Manfredonia – PROSEGUENDO nell’analisi fatta col precedente articolo, Stefàno sembra oggettivamente il più lontano dalla Capitanata sia fisicamente e geograficamente sia politicamente. Egli, ex Assessore Regionale all’Agricoltura che ha abbandonato per diventare un Parlamentare, è un dirigente di SEL, il partito più piccolo, troppo piccolo della coalizione di centrosinistra, un partito che oggi usufruisce poco della luce di rinnovamento del primo Vendola e della sua gestione regionale, ormai al termine e, quindi, oggettivamente in declino.
Un partito, SEL, che in provincia di Foggia non è riuscito mai a decollare, pieno di contraddizioni e di transfughi da altri partiti con il trasferimento delle relative logiche di clientelismo e di gruppi di pressione, un partito che nei territori e nella provincia foggiana ha molto raramente espresso proposte ed iniziative di rinnovamento, un partito che si è gonfiato nella fase ascendente di Vendola e che si sgonfia ora nella sua fase discendente. Un partito che non ha una storia ed una tradizione né l’ha costruita in Capitanata, un partito che oscilla paurosamente nei suoi appoggi e decisioni politiche a livello locale (che senso ha il sostegno a Riccardi da parte dell’attuale dirigente SEL, già Assessore inopinatamente estromesso dalla Giunta Comunale dallo stesso Riccardi).
Un partito che non a caso è stato commissariato per lungo tempo in provincia di Foggia. Stefàno opera, quindi, in un contesto provinciale del suo partito non certo favorevole e, perciò, non è casuale che in realtà i suoi supporter e sostenitori si ritrovano soprattutto tra esponenti del mondo economico agricolo, settore nel quale ha costruito una positiva rete di relazioni quando era Assessore Regionale all’Agricoltura. Questo è il suo punto di forza in Capitanata, e non è poco, se si tiene conto delle dimensioni rilevanti, demograficamente ed economicamente che questo settore ha avuto ed ha in Capitanata. Le sue iniziative di incontri nel foggiano sono molto partecipate da esponenti di questo mondo e del suo ricco associazionismo che, ovviamente, fa riferimento ad una pluralità di orientamenti politici.
In tal modo, Stefàno, riesce ad uscire fuori dalla palude del suo partito di provenienza riuscendo ad avere il sostegno di esponenti, dirigenti politici ed amministratori locali di partiti diversi e di molteplici associazioni. Inoltre l’agricoltura e l’agroalimentare sono, a differenza di altri settori economici, in una fase di espansione e quindi molto attenti a tutto ciò che può dare stimolo e forza al settore stesso.
VALORIZZARE L’AGRICOLTURA E L’AGROALIMENTARE. Perciò non è casuale che egli proponga che “Foggia deve tornare ad essere il granaio di Italia”, evidenziando che in Puglia nel triennio 2009/2012 ben 2000 giovani sono diventati imprenditori agricoli. “Foggia e la Capitanata, egli afferma, sono la grande priorità in tema di investimenti pubblici nell’agroalimentare. Perciò occorre salvaguardare e valorizzare il grano duro del Tavoliere, gli oliveti, i vigneti, le loro filiere, mettendo a frutto le enormi risorse economiche europee previste per l’attuazione del Programma di Sviluppo Rurale, circa 1.700 miliardi di euro.”. La sua proposta è semplice ma forte ed incisiva poiché propone il rilancio e lo sviluppo dell’agricoltura e dell’agroalimentare facendo intravedere reali prospettive positive, date le enormi risorse potenzialmente disponibili. In questa spinta propositiva ha, comunque, un piccolo punto debole: è Parlamentare, non ha oggi alcun legame gestionale in questo settore, se non il suo rapporto politico ed istituzionale privilegiato con Vendola, il quale, a sua volta, è al termine del suo mandato e, quindi, nella vicina legislatura poco influente.
In conclusione: i tre candidati Emiliano, Minervini, Stefàno, esprimono in modo chiaro e differenziato elementi delle esigenze più utili per stimolare dinamismo e miglioramento nelle condizioni di vita della popolazione dauna. Il loro intreccio appare essere sicuramente positivo ed un valore aggiunto, tanto più se viene collegato e fondato su un organico programma per lo sviluppo della Capitanata.
(A cura di Silvio Cavicchia – Sociologo e Ricercatore Sociale del Centro Studi e Ricerche “Eutopia” – silviocavicchia@libero.it)
Redazione Stato