Bari, 30 novembre 2020. “Spaventa l’incremento dei casi positivi in Puglia a dimostrazione che il contagio da coronavirus galoppa più che in altre Regioni nell’inerzia di Michele Emiliano e di Pierluigi Lopalco perennemente in ritardo con i tamponi rapidi il cui scopo è quello di screenare in larghe fasce della popolazione positivi asintomatici o paucisintomatici”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.
“Dal 29 ottobre al 29 novembre, quindi su base mensile, l’incremento dei casi positivi in Puglia è stato del 67,92% mentre in Italia del 61,10%. Tutte le regioni nell’ultimo mese hanno registrato un incremento dei contagi più lieve rispetto alla Puglia ad eccezione del Molise, della Basilicata, della Campania, della Calabria, della P.A. di Bolzano, del Friuli e della Sicilia. Ma mentre la situazione nell’ultima settimana, dal 22 al 29 novembre, è migliorata in tutte le regioni, la Puglia registra un incremento di casi (pari al 18.24%) più alto rispetto a tutte le Regioni italiane, seconda in questa infelice classifica solo alla Basilicata che ha registrato un incremento settimanale del 18.38% quando il dato medio nazionale è del 11.12%”.
“Perché? Noi proviamo a dare le nostre spiegazioni. Se Lopalco ed Emiliano ne hanno altre che parlino e non restino in silenzio come fanno rispetto ad un altro triste primato della Puglia: la mortalità da Covid. Per noi il contagio galoppa in Puglia perché è saltato il sistema delle 3 T, ovvero del Tracciamento, dei Tamponi e della Terapia e quando salta il sistema delle 3 T si impone lo screening di massa con i tamponi rapidi antigenici. Altre Regioni sono in fase avanzata con i tamponi rapidi, in Puglia Emiliano e Lopalco dormono salvo dimostrarsi pimpanti nelle televisioni. E intanto la Puglia è nel precipizio nei contagi, nella mortalità e nel collasso della Sanità”.
I test rapidi nella Regione Lazio si fanno nelle farmacie da parte di operatori sanitari (infermieri o biologi). E vista la situazione si stanno organizzando in maniera analoga anche altre regioni. Perché non si fa la stessa cosa in Puglia? Sono biologo e in 2 giorni mi hanno contattato già 3 farmacie di Roma per chiedermi disponibilità a fare tamponi e test rapidi sierologici nelle loro sedi. Perché non farlo anche in Puglia? Anche così si crea lavoro, se non lo si fa in situazioni di emergenza come questa allora quando? Come me tanti altri colleghi e colleghe pugliesi emigreranno altrove pur di lavorare, quando in realtà serviremmo eccome nella nostra regione e saremmo anche felici di restarci.
Vorrei sapere che cosa deve ancora accadere perché si prendano provvedimenti seri. Vogliono far ritornare gli studenti a scuola e intanto non ci sono ancora i vaccini antinfluenzali. E dopo le feste di Natale durante le quali dubito che saranno rispettati divieti e consigli vari(piuttosto ridicoli, a mio avviso), dove arriveranno i contagi? È una vergogna.
Il problema e’ che lasituazione e’ difficile perche’ gli operatori sanitari sono insufficenti ed hanno giustamente paura per la loro vita. NON e’corretto ,comunque, strumentalizzare politicamente queste cose La gente comune non capisce piu’ niente e si spaventa.Zullo che e’ un medico perche’ non va. a lavorare in un reparto Covid invece di terrorizzare la gente?