Statoquotidiano.it, Foggia, 30 maggio 2022 – È stata intitolata all’imprenditore edile Giovanni Panunzio e a tutte le vittime innocenti delle mafie l’ex “Villa Lanza” requisita a Foggia, in località “Posta Conca”, ad un capo clan della criminalità organizzata foggiana e poi trasformata, per il riuso sociale, in una comunità alloggio con servizi formativi per l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità – progetto “Dopo di Noi”, con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2013 della Regione Puglia.
La cerimonia di dedicazione del bene confiscato, ora nella disponibilità del Comune di Foggia, è avvenuta oggi alle ore 12, sul luogo in cui lo stesso bene è ubicato: in località “Salice”, Podere 596, Posta Conca, Via delle Orchidee.
Alla cerimonia era presente anche Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare antimafia, che ha sottolineato la pericolosità dell’omertà, facendo riferimento anche allo scioglimento dell’amministrazione comunale del capoluogo dauno.
Alla cerimonia erano presenti i rappresentanti parlamentari e istituzionali del territorio. Per l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, era presente il Direttore, il Prefetto Bruno Corda. Presenti all’evento anche alcune delegazioni di studenti delle scuole foggiane.
Dopo i saluti istituzionali, nella circostanza dello svelamento della targa di intitolazione del bene, è intervenuto il presidente dell’associazione “Giovanni Panunzio”, Dimitri Lioi.
Gli studenti del Liceo Psicopedagogico “Carolina Poerio” Nicolò D’Elia, Paola Di Trani, Giorgio Ianiri, Antonia Padalino, Giulia Spatuzza, Elena Spera e Gaia Susca hanno letto alcuni brani tratti dal libro “6 novembre 1992. Il coraggio di un uomo”, dedicato alla figura di Giovanni Panunzio, alla presenza dell’autrice, la giornalista Michela Magnifico, che ha concluso con un personale contributo.
L’intermezzo musicale è stato offerto dagli allievi del Conservatorio di Musica “U. Giordano” Giovanni e Matteo Cisternino.
La manifestazione si è conclusa con un monologo su Giovanni Panunzio, interpretato dall’attore Stefano Corsi del “Teatro della Polvere” di Foggia, scritto da Marcello Strinati, che racconta in cinque minuti la vita dell’imprenditore edile foggiano prima del suo efferato omicidio.