Biccari, 29 novembre 2020. “Un ‘comune virtuoso’ cerca di lavorare sulla propria comunità, cerca di trovare delle soluzioni innovative, gioca per così dire in attacco, non sta in difesa ad aspettare il tempo che passa e a speculare soltanto sul consenso politico.
Un comune virtuoso è un comune che sperimenta, che cerca delle soluzioni alternative, che mette al centro la persona prima ancora che le opere pubbliche o simili”. È la definizione di Comune Virtuoso che dà a Statoquotidiano, Gianfilippo Mignogna, primo cittadino di Biccari arrivato quinto nel ‘gioco di squadra’ tra i sindaci d’Italia organizzato quest’anno dall’associazione Comuni Virtuosi. Un’associazione che raccoglie comuni, anche grandi come Bergamo, fino ai più piccoli come quello di Biccari, che si distinguono per l’adozione di iniziative e pratiche amministrative attente alla sostenibilità, all’ambiente, allo sviluppo locale, al buon vivere, all’economia civile, alla creazione di buone opportunità per i giovani cittadini e presentano progetti in grado di portare innovazione e sperimentazione, che cercano di essere laboratori di iniziative e di attività.
Tale associazione, nata nel 2005 su iniziativa allora di quattro comuni, oggi monitora tanti comuni italiani e individua le buone pratiche maggiormente degne di nota che vengono poi raccontate e valorizzate e, dunque, vengono fatte circolare come un esempio e un modo per rivalutare la stessa politica attraverso la pagina Facebook dedicata.
Ogni anno Comuni Virtuosi bandisce un concorso per il conferimento del titolo di ‘Comune più virtuoso d’Italia’. Quest’anno, tuttavia, il concorso non si è potuto fare per le restrizioni derivanti dall’emergenza da COVID-19. In alternativa, si è pensato di organizzare una sorta di gioco di squadra virtuale nel quale di individuare il sindaco più virtuoso d’Italia.
“Si è tenuta prima una prima fase di indicazione delle candidature” ci ha raccontato Gianfilippo Mignogna “ed io fortunatamente sono rientrato tra i primi 11 sindaci e poi rispetto a questi è stata aperta una votazione online. A me aveva già fatto tantissimo piacere essermi posizionato tra i primi undici, poi alla fine della votazione sono arrivato quinto dopo sindaci bravissimi che fanno delle cose molto importanti nei territori, in alcuni casi anche molto difficili”.
Il sindaco che ha conseguito il primo posto nella competizione, infatti, è un giovanissimo sindaco, Fabio Venezia, di un comune della provincia di Enna, in Sicilia, che ha combattuto e combatte la mafia con tanto coraggio. “Ed essere tra questi begli esempi” il commento di Mignogna “è per me motivo di gratificazione”. Essere virtuosi è innanzitutto un’attitudine, secondo il pensiero del primo cittadino di Biccari, è avere una visione di sviluppo locale del proprio paese: “è in qualche maniera, cercare di essere un paese ruscello e non un paese stagno. Un paese, quindi, vivace, che ha energia e voglia di fare. Le amministrazioni devono valorizzare le risorse a disposizione, quella energia che emerge dal proprio paese”.
Ed è motivo di soddisfazione per Mignogna sapere che Biccari viene ritenuto un comune in grado di esprimere tale attitudine da diversi osservatori autorevoli, anche a livello nazionale. E intanto l’impegno continua, senza abbassare la guardia. Anzi con sempre maggiore entusiasmo.
L’amministrazione Mignogna sta lavorando infatti su tanti progetti, ultimo dei quali, raccontato anche dall’associazione Comuni Virtuosi, è quello della ‘comunità energetica’ fondato sulla volontà di creare impianti di energia che siano della comunità e a servizio della comunità e che abbattano i costi energetici favorendo la transizione energetica e l’educazione ambientale. Un progetto che guarda al futuro e per il quale il comune di Biccari risulta essere, potremmo dire, in avanscoperta e pilota in Italia e che ha già destato molto curiosità considerando che fa capo alla normativa recente.
Biccari non trascura nemmeno le misure anticovid sposando una linea che è quella dell’essere molto rispettosi dei ruoli e delle competenze delle diverse istituzioni impegnate nelle varie operazioni relative al controllo, al tracciamento, alla prevenzione. “Ho infatti scritto pubblicamente” racconta ancora Mignogna “che non avrei fatto tamponi, non avrei fatto il lavoro che compete ad altri, perché credo che, in una situazione di difficoltà, la prima cosa da fare sia essere ordinati, quindi lavorare insieme alle altre istituzioni senza conflitti di competenze. Ho detto quindi che avrei collaborato con la Asl e avrei fatto lo screening o tamponi di massa solo in collaborazione o in coordinamento con la Asl stessa”.
Intanto, continua l’impegno fattivo.
Lunedì 30 novembre avrà luogo, presso il comune di Biccari, l’approvazione di una variazione di Bilancio per l’istituzione di un fondo COVID per 35 mila euro. Verrà così costituito un tesoretto da tenere a disposizione della comunità per eventuali esigenze o difficoltà che si dovessero creare nei prossimi due o tre mesi.
Inoltre, con la locale cooperativa di Comunità, l’Amministrazione Mignogna sta lavorando ad un’iniziativa legata ai mercatini virtuali, perché questi non si potranno tenere fisicamente quest’anno. “Così stiamo creando vetrine virtuali per consentire ai commercianti, artigiani, artisti di Biccari di avere uno spazio web che dia loro la possibilità di vendere i loro prodotti durante il periodo natalizia in modalità online”. E poi altre iniziative come forme di collaborazione con la protezione civile per sostenere la popolazione e, in particolare, le persone che hanno bisogno di sostegno.
Bravissimo e tanti complimenti Sindaco!