curare e rispettare lo spazio cittadino anche da parte di tutti gli abitanti che vi dimorano. Tutti gli ortesi dunque sono invitati a tenere un comportamento responsabile, corretto e che contribuisca a superare situazioni di degrado ambientale all’interno della città di Orta Nova. E questo, per esempio, lo abbiamo già raccomandato prima dell’apertura della villa comunale che ha avuto luogo il 14 agosto scorso e che è un bene pubblico che sta molto a cuore alla comunità ortese, ma vale anche per tutti gli altri ambiti e beni del nostro territorio.
Il degrado ambientale e la sporcizia in un paese sono inevitabilmente segno di incuria ed evidenziano anche un clima di non piena coesione tra autorità comunale e collettività.
Vi sarà spazio anche per le attività culturali e per collaborazioni con le scuole?
Questi ambiti sono, secondo me, quelli privilegiati per favorire un incontro con i giovani. È in essi quindi che deve pulsare maggiormente il cuore dell’azione di un’Amministrazione. Proprio perché laddove vi sono i giovani, risiede la speranza di una comunità.
Quale messaggio intendete far arrivare ai cittadini ortesi all’inizio della fase del Commissariamento?Un messaggio che sintetizzerei in tre parole: Responsabilità, Collaborazione, Fiducia.
Responsabilità, perché chiediamo all’intera comunità ortese di fare la propria parte e di non porsi solo nella posizione di chi aspetta che siano solo le Istituzioni a fare e a intervenire. Importante è fare attenzione ognuno al proprio comportamento nelle varie situazioni quotidiane, mirando a renderlo il più rispettoso possibile delle regole, delle altre persone, e del proprio territorio.
Collaborazione, quindi, con le Autorità nel rispetto delle norme del vivere comune e mantenendo la fiducia nelle Istituzioni e, nel nostro caso, nell’operato della Commissione, senza timori né senza resistenze.
Sono questi i tre pilastri su cui, secondo me, la gente di Orta Nova deve puntare per arrivare ad un riscatto del proprio territorio e per rilanciare la propria immagine dopo l’esperienza traumatica della notizia delle infiltrazioni mafiose. Sono convinto che i cittadini ortesi possano dare prova di grande valore e consapevolezza delle loro capacità di persone per bene e che puntano ad un futuro più sereno per la propria comunità.