Statoquotidiano.it, Gargano (Fg), 30 giugno 2022 – “Quando i comunisti arrivarono a San Severo, decisi che non li avrei retti e che andavo a fare la resistenza sul Gargano, montagna vicina e intimamente nota. Chiesi a Marcello se veniva, ma si era bruciato la faccia a Roccaraso mentre sciava il giorno prima, cosi mi disse di no. Siccome il mio vespino porta uno solo, e le strade sarebbero state tutte in salita, la cosa mi dispiacque ma fino a un certo punto” era scritto nel prologo del fumetto “Il Partigiano” di Andrea Pazienza, pubblicato a puntate sul settimanale “Il Male” nel 1979.
Andrea Pazienza (23 maggio 1956 – 16 giugno 1988), fumettista e pittore figlio del sanseverese Enrico Pazienza, docente di educazione artistica, amava il Gargano e in particolar modo San Menaio. Sono famose le sue tavole de “ll Partigiano”, in cui il protagonista si attrezzava per affrontare una fantomatica ‘Resistenza’ proprio in questa località garganica, sull’amato sperone.
Sul Gargano aveva ambientato le storie del partigiano Pert (Sandro Pertini) e del suo attendente Paz (Andrea Pazienza), a San Menaio aveva trascorso le vacanze della sua gioventù con le indimenticabili tavole dedicate al Camping Calenella.
E su quel lungomare il genio cresciuto in Capitanata si fece fotografare alla guida di una Citroën Dyane, col posteriore personalizzato dalla caratteristica “Union Jack”, per quella che è diventata una delle foto di culto di Paz.
Si tratta dello stesso lungomare che oggi porta il suo nome: Andrea amava questa terra e qui la sua leggenda sarà immortale.
A cura di Gianluigi Cutillo, 30 giugno 2022