Manfredonia, 30 agosto 2020. SALTATI i festeggiamenti civili della festa patronale dedicata alla Madonna di Siponto per i ben noti condizionamenti del Covid, sono rimasti interdetti anche quelli del santo patrono dei pescatori, sant’Andrea, che si celebrava, in continuum con quella patronale, il primo di settembre.
DUE EVENTI che definivano la fine dell’estate sipontina anch’essa dipanatasi tra timori e paure che hanno fortemente vincolato le consuete manifestazioni stagionali. Così anche la “Festa grande” per antonomasia di Manfredonia ha dovuto riporre tutte quelle espressioni festaiole che per quattro giorni trasformavano la città in un bazar folkloristico, ma anche quelle manifestazioni di popolo di devozione alla Vergine protettrice, prima fra tutte la straordinaria processione del Quadro della Madonna (30 agosto) per le vie della città accompagnata da colonne di fedeli salmodianti.
SONO RIMASTE intatte, sia pure con accorgimenti organizzativi anti contagio, le funzioni religiose in cattedrale, epicentro delle manifestazioni di devozione da parte dei fedeli ma anche, è evidenza accreditata, di non credenti che affidano le proprie ambasce e speranze, alla Madre di Dio. Venuta meno la processione, la gente si riversa in cattedrale osservando gli scaglionamenti ordinati, per rendere filiale omaggio a Maria SS di Siponto dinanzi alla cappella ad essa destinata dall’arcivescovo Valentino Vailati, nonché all’altra effige della Madonna di Siponto, la statua detta “Sipontina”, anch’essa collocata in una apposita cappella della cattedrale.
PURE sant’Andrea quest’anno non si muoverà dalla sua chiesa in riva al mare all’inizio del viale per Siponto. Era tradizione che venisse prelevata dai pescatori e imbarcata su un peschereccio seguita dai pescherecci pavesati a festa, per raggiungere il largo del golfo per la benedizione del mare e depositate una corona di alloro in memoria dei caduti del mare. Una sentita e pittoresca processione in mare prima di fare ritorno attraversando il corso della città. Anche per i pescatori e le rispettive famiglie, l’omaggio al santo protettore lo dovranno fare in chiesa.
E SE le manifestazioni di fede per i santi protettori di riferimento non hanno subito in buona sostanza stravolgimenti sostanziali, non così è per tutto quello che girava intorno alle due ricorrenze in fatto di manifestazioni di festa. I due eventi vissuti come opportunità turistiche.
IL FAMIGERATO Covid ha fatto venir meno tutto un apparato di attività che traeva sostentamento economico in queste occasioni. Così le luminarie stradali ridotte ad una sparuta rappresentanza in piazza Duomo, il variopinto e folkloristico esercito di bancarelle di ogni genere dai dolciumi alle pentole, il fantasmagorico mondo del luna park, le bande quelle classiche tradizionali ma anche i piccoli complessi stradali, gli strabilianti fuochi pirotecnici. Insomma un cosmo variegato che dava il senso ad una festa attesa tutto l’anno. E’ rimasto intatto il tradizionale struscio per corso Manfredi.
NON si tratta di solo folklore: dietro a quelle attività ci sono delle persone che lavorano, che aspettano queste occasioni di festa per dare concretezza alle rispettive aspettative economiche. Tutto questo se l’è portato via il Covid, un maligno virus del quale non si sa quali altri danni si appresta a diffondere.
Non ha fermato certo la festa dei venditori clandestini di pesce e di chi è autorizzato e non rilascia scontrini fiscali.
Comunque anche la movida notturna nella zona villa castello monumento non è cambiata affatto anzi è aumentata e tutti senza mascherine nessuno che rispetta o che faccia rispettare le buone regole
I pescatori si lamenta che non si e fatto la prossione di S. Andrea
Mi Domando ma non ci dimentichiamo che proprio loro(I pescatori) non gli e’ mai fregato nulla della processione basta vedere I video degli anni precedent.
Sono stato sempre gli stessi e sempre di meno con una marineria cosi grande.
Allora non vi lamentate e on ci rompete I c….