L’improvvisa dipartita del caro amico avvocato Francesco Maria Carnevale (Cerignola 14.9.1970 – †18.7.2024) ha scosso l’intera comunità di Cerignola. La sua figura era legata soprattutto alla passione per la musica rock. Nel 1984 Francesco Carnevale, approdando al dark, faceva da speaker radiofonico al suo programma “La celebrazione del nero – il rock dell’oscurità”, alla console di TRC, trasmettendo musica di band post-punk come: Joy Division, Bauhaus, the Cure, Siouxsie and the Banshees e del suo artista preferito David Bowie, influenzando nella realtà locale i gusti musicali degli adolescenti.
Nel 1986 si trasferì a Radio Ofanto con il suo programma “Rock alternativo”, trasmettendo anche brani dei CCCP Fedeli alla linea. Francesco Carnevale è stato membro fondatore del gruppo rock Art Decade costituito nel settembre 1985, nome attinto dal brano composto da David Bowie, inserito nell’album Low del 1977. La formazione originaria degli Art Decade era composta da Francesco Carnevale (batteria), Daniele Russo (basso), Valerio Stea (cantante), Cesare Strafile (chitarra) e Giorgio Draisci (seconda chitarra). La musica degli Art Decade fondeva elementi post-punk e new wave, rifacendosi ai gruppi del rock italiano post ’77, nati all’inizio degli anni ’80 a Firenze.
Nel 1987 alla prima formazione degli Art Decade si aggiunse alle tastiere il compianto Luigi Lattanzio, e nel 1988 entrarono a far parte della band Giuseppe Didonato (cantante) e Vincenzo Belpiede (basso e chitarra). Alla fine degli anni ’80 a Cerignola, oltre ad eseguire cover dei Bauhaus, Cure e Litfiba, gli Art Decade composero brani originali in italiano le cui musiche erano una creazione collettiva della band. Tra i primi di questi brani ricordiamo: Auschwitz (testo di Daniele Russo), Fuga (testo di Valerio Stea/Daniele Russo) e Sensi (testo di Francesco Carnevale).
Ricordo perfettamente quando io, che già suonavo, mi recavo ad ascoltare le prove degli Art Decade, apprezzando le loro sonorità. Cominciò così a nascere in Cerignola un certo interesse per gli Art Decade, anche grazia a Francesco Carnevale, il quale aveva un modo originale di suonare la batteria. La band inizialmente si esibiva in concerto in varie locations di Cerignola. Gli Art Decade parteciparono alle varie edizioni dei “Rock Stage”, organizzate dall’Arci Nova di Cerignola, la cui prima edizione vide tra gli animatori anche Francesco Carnevale, presentando altri loro brani quali: Dorian Gray (testo di Valerio Stea) e Orizzonti (testo di Valerio Stea).
Gli Art Decade, grazie al Carnevale, tennero concerti anche in altre città pugliesi, suscitando consensi di critica e di pubblico. Nel 1990 entrarono a far parte della detta band Francesco Scalzo (seconda chitarra), Michele Giannasso (tastiere), Amleto Carobello (basso) e Michele Loconte (tastiere e voce). Francesco Carnevale aveva un modo di suonare la batteria legato allo spirito rock. Egli continuò anche come speaker presso molte Radio, tra le quali “Radio Selene” di Corato. Il brano più famoso suonato dagli Art Decade è “Aria”, composto nel 1990 da Michele Loconte (Mikelangelo Loconte), col decisivo contributo negli arrangiamenti di Francesco Carnevale.
La versione eseguita dagli Art Decade del brano “Aria” può essere ascoltarla sul canale YouTube di Roberto Russo, “Aria” – Tributo agli Art Decade, 2008 (fonte: https://youtu.be/3ZljY5416VQ?si=s9ryqQODk6wli8UY). Francesco Carnevale lascia la testimonianza del suo impegno legata soprattutto ai suoi Art Decade.
Angelo Disanto
Storico e antropologo