StatoQuotidiano.it, Manfredonia 29 ottobre 2022. Un’espressione latina, molto diffusa così recita: mala tempora currunt. Infatti, per soffermarsi alla categoria dei pescatori di Manfredonia, mai espressione risulta più calzante nell’attuale periodo storico che la stessa categoria sta vivendo.
Due mesi di stop tra maggio e giugno, con le imbarcazioni lasciate ormeggiate alla banchina, a causa del vertiginoso aumento del costo del gasolio che aveva raggiunto una oscillazione dagli 80 centesimi al litro ad € 1,20. Impensabile andare per mare con il gasolio a quel prezzo, i costi assorbivano quasi interamente i ricavi.
Fortunatamente arriva il fermo biologico, con il consequenziale pagamento delle indennità per il fermo pesca da parte del governo e poi il ritorno forzato al lavoro. Forzato perché non è possibile tenere i pescherecci fermi, producono spese ed i mutui occorre pagarli ma soprattutto i pescatori non possono essere privati dell’unica fonte di reddito derivante dal lavoro in mare.
Il Presidente dell’Associazione Armatori di Manfredonia, Nunzio Stoppiello, con una significativa esperienza ultra trentennale nel settore pesca, già come vice Presidente Vicario Nazionale di Federcoopesca” è seriamente preoccupato per quanto potrebbe accadere al comparto pesca nel futuro prossimo, se non verranno poste in essere, con una politica condivisa dalle istituzioni comunali, regionale e nazionali, tutta una serie di iniziative, necessario a scongiurare la scomparsa del settore pesca a Manfredonia.
“Occorre un confronto, su tutte le tematiche riguardanti la gestione delle imbarcazioni”. Il problema più serio è quello per cui occorre abbattere le immissioni inquinanti, come disposto dalla Unione Europea, entro l’anno 2025, effettuando degli interventi ai motori per renderli meno inquinanti ma soprattutto in grado di continuare a garantire lo sforzo pesca ridimensionando i consumi e garantendo lo strascico che potrebbe, in caso contrario, scomparire ed azzerare il numero dei natanti a Manfredonia, con gravissime conseguenze sulla economia locale e del territorio.
“E’ necessario difendere gli interessi della politica della pesca pugliese mediante un nuovo indirizzo dei fondi FEAMP (Fondo Europeo per gli affari marittimi e della Pesca)”.
Le autorità portuarie, con finanziamenti, potrebbero intervenire su progetti di protezione del nostro porto, mentre il Ministero, dovrebbe migliorare i sistemi di confronti e condivisione e informazione di tutti i provvedimenti che possono interessare il ceto peschereccio”.
Molto preoccupato per il futuro della pesca a Manfredonia, il vice presidente dell’Associazione, Domenico Carpano, il quale, ha evidenziato la necessità di una collaborazione proficua e generalizzata tra l’intera categoria dei pescatori ed armatori e le istituzione, per fare fronte comune, cercando quelle soluzioni più consone ad evitare l’estinzione di un settore, quello della pesca e di un lavoro, quello del pescatore, un tempo tra i più praticati e direi redditualmente prolifici a Manfredonia. Senza la pesca Manfredonia muore, ergo, le istituzioni politiche, si adoperino, relazionandosi con l’unico Onorevole della nostra città, con il neo costituito governo, per trovare soluzioni rapide, scongiurando il più che attuale pericolo di default del settore pesca e con esso tutte le attività commerciali connesse.
A cura di Antonio Castriotta, Manfredonia 29 ottobre 2022.
Seee, i cazze só schitte li nùstre: alúcije a 6 eure, polepe a 14/16, cechele a 10, tregghie d’aspre a 12 e caperrùne a cinghe. P forze ca i crestiene accattene a rrobba cungelete. Io, personalmente, prendo quello di giornata a minor costo secondo il periodo. Mó m mange mezzanélle a mezzejuerne e sóre. Inde a zóppe du latte no, però….
Una domanda per un amico, quanti sono i pescatori che conferiscono il pesce al mercato ittico?
Noi Poveri pescatori siamo stati presi in giro fortemente dall’onorevole Gatta e dal sindaco Rotice !!!!!!vergognati politici siete senza dignità pensate solo a voi e di apparire onesti alle persone quando in realtà non lo siete !!!!!!!
X pescatore.
Scusa ma vi lamentate sempre.
Dite che non guadagnate ma non vi crede nessuno. Fate articolo stessa testata per pubblicizzare varo di barche costosissime. Ristoranti sempre pieni. In Estate fate ferie da nababbi, crociera, villaggio ect. Poi siete pure stupid che postate tutto su Facebook. Poi minacciate di fermarvi, sbarcare il personale e consegnare I documenti, mi chiedo perche non lo fate? Ho lavorato con quel Signore intervistato, a fine mese mi dava quello che voleva lui. Imbroglioni,,, ora fottetetevi…. Pagate il gasolio come tutti. Fate meno I sbruffoni.
Non fate pena a nessuno