MANFREDONIA (FOGGIA) – “Non sono mai intervenuto, prima di oggi, su quanto accaduto ultimamente nella politica cittadina, capite bene quant’amarezza mi riempiva il cuore. Adesso, dopo il consiglio comunale appena svolto, voglio ritornare, prima di tutto, sulle tante inesattezze e falsità, dette dal Sindaco Rotice riguardo al mio lavoro da Assessore. Mai prima delle mie dimissioni, in nessuna occasione, né pubblica né privata, aveva contestato il mio operato, anzi mi aveva sempre elogiato per l’impegno profuso in tutte le questioni che mi chiedeva di affrontare, compreso i servizi cimiteriali che lui mi ha affidato, come del resto tutte le altre deleghe, che il Sindaco distribuisce, non altri (ci sono video e interventi pubblici che lo dimostrano).
Quando ripenso a tutte le volte che mi coinvolgeva nella soluzione dei problemi amministrativi più disparati mi pento amaramente, alla luce di quanto avvenuto, della mia naturale disponibilità e mi convinco che oggi vengo usato nel tentativo di difendere l’incompetenza dimostrata in questi mesi dai “suoi” assessori.
Quale responsabilità ha il mio assessorato con i gettoni di presenza dei consiglieri comunali il Sindaco dovrebbe chiarirlo o chiederlo alla “poveretta”. Boh! Devo pensare, e forse preoccupare, che la mia vera colpa è stata quella di non avergli fatto raggiungere obiettivi a me ancora sconosciuti. Oggi, devo pensare, che il mio impegno e la mia voglia di dare una mano a Gianni Rotice, che ho contribuito con la lista in cui mi sono candidato, dopo che era arrivato solo secondo nel primo turno elettorale, a far eleggere Sindaco, è stato il vero motivo dell’accanimento mostrato, nel calunniarmi, da parte dei suoi accoliti e delle sue amiche del momento, che hanno scambiato insieme a lui la “cosa pubblica” per “cosa nostra”.
Il Sindaco parla di scuola politica e di coerenza, queste sicuramente a lui sconosciute; comprendo la fortuna che io invece ho avuto nell’essere stato il primo degli eletti di Città Protagonista e nell’appartenere ad una scuola politica con regole precise: lealtà, professionalità, dedizione al proprio lavoro e al bene comune.
Queste regole, caro Sindaco non le sue chiacchiere in Consiglio Comunale, ho seguito nel mio impegno amministrativo: per raggiungere la stabilizzazione dell’intera platea degli LSU, per ottenere in tempo utile l’approvazione del fabbisogno del personale da parte della COSFEL (sigla per lei ancora incomprensibile, per questo la invito a contattare a Roma il suo responsabile Dott. Bonanno che ho incontrato personalmente), per mettere ordine nei sevizi cimiteriali (altro che “forno crematorio”, bandi bloccati e strani appalti, per questi intrighi chieda ai suoi amici e collaboratori).
Non è stato facile far comprendere a tanti, a partire dal Sindaco-Padrone, che i nostri LSU erano dipendenti comunali come tutti gli altri, con gli stessi doveri ma ugualmente con gli stessi diritti; ed in questa battaglia ho trovato, come deve essere tra alleati leali, un sostegno sincero da parte di Forza Italia e il suo gruppo consiliare, la condivisione del vice-sindaco Giuseppe Basta e la determinazione dell’On.le Gatta, altro che LEGA (mai visti o presenti nei luoghi istituzionali dove serviva dare una mano alla città).
Le chiacchiere sulle mie inadempienze e totale autonomia (queste da bar caro Sindaco: Bar Rotice) lasciano il tempo che trovano e, da uomo libero quale sono, mi rendo disponibile anche ad un confronto pubblico su ogni questione voglia affrontare; anche perché ad oggi Gianni Rotice al sottoscritto non ha mai avuto il coraggio di rivolgere direttamente, guardandomi in faccia, alcuna accusa (vorrei vedere)”. Lo dice in una nota il già assessore comunale Libero Palumbo.
caro palumbo secondo il mio punto di vista dovresti solo vergognarti tu e il tuo gruppo, dimendichi che se quel signore ha preso possesso della nostra città e solo grazie a voi. se ricordi bene voi vi eravate presentati con i 5 stelle, direi a sinistra. poi pur di guadagnare qualche poltrona, avete svoltato a destra pensando di prendere un 13, senza sapere con chi vi stavate mettendo.
Speriamo che questo vergognoso teatrino che stanno offrendo alla città segni una svolta, chissà se la popolazione, alle prossime elezioni, voterà con maggior consapevolezza e responsabilità. Chissà se i leader politici locali ci proporranno candidati preparati e non incapaci incompetenti come qualcuno ha fatto l’ultima volta. Chissà…
E pcché nn lu sapive chica jóve u Babbett? Ma vattinne va…… Va ngànde i scigne pùre to (u fatte ca jì, ca stanne tanda babbióne e voccapìrte)
Scondatela una crocetta elettorale pure tu.
Per matteo …tu secondo me l’italiano non lo sai leggere !!! Leggi bene cosa a scritto il sig Palumbo !!! E poi Palumbo si è dimesso , e non cacciato come quell incompetente di Basta … e si è dimessovon tutte le schifezze che stanno facendo !!!! E mo stattt bunnnn ignorante!!!!
