L’operazione di pg. L’attività degli agenti ha consentito di sequestrare sostanza stupefacente, del tipo eroina e cocaina per quasi 200 gr., in parte già suddivisa in dosi per lo spaccio al dettaglio ed in parte ancora da preparare alla vendita, un bilancino di precisione, un trita-erba utilizzato per la preparazione di altro tipo di stupefacente non rinvenuto, di 4 telecamere ad alta risoluzione e a colori, di un DVR facente parte con le telecamere anzidette di un impianto di videosorveglianza di ultima generazione.
Lo specifico servizio di polizia, realizzato in derivazione di specifiche direttive del dirigente del Comm.to di Manfredonia, dr. Agostino de Paolis, ha consentito di constatare che, sui muri perimetrali dell’abitazione dell’arrestato domiciliare, erano installate illegalmente 4 telecamere di video sorveglianza, due delle quali monitoravano, in modo permanente, l’intera Via Palatella che giunge sino alla centrale Piazza Marconi.
L’attività di polizia effettuata, ha consentito di riscontrare che le stesse telecamere erano state abilmente installate, con lo scopo di dominare la zona circostante all’abitazione del Rignanese in modo da eludere, qualunque attività delle forze di polizia.
L’impianto era connesso ad un televisore con maxi schermo e relativo DVR, installati all’interno dell’appartamento del Rignanese che gli consentiva di gestire con assoluta sicurezza e tutela per i suoi traffici illeciti, essendo egli soggetto alla misura degli arresti domiciliari.
L’acutezza del personale della volante e la flagranza del reato prevista dall’art. 615 bis, ha spinto il personale di polizia a procedere anche ad una perquisizione domiciliare estesa a tutti i locali di pertinenza del Rignanese e sul terrazzo posto nella parte superiore dell’abitazione dell’indagato, all’interno di un tubo di sfiato, rinveniva l’ingente quantità di sostanza stupefacente, risultato poi positivo al narcotest del tipo cocaina ed eroina.
Un bilancino di precisione nonché l’occorrente per la suddivisione in dosi della droga e alcune buste di cellophane utilizzate per il confezionamento delle dosi di sostanza stupefacente venivano rinvenute e sequestrate, all’interno della sua abitazione. Il terrazzo ispezionato ed oggetto di controllo è risultato inoltre essere “difeso” da validi e fedeli collaboratori, 3 cani di grossa taglia, sempre di proprietà dell’uomo che, da controlli effettuati con l’ausilio del personale ENPA della sezione di Manfredonia, hanno permesso di scoprire che gli stessi sono sprovvisti di microchips e quindi anonimi all’anagrafe canina.
Il giorno precedente all’arresto, Antonio Rignanese, tra l’ altro, si era sottratto volontariamente ad un controllo di Polizia da parte di una volante del Commissariato di P.S. di Manfredonia; sebbene riconosciuto dal personale di polizia, alla guida di una Audi di grossa cilindrata, come riferito dagli agenti “preferiva non osservare l’alt polizia impostogli dal personale operante, per darsi ad una spericolatissima fuga in direzione San Giovanni Rotondo”.
L’elevata pericolosità per l’incolumità di persone, veicoli e pedoni, ha indotto, in quella circostanza, il personale della volante a rinunciare al controllo dell’uomo arrestato.
“La fuga e le sue modalità, apparentemente ingiustificate, lasciano presumere che lo stesso stesse effettuando qualche atto illecito, forse, proprio collegato alle sostanze stupefacenti, per i quali ha specifici pregiudizi penali, anche recentissimi. In quella circostanza, è stato deferito alla competente A.G., per i reati di evasione, resistenza a P.U. ed altro”, dicono dal Commissariato di Manfredonia.
“Su disposizione del Procuratore della Repubblica di turno presso il Tribunale di Foggia, dr.ssa Rosa Pensa, Antonio Rignanese è stato riassoggettato al regime degli arresti domiciliari, essendo incompatibile con il regime carcerario”.
Redazione Stato@riproduzioneriservata
è tutto assurdo…anche la video sorveglianza dell’intera strada, e noi stiamo raccogliendo le firme per averle nella nostra, da parte del comune! Ma tanto tra un po’ torna a casa a guardare il maxi schermo! Poveri noi…poveri i nostri figli!!!!
Controllate anche ….
mamma mia!!! brott d facc e d tutt cos!?!!! nn vi preoccupate… SIETE A MANBREDONIA tutto normale!!!!
E’ l’ennesima volta che lo fa…….
Qualche volta non potrebbe scappare … e finisce la storia????
