futuriparalleli.it. Nelle prove Invalsi di questo anno la Puglia è agli ultimi posti, ma dopo un paio di mesi, agli esami di Stato o di maturità, è prima e surclassa nettamente le Regioni del Nord.
Invalsi (istituto nazionale sistema istruzione e formazione) misura dal 2007 le competenze in italiano, matematica, inglese. Oltre due milioni gli alunni coinvolti. L’anno scorso per la pandemia le prove non si sono tenute. Il confronto con il 2019 registra nelle scuole elementari una situazione stabile. Nelle medie aumentano gli alunni che stentano a raggiungere le competenze del 2018 e del 2019, con risultati più negativi nel Meridione e per i ragazzi provenienti da contesti socio economici sfavorevoli. Sembra diminuire la capacità della scuola di attenuare le differenze socioculturali tra scuole e classi. I punti di differenza, comunque, non sono incolmabili, considerati due anni difficili per la pandemia.
Ma è drammatica la situazione nelle superiori. Il 44% in italiano e il 51% in matematica non raggiungono risultati adeguati. Sono dieci punti di differenza rispetto al 2019! Percentuali maggiori negli allievi che vengono da contesti sfavorevoli e man mano che si scende verso Sud. In molte regioni del Meridione oltre la metà degli studenti non raggiunge la soglia minima.
In Puglia, per Italiano, è il 59%, in Campania e Calabria il 64%. In Matematica gli studenti sotto il minimo sono in Puglia il 69%, il 70% in Calabria e Sicilia, il 73% in Campania.
Dopo la pubblicazione dei risultati Invalsi, sono state intervistate da Rai3 – Puglia il 15 luglio due dirigenti di scuole superiori di Bari: “Abbiamo avuto la Dad, quindi è normale”. “Abbiamo alunni negligenti non brillanti e quindi avremo professionisti negligenti e non brillanti”. Parole testuali, fredde, senza pathos… Non si tiene conto, però, che nelle scuole elementari e medie i risultati non sono così catastrofici. Nei giorni successivi il presidente Emiliano richiamava alla responsabilità docenti e studenti. E non aveva tutti i torti.
Un mese dopo, gli Esami di Stato ribaltano i risultati Invalsi. Più di uno studente su due (52,9%) ha un voto superiore a 80 su cento. In Puglia la percentuale aumenta al 57,1. I Licei, sempre in Puglia, brillano splendidamente e raggiungono il 62%, differenziandosi nettamente dagli istituti tecnici. Punteggi da capogiro, un paradosso o scandalo che dovrebbe essere analizzato con cura. Le eccellenze in Puglia sono il doppio della media nazionale. Gli studenti con cento e lode sono il triplo di Piemonte, Toscana, Emilia Romagna… Regioni che, come altre del Nord, nelle prove Invalsi, svolte solo qualche mese prima, erano ai primi posti.
Nel 2020 le prove Invalsi non si sono tenute per il Coronavirus, ma i risultati della maturità registrano la netta prevalenza della Puglia sulle altre regioni. Il doppio confronto l’abbiamo per il 2019. La Puglia è nettamente al primo posto per le eccellenze (diplomati con lode) ma è fortemente indietro con le valutazioni Invalsi. Qualche “esperto” si è azzardato a dire che le prove Invalsi sono anonime e quindi gli studenti non si sentono sollecitati personalmente, rispetto agli esami di maturità che assumono nel Meridione un rilievo pubblico, è in campo l’orgoglio personale. Forse è più corretto dire che è in campo l’onore familiare.
Intanto la situazione è questa. Nelle regioni meridionali gli studenti che non raggiungono risultati adeguati sono oltre il 50% per italiano, e quasi il 70% per matematica. Si può limitare la portata scientifica dell’Invalsi, ma ci sono molti elementi per avviare una discussione a vari livelli. Gli esami di Stato sono stati sempre motivo di confronto quando si rientrava a settembre. Le conferme, le sorprese… Non c’era l’Invalsi , ma si era curiosi di conoscere il parere della Commissione esaminatrice esterna sulla preparazione degli studenti. C’era voglia di confronto. Confronto che continuava con gli studenti dopo il primo o il secondo anno di Università. Raccontavano le esperienze positive e negative…
A cura di Paolo Cascavilla, fonte futuriparalleli.it
Buongiorno,
sono due anni che gli esami di stato (essendo stato il sottoscritto in commissione) sono una farsa, vengono ammessi studenti agli esami di stato con gravi insufficienze nelle materie di indirizzo, i docenti tendono a far “lievitare” i voti altrimenti la scuola diventa difficile e gli studenti non si iscrivono, i dirigenti scolastici premono per non bocciare nessuno, ormai la scuola non boccia più nessuno andare a vedere le statistiche dagli anni ’80 ad ora ve ne renderete conto perfettamente.
Il risultato è che si hanno diplomanti con voti alti ma con la preparazione di terza media, non hanno capacità di argomentare, non hanno un senso critico, non conoscono nulla, gli esposti al ministero che vengono effettuati non hanno seguito. Insomma una generazione di ignoranti e presuntuosi che si permettono anche di ricorrere al TAR senza sentirsi ridicoli per neanche un momento, oltre a non avere nessun rispetto in classe per i docenti. Ci meritiamo questo, perchè alcuni colleghi sono rassegnati e ripetono il mantra “questa è la scuola”, mentre a dire il vero “questa NON è la scuola” perchè la scuola ormai non boccia per paura dei ricorsi e diventa tutto ridicolo.
Questa è la scuola.. nell’era del COVID che è decisamente peggiorata, la scuola non forma più nessuna professionalità e le aziende lo sanno benissimo, i docenti sono ridicolizzati dai ragazzi e dai dirigenti nell’assoluto silenzio del ministero, basta vedere il potere che ha un Consiglio di Classe, dove il docente fa una “proposta” di voto ed il Consiglio di Classe lo può modificare a prorpio piacimento, se ci mettete il clima clientelare di alcune scuole specie nel SUD dove insegno, dove gli alunni sono figli di “amici” per cui le insufficienze diventano sufficienze allora avrete il quadro completo. La differenza tra le prove INVALSI che sono Ministeriali e i voti del Diploma dopo da 2 anni vi sono solo commisisoni interne la ritengo del tutto normale e chi lavora a scuola lo sa benissimo che staimo partorendo una generazione di ignoranti ed arroganti, che non sono in grado di affrontare nessun discorso e non sanno cosa sia studiare, complici i genitori che non fanno il loro ruolo dove i propri figli sono tutti astrofisici nucleari senza rendersi conto che non sono in grado di affrontare un percorso di studi di II grado e forse devono fare altro, si chiama accanimento terapeutico e non si ottiene nessun risultato, per cui non vengono bocciati ed alla fine escono con un diploma senza avere quella maturità sia intellettuale che di analisi richiesta dal percorso di studi.
Questa è la realtà, il resto vi assicuro che sono chiacchiere da bar.
Per un docente precario:
Nel suo commento ha dimenticato la cosa più importante:
che successivamente li troviamo a fare i DIRIGENTI NEL PUBBLICO IMPIEGO, grazie alla solita RACCOMANDAZIONE POLITICA, tanto anche se non capaci e provocano danni, paga lo STATO, mentre nel privato, anche con il massimo dei voti, ti fanno tre colloqui, per constatare il grado di preparazione.
Evviva L’ITALIA.
La risposta è semplice: in molte scuole agli esami SI FANNO CARTE FALSE.
regalano la promozione a tutti, i presidi mettono pressione agli insegnanti per fare andare avanti anche i somari, al ministero piace così….