Fate un nuovo sindaco se no mannfred ce ne Ve a fon
Palumbo – sputato nel piatto dove hai mangiato, hai disonorato la storia a cui hai sempre appartenuto, hai votato alle politiche per fare vincere la Meloni per un governo di destra-destra.
Ma per te nessun, rancore. Tu sei solo l’esecutore materiale.
Il mandante (il Prof Prencipe) può mettersi l’anima in pace. Il tempo degli onori per lui è già finito.
Palumpo, –e fatte passè i delùre d panze. Fa l’óme !
Palumbo GRAZIE a voi ci ritroviamo con un SINDACO INCOMPETENTE e affarista x i c i suoi x che non dice x che i professionisti di Manfredonia anno girato le spalle a costuoi e continua a prenderci x i fondelli la città di Manfredonia non lo VUOLE per ciò fai mia colpa è chiedi scusa ai Manfredoniani x che se non era x voi non vinceva ai barettato x una poltrona
È inutile piangere sul latte versato ci dovevi pensare prima con chi ti mettevi tu lo sapevi chi erano quelli e per far dispetto a qualcuno di sinistra ti sei prostituto a destra i tuoi elettori ti puniranno a buon intenditori poche parole.
E due regolette di grammatica , semplici semplici , non le vogliamo seguire? Signore , Signore , perchè ci hai abbandonati?
Da premettere che un amministrazione del genere in tanti anni non si era mai vista, gente incombetende nel ruolo che svolgeva, e soprattutto lontana dalle esigenze politiche, una maggioranza di a dir poco da barzellette, cmq avete governato una città per quasi 2 anni e non avete fatto un cazzo di concreto verso la città, una città che funzionava meglio in mano ai commissari, non avete creato posti di lavoro, manutenzione del verde a dir poco fattiscente, immondizia ovunque, forse perché carenza di personale per mantenerla pulita tutto questo in soli 2 anni non vi siete spartito bene peccato, vi dovreste solo vergognare ,
Matteo Palumbo dopo la festa padronale doveva essere cacciato a anticipato i tempi e stato bravo tutu merito di chi la consigliato a dimettersi se no e era x lui non si dimeteva
Credo che sia giunto il momento che questa amministrazione comunale deponga le armi dell’ipocrisia e dell’indifferenza. Non è possibile assistere continuamente a certi teatrini disgustosi comici.
L’immagine della situazione interna a questa maggioranza, sciatta e litigiosa, sta recando soltando danni in termini di discutibile gestione.
Credo che alla base della diserzione c’è un’aspra guerra interna dovuta, forse, ad una spartizione di torta non equa.
E quando non ci si sparte bene la torta politica, emergono i rospi fuori.
Detto questo, credo che Manfredonia non può subire sempre queste angherie e stoltezze.
Se ci sono UOMINI VERI, politicamente parlando, si facciano avanti senza timone ma con la dovuta responsabilità.
Manfredonia è in piena crisi economica e lavorativa e subire l’indifferenza di tanti presunti politici, non è giusto.
La politica sipontina deve calarsi nei fondali dell’umiltà se vogliamo una rinascita vera e consistente.
Il FARISEISMO NON SI PUÒ PIÙ ACCETTARE, PERCHÉ SOFFOCA QUEI VALORI CHE NUTRONO IL BENE COMUNE. Bisogna ripartire da una vera conversione politica e una formazione di persone adulti e preparati.
Non ci vogliono scienziati per governare, ma gente che ama veramente la propria città.
Basta con gli improvvisati politici e poltronisti assetati di potere. Il potere è solo uno: L’AMORE CONDIVISO E RESPONSABILE. Se tutti si calano in questa dimensione, vedrete che Manfredonia potrà vedere un po’ di lavoro verso e una sanità dignitosa.
Buona vita a tutti.
Palù, sind’ à me: tu, il “Dott.Avv.Gran.Para.-.Sal.-+– l’onorevole “SuperTeleGattone” e “Hey Monociglio, Basta così!” pigghiet’ e iet’vinn’ à fengul’ dai “Neri di Borgo Mezzanone” 🤦♂️🤣
Mo’ vi ergete a fare i moralisti, dopo aver pappato alla stragrandissima nella mangiatoia con Super Gianni e gli altri dilettanti allo sbaraglio a lui ancora fedeli 😂🤦♂️
Leggendo i commenti mi rendo conto del livello d’ignoranza di tantissimi manfredoniani, errori grammaticali da terza elementare. Del resto il sindaco stesso non è da meno.
Vi esorto ad acquistare un buon libro di grammatica, altrimenti è meglio tacere.
Teng nu figgh skukkiand assej
X Alex non sarò molto bravo a scrivere se ero bravo a scuola non avrei fatto l operaio per non puoi dire di non commentare non sono bravo a scrivere ma capisco forse più di tè
Faccio anch’io l’operaio, ma questo non m’impedisce di leggere ed acculturarmi un po’. Perdonami se insisto ma un buon ragionamento, senza la capacità di saperlo esprimere, perde di senso e sostanza. Leggi di più, certamente ne trarrai cose positive.