E anche stavolta rimandato sul luogo di “lavoro”….che tristezza certa giustizia, certi avvocati e certe persone, che come l’erba cattiva…
Perché non si fa un referendum per liberarci una volta per tutti di questi ..che , nonostante la crisi e tasse che ci soffocano, dobbiamo preoccuparci di darli da mangiare tre volte al giorno? Mettiamo in funzione…cosi si fara’ un poco di pulizia.
io
è vero il detto “A CARNA TREST NÁ VOL MANC CREST!!!!! cè brotta fameghje!!!!!
vedi se danno un po di lavoro a questi giovani non sarebbe cosi…come si fa senza lavoro specialmente se una persona e malata a diritto a un posto di lavoro
Ma xke lo tengono ancora ai domiciliari a sto p…..?!?! È l’ennesima volta ke lo arrestano!!! Ma buttare la chiave no eh? Avvocati, siete la rovina del nostro Paese!!!
Una critica x stato quotidiano. Oramai il soggetto non fa piu notizia se mettevate la foto nella pagina iniziale dell’articolo sono sicuro che nessuno ci cliccava sopra.tutta manfredonia conosce il 37enne sono 100 volte che lo arrestano e il giorno dopo e fuori.il 37 enne e una vita che non ha mai lavorato anche quanto in passato il lavoro c’era x tutti quindi evitiamo giustificazioni assurde .a lui piacciono i soldi facili ecco il problema.un consiglio x la prossima volta che lo arrestano evitate l’annuncio siamo stufi.
Embè oh… L’articolo 18 vale anche per gli spacciatori! Il giudice ha ordinato il reintegro sul posto di lavoro.. Di nuovo in casa …
i pazzi non possono andare ne in manicomio ne in carcere, quindi sono liberi di fare ciò che vogliono, i malati non possono andare in carcere, quindi possono fare ciò che vogliono….. Vuoi vedere che se sono normale, onesto e sano mi devo pure sentire in colpa in questa nazione di m…. ???
Non è l’unico…altri tipi come lui a Manfredonia hanno telecamere per controllare la strada, infatti controllano quando ricevono la visita delle forze dell’ordine e fanno sparire tutto…Sono padroni di quartiere, perchè la gente onesta non può denunciarli ed avere ripercussioni personali, sono le forze dell’ordine che devono segnalare questi abusi, e non io che mi incendiano la macchina. Vi ripeto ce ne sono più di uno di questi pianoterra con le telecamere esterne in bella vista !
Una domanda: ma se prendessimo esempio dai giudici dell’ Europa Unita,questi soggetti che non sono compatibili con il regime carcerario,a detto del giudice, perché non gli facciamo fare qualche ora di lavoro utile alla comunità,come pulire i cessi in qualche scuola o curare il verde alla stessa. Solo così si può fare rieducazione e reinserirlo nella società . Altro che affidamento ai servizi sociali e balle varie.Questo signore e altri similari la sera quando rientrano a casa si devono ritirare man ‘ e piedi . Viceversa come dicevano le nostre nonne: l’uomo in ozio e’ padrone dei vizi! Che dobbiamo dire viva il garantismo e la giustizia come l’elastico delle mutande che una volta si allunga ed un’altra volta si accorcia! Buona notte ai galantuomini perché quegli ” altri ” a quest’ora stanno già a travajare !
Per favore smettetela con le scuse che non c’è lavoro! io e tanti altri giovani come me siamo senza lavoro ma non ci sogneremmo mai di spacciare! Come ha detto Michele Bottalico, evitiamo “giustificazioni” fuori luogo perchè certi soggetti sono nati marci e non c’è lavoro che tenga….
Questi casi formano l’eroino, cioè colui che diventa un eroe, che alla fine sta sempre libero ed è di ottimo esempio per chi vuole intraprendere l’attività concernente.
ecco come si spiega il lusso a manfredonia, grosse macchine, ristoranti e pizzerie piene, colazioni al bar a base di champange,scarpe di 400 euro, pantaoni alla moda, e poi…donne a volonta, tanto lo sanno anche i muri che parecchie donne si vendono a……..
il lusso, i vizi, la trasgressione..
Io direi che in questo paesone, come in tanti altri dell’Italia, si applica quella mediocre attività di pensiero che già in altre occasioni p venuta fuori: il consumismo ha attecchito alla grande, senza spodestare però il “religiosismo”, anzi convivendoci. L’ignoranza che negli uitimi 25 anni si è impossessata della società e ne ha permesso anche la legittimazione ha palesato che alla popolazione media va bene questa sottocultura: soldi facili, soddisfazione del superfluo, preghiera al devoto patrono con processione annessa, mancanza assoluta di senso etico e civile. Ecco Manfredonia, ecco l’esempio della media degli italiani americanizzati e depauperati dell’individualità mediterranea.
p.s. Il “signore” nella foto, pluripregiudicato e recidivo si approfitta della paura della gente e delle leggine italiane. Almeno la prima però potrebbe venir meno, se tutti fossero un po’ più coraggiosi…