(statoquotidiano, 20:30, 30 novembre 2020). Foggia – Manfredonia, 30 novembre 2020. “Siamo soddisfatti per l’esito della sentenza, ma è una giustizia parziale. E’ stato condannato un basista, un soggetto che ha avuto un ruolo, ma ce ne sono altri, e ci auguriamo ora che abbia il coraggio di fare tutti i nomi di chi ha partecipato alla strage“.
Così gli avvocati Angelo Salvemini e Michele Arena, del Foro di Foggia, all’esito della condanna all’ergastolo per Giovanni Caterino, classe 1980 – Manfredonia, accusato di essere il “basista della strage di San Marco in Lamis, avvenuta il 9 agosto 2017, in cui vennero uccisi il boss Mario Luciano Romito, e suo cognato Matteo De Palma. Come risaputo, nella stessa circostanza furono uccisi anche due innocenti, i fratelli Aurelio e Luigi Luciani“.
La sentenza è stata pronunciata nel pomeriggio dalla Corte d’Assise di Foggia, dopo tre ore di camera di consiglio, con accoglimento dunque della richiesta dell’ergastolo avanzata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, attraverso la Pm, dr.ssa Luciana Silvestris.
Le accuse. Caterino è accusato di quadruplice omicidio premeditato aggravato dal metodo mafioso e porto e detenzione di armi in concorso. Come riporta l’Ansa, per l’accusa, Caterino “è il basista del commando armato ovvero, colui il quale ha pedinato sia nei giorni precedenti sia nel giorno dell’agguato pedinò le vittime designate“.
PASSATA UDIENZA – FOTOGALLERY ENZO MAIZZI
Procedimento “Strage di San Marco in Lamis”. focus StatoQuotidiano
Strage San Marco, Treggiari “Collegamenti tra Caterino e politici? Non interessano aule tribunale”