Il Primo Maggio? A Manfredonia. Castello aperto, mostre, eventi
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Il Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia aderisce all’iniziativa ministeriale consentendo la fruizione del Castello e delle collezioni archeologiche dalle ore 8 e 30 alle ore 19 e 30 (ingresso consentito fino alle ore 19.00).
Saranno inoltre visitabili, dalle ore 8 e 30 alle 14.00, le esposizioni ‘Vento del Neolitico – Uomini del Rame’, ‘Pagine di pietra’, ‘Siponto, una città abbandonata nel Medioevo’, ‘Tesori dal mare’.
Al pomeriggio, dalle ore 14 alle ore 19.30, è prevista anche l’apertura della mostra ‘Il Buio e l’Acqua’, con reperti archeologici provenienti dal complesso culturale neolitico di Grotta Scaloria, allestita nella Torre Cisterna, baluardo sud-orientale del Castello Angioino.
Info, Museo Nazionale Archeologico: 0884.587838
“Visionarie, La Primavera di Manfredonia”: giovedì 1 maggio concerto all’alba e i Tableaux vivantsTre appuntamenti caratterizzeranno la festa del primo maggio a Manfredonia. Si inizia alle ore 06.00 con il concerto all’alba in spiaggia Castello del quartetto d’archi internazionale NOMADIC TIMES QUARTET. Alle ore 20.30, presso la Chiesa San Benedetto, TABLEAUX VIVANTS_IL LABORATORIO APERTO ALLA CITTÀ per chiudere alle ore 21.00 (sempre nella Chiesa di San Benedetto) con lo spettacolo portato in scena dalla compagnia Teatri35 “MESSA IN LUCE – TABLEAUX VIVANTS. Percorsi caravaggeschi lungo le Vie Sacre”.
La prima edizione di “Visionarie, La Primavera di Manfredonia” – il programma di eventi realizzato da Bottega degli Apocrifi, dal Gal DaunOfantino, dall’Agenzia del Turismo e dal Comune di Manfredonia – prosegue fino a domenica 4 maggio e si chiude con l’attesissimo concerto dei Dire Straits Legends, che il 10 maggio calcheranno il palcoscenico del Teatro Comunale “Lucio Dalla”.
Il programma di GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014
Ore 06.00, Spiaggia Castello, Concerto all’alba del quartetto d’archi internazionale NOMADIC TIMES QUARTET (Violino I) Jinhee Han, (Violino II) Eunsaem An, (Viola) Vincenzo Starace, (Violoncello) Eunju Yun.
Un quartetto d’archi internazionale – che vede insieme un musicista di Manfredonia e tre musiciste della Corea del Nord – per un omaggio al sole nascente, ripercorrendo arie classiche più e meno note. Perché ogni mattina è un viaggio che comincia e nulla va mai dato per scontato, soprattutto il sorgere del sole. Il nostro viaggio comincia davanti al Castello, sulla spiaggia libera, che per definizione appartiene a chi la occupa col proprio telo o con la propria sediolina. Un concerto all’alba è il modo migliore per inaugurare l’attrezzatura estiva. Dedicato a tutti quelli che alle 6 di mattina sono già pronti ad affrontare la giornata, o a quelli che già ci provano; dedicato a chi comincia o finisce il turno in fabbrica, in ospedale e al forno, agli spazzini, a quelli che vanno a correre o a camminare, a quelli che hanno tirato tardi anche stanotte, a tutti quelli che aspettavano l’occasione di tirare fuori dall’armadio, dal ripostiglio, dal garage il telo da mare o la sediolina per sedersi in spiaggia e ascoltare un bel concerto. E poiché per affrontare un viaggio servono energie, ai coraggiosi convenuti un cornetto omaggio.
ORE 20.30, Chiesa San Benedetto, TABLEAUX VIVANTS_IL LABORATORIO APERTO ALLA CITTÀ. Saggio laboratorio congiunto tra tableaux vivants disegno e musica. Un percorso che ha come basi la pittura e il teatro, il disegno e la tecnica dei Tableaux Vivants…
Ore 21.00, Chiesa San Benedetto, Compagnia Teatri35 in MESSA IN LUCE – TABLEAUX VIVANTS. Percorsi caravaggeschi lungo le vie sacre.
La via Francigena, il tratto che da Troia arriva a Monte Sant’Angelo ed a Otranto, per poi attraversare il Mediterraneo verso la Terra Santa. Un percorso che intreccia itinerari geografici, contesti storici e riferimenti artistici e prende la forma di tableaux vivants, prendendo in prestito le opere di pittori che più di altri hanno saputo cogliere ed immortalare emozioni vive e pulsanti: da Vaccaro a Solimena, da Pacecco a Finoglio, da Preti a Stanzione… E accanto a loro Paisiello, Bach, Sostakovich, Beethoven, Boccherini, Scarlatti, Bizet… Le immagini si fondono alla musica e insieme superano l’approccio razionale: è la musica a muovere il gesto, è l’ombra che diventa tratto, è il quadro che restituisce l’emozione. E il quadro è fatto di corpi vivi.
Redazione Stato@riproduzioneriservata